28 dicembre 2012

26 dicembre 2012

L'uomo nero

Dalle mie parti c'è un uomo nero, che ha affisso delle tesi sul portale della chiesa (stavo per scrivere della sua chiesa, ma la chiesa non è sua, lui è un servo, non il Signore di casa) circa il fatto che le donne sono in gran parte responsabili del femminicidio, perché negli anni si sa, ci siamo emancipate, ci vestiamo con abiti succinti, non cuciniamo, non rammendiamo i calzini etc.
La mia prima reazione è stata di vergogna, cioè mi vergogno della condivisione  provinciale con un portatore di simili idee.
La seconda considerazione che faccio è che la scarsità di vocazioni è un gran male per la Chiesa odierna perché evidentemente costringe a non fare scarti.
Quindi una terza riflessione circa il fatto che certi individui pur di far parlare di se, di conquistarsi un trafiletto di giornale o una menzione televisiva, tra la gravidanza di Kate e un servizio su cosa mangeranno gli italiani a capodanno, astice o cotechino,  sarebbero disposti a fare qualsiasi cosa.

24 dicembre 2012

debutti (dis)onorevoli

Ho visto nella rete rai il debutto in liguria di Donati, quello che fino a un paio di mesi fa era nel IDV, che ora si è messo in proprio. Ha detto che il suo partito sarà, parole testuali "la terza gamba del centro sinistra".
Ora io non conosco il signor Donati, non so nulla della sua politica e non credo che aspettassimo giusto lui, ma quello che mi ha lasciato perplessa è stato il tavolo della conferenza stampa, tutto al maschile. C'era Tizio, Caio, Sempronio etc...cinque o sei uomini, con tanto di giovane promessa, ovviamente maschile.
Mi congratulo signor Donati! in tutta la Liguria non avete trovato una sola donna degna di starvi accanto in questo debutto, di essere presentata come figura autorevole,  presentabile  in  un ruolo decisionale, costruttivo, nel vostro nuovo partito! questo è il nuovo che avanza!

19 dicembre 2012

la femmina giardinicola...

...è quella che quando va a comperare le piante da regalare per Natale, chiacchiera così tanto, che lei si che se ne intende di piante, che la proprietaria del negozio di fiori le fa sempre gli sconti!

16 dicembre 2012

L'educazione delle bambine

La  libreria per ragazzi  è tappa obbligata da quando nei mesi scorsi ho deciso fermamente che  a figli e figliastri dei miei conoscenti, amici, affini etc. avrei regalato solo libri. 
A riempire i fanciulli di ricariche, videogiochi e magliette di Hello Kitty, ci pensino gli altri.
Che poi io non avendo una prole materiale, potrò quanto meno permettermi che ne so...una prole morale?! 
E allora son lì devo scegliere, mentre mi fanno vedere dei libri troppo carini, accipicchia, devo comperarne addirittura  sei e mi gira un po'la testa tra libri sui dinosauri e Anna dai Capelli Rossi. 
E dopo aver comperato un libro con le storie dell'indimenticabile  Pimpa, è il momento di acquistarne uno per la figlia di  un'amico, una piccina che va ancora all'asilo e non conosco la bimba, non conosco la mamma, insomma non so che libro scegliere!
La signora del negozio, gentilissima,  mi presenta il libro di Cenerentola
Che si che è una favola che conoscono tutti! ma è così bello questo libro, lo sfogliamo insieme, è di quelli che mi facevano sognare da bambina!
Scorrendo le pagine,una dopo l'altra infatti, appaiono e si muovono le figurine di cartone, fino ad arrivare addirittura alle scarpette di Cenerentola, dal color rosa intenso, con inequivocabile  tacco 12...deliziose si, mentre si ergono in cartone appunto,  in centro pagina!
Scarpette? Tacco 12? Cenerentola che viene emancipata dalla condizione servile perché il Principe Azzurro resta colpito dalla sua bellezza?!
Quanto impegno ci sarà voluto negli anni, a intere generazioni di bambine,  per liberarsi dalle costruzioni maschiliste imposte dall'infanzia?!
E queste scarpette tacco 12 in un libro per bambine?!
Educhiamo l'infanzia al velinismo? Quasi ce ne fosse bisogno!
Vergogna!!!
E per lei ho scelto così di acquistare le fiabe illustrate di La Fontaine. 


15 dicembre 2012

generazioni di uomini (e di donne) a confronto

Quando facevo  le elementari,  andavamo in gita tutti con la corriera e le mamme impazzivano per Julio Iglesias che cantando "Se mi lasci non vale" dichiarava irresistibilmente  "quando ti arrabbi diventi più bella!" (complimento che una donna la stende!) e quindi si giustificava malandrino"quando un uomo tradisce, tradisce a metà...".
Venendo ai giorni nostri, se considero che nel corso degli ultimi mesi la canzone dominante è stata quella in cui Biagio Antonacci si difende dalle lusinghe di una signora "perbene"che cerca insistentemente di sedurlo a una festa di paese :"no, signora, no!" implora il tapino, terrorizzato perchè quella tenta addirittura  di baciarlo! E si giustifica che è gonfio di vino e ha il cuore spezzato "non vivo più senza te", ecco allora mi sa che in questi anni ci siamo persi un po'tutti qualcosa per strada.

due invettive giovanili

dal 1996


Primo Amore
Un vago desiderio d'incontrarti guida il mio cammino:
"Cosa fai da queste parti?" "Abito qua vicino."
Ti presento il mio cane, del quale vado orgogliosa
"Cosa fai nella vita, lavori...o cosa?"
"Vai ancora a scuola ala tua età?!"
"Studio Filosofia, all'università!"
"Filosofia...e quando finisci cosa ci fai?"
"intanto mi laureo, poi non si sa mai."
"Filosofia...e cosa studi precisamente?"
che lancia anatemi sul concepimento umano.
E studio anche Yeats, il vate irlandese,
anch'io scrivo versi, ma senza pretese..."
Scrivere versi, a te sembra strano,
tu non lo conosci il mio guidogozzano!
Questo mio mondo,l'hai sempre ignorato
nella tua boria da illetterato!
"E quella per cui m'hai lasciata?"
"Ancora questa storia, non l'hai dimenticata?"
"Ti devo salutare, il cane mi trascina."
"Sai volevo dirti,ti sei fatta più carina..."



A un professore di letteratura inglese

Un'insana aridità ti spinge in modo perverso
a sottomettere il testo a un attenta lettura del verso,
in quella fluenza che in te è pura
ma di cui  è incapace la mia italica natura.
Estrapoli, analizzi, circoncidi il lemma
con la tua proverbiale flemma,
mal si concilia tutto il cicisbeo,
con il mio poetico "furor" plebeo!
E se Yeats giudicasse noioso
tutto il tuo lavoro cavilloso?
Se Yeats passasse di qua (1)
che sdegno avrebbe della tua università!
E se si capovolgessero le sorti, per uno scherzo villano(2)
e io ti imponessi di leggere in rima il mio guidogozzano?
Ma anche così non ci sarebbe comprensione,
perchè io faccio poesia, tu vivisezione.

note
1)il testo rimanda alla poesia di Yeats "The Scholars", ove ai vv 11-12 leggiamo "Mio Dio, che cosa direbbero se il loro Catullo passase di qua?"
2)Il rimando è alla poesia di Yeats "On a Picture of a Black Centaur by Edmond Dulac", dove al verso 4 leggiamo "conoscevo lo scherzo villano, lo sapevo micidiale"

14 dicembre 2012

La l'nguaza 'la Cato' (in carrarino)

La Cato' a d'à 'na l'nguaza
al cus, al tai senza rason:
'n t'la via o 'n t'la piaza
al ronz, al par d'un bord'lon.
Su 'n t'ogni zenta al trov d'ardir:
Tumasin i è 'n strm'nzit,
ch' d'altr là..che nas a pir!
e B'rnardon i à 'l con a pit.
La Terè a d'è 'na zueta
e l' so Zicà un bel vagabon
quela a d'a i brazi a marleta
e chi do lì i gabed'n 'l mond.
Se la Catò a s'mirass p'r lè
senza fat tant la piutessa,
a son sicura ch'al trov'rè
anch' 'l temp d' s'ntir 'na messa.

traduzione letteraria dal carrarino


La linguaccia della Caterina

La Caterina ha una linguaccia: cuce, taglia senza ragione:
sulla strada e sulla piazza ronza come un maggiolino.
Sopra ogni gente trova da ridire: Tommasino è uno striminzito,
quell'altro là...che naso a piro! E Bernardone ha il collo a pito.
La Teresa è una civetta e il suo Ceccardo un bel vagabondo, quella là ha le braccia a marletta (snervate) e quei due gabellano il mondo.
Se la Caterina osservasse se stessa, senza pare tanto la saputella e pettegola,
sono sicura che troverebbe anche il tempo di ascoltare una  messa

13 dicembre 2012

ho smesso di fumare...da 4 anni!

Oggi è un anniversario speciale, 4 anni da quando ho smesso di fumare,  ogni tanto ne parlo nel blog, perché a distanza di tanto tempo sono ancora entusiasta di questa liberazione!
Io ho iniziato a fumare a 14 anni e ho smesso a 38, dopo essere stata una gran fumatrice.
Avevo provato un paio di volte a  ridurre, tentativi di due o tre giorni, in cui però mi veniva una gran voglia di coca cola light.
Io ho smesso di fumare con il libro di Carr Allen che vendono ovunque.
In questi anni ho sognato di fumare qualche volta, ma erano sogni tristi, anzi incubi: ricominciare a fumare per me sarebbe un fallimento da cui non mi ripiglieri più.
Io credo che quel libro funzioni, perché fa leva sull'autostima: la molla infatti che mi spinse a leggerlo fu la seguente:

e se funziona per gli altri, perché non deve funzionare per me? chi sono io, la più scema?

I vantaggi sono innumerevoli, ma la questione fondamentale che devo chiarire è che non sono ingrassata.
Perchè inutile nascondersi, ma è una cosa che scoccia. Anzi voglio essere più chiara: quando smisi di fumare  i primi tempi camminavo parecchio tutti i giorni, poi mi sono fermata un mese intero, ma proprio fermata anche di fare i lavori in casa, perché avevo un concorso e dovevo studiare, quindi ho adottato uno stile di vita sedentario.
Allora presi due o tre chilotti e lo ammetto che non fu facile, perché vedere il tuo corpo che non ti ubbidisce, è frustrante e poi io sono sempre stata una fissata.
Ricordo un giorno d'estate che mi è scappata una lacrimuccia davanti allo specchio, ma in quel momento ho preso consapevolezza che stavo facendo una cosa troppo importante per la mia salute per potervi rinunciare.
Però un'altra cosa che ho assunto in me stessa è che quando veleggi intorno ai 40 non è che ti chiamano più a fare la velina.
Anche senza dieta, quei tre kg di troppo sono andati via nei mesi successivi, mentre i vantaggi sono rimasti tutti!compreso il fatto che non puzzo più di fumo come un posacenere, ma diffondo le note di Miss Dior.

Il caso pietoso della settimana

Renato B, è un pover uomo che per pagare l'IMU delle sue "tre o quattro case", ha dovuto chiedere un prestito alla banca, dato che quei 300.000 all'anno che riceve come parlamentare non sono sufficienti a consentirgli una vita dignitosa.
Faccio quindi appello al vostro buon cuore, se potete da donargli abiti smessi, barattoli di sottaceti scaduti e la pallina di gomma del vostro cane.
Anzi viste le condizioni di grave indigenza in cui vera il povero Renato, propongo di indire una raccolta di fondi a suo favore, tra  i lavoratori dell'Ilva e quelli dell'Alcoa!

12 dicembre 2012

SmaltiMonti


Lui, si insomma lui, mister Big vuol tornare. Un vizio tutto italiano, per altro assolutamente bipartisan, quello di volersi fare passare per benefattori del prossimo, quando invece si hanno in testa gli affaracci propri.
Renzi diceva che bisogna fare le rottamazioni.
Esagero se dico che certa gente andrebbe direttamente compostata?

lessico apuano

Ogni zardin i à i so bonacon.

Ogni giardino ha le sue piante spinose

07 dicembre 2012

Bentornato! (post sexy proletario)

Insomma stamani ne parlavo con le mie colleghe, che tanto vale non stare a risparmiarci e dare libero sfogo all'acquisto compulsivo di foulard, borse e profumi e quant'altro di bello ci gratifica ora (che siamo giovani), dato che quando avremmo 80 anni non potremmo più  indossare certe cose tanto carine!
Che è inutile mettere da parte quattro soldi, che magari da un giorno all'altro, salta il banco, anzi le Banche e non ce li restituiscono più e così i frutti dei nostri sacrifici finiscono in regali alle sue...amiche!
Meglio che i nostri soldi servano per regalare una borsa a noi piuttosto che a una delle sue amiche!