28 ottobre 2013

un riflesso della Bellezza

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 La Bellezza splendeva tra le realtà di lassù come Essere. E noi, venuti quaggiù, l'abbiamo colta con la più chiara delle nostre sensazioni, in quanto risplende in modo luminosissimo (...): solamente la Bellezza ricevette questa sorte di essere ciò che è più manifesto e più amabile. 
Platone, Fedro , 250 C- E

27 ottobre 2013

povere piante! ovvero giardinaggio in tempi i crisi economica :salvia officinalis

 photo 4afd8cdd-e4ed-4281-ad86-f945b0862ff9.jpg salvia officinalis mica devo star qua a fare il catalogo delle virtù della salvia, per questo ci sono fior di blogger sicuramente più adatte di me a rivelarne usi più o meno inediti. 
Confinata secolarmente nell'orto, la salvia negli ultimi anni si è conquistata meritatamente un posto in giardino, anche per le sue tante varianti ornamentali, però il bel fogliame, la manutenzione tutto sommato contenuta, d'estate però va annaffiata, l'adattabilità alle zone scabrose e assolate come ad esempio il mio poggio che vedete nella foto sottostante, che poi è un vecchio argine del torrente Calcandola (La Giara), direi che fanno conquistare anche alla comunissima salvia la nostra attenzione giardinicola. Un vasetto si compra per 2 euro, ma la femmina giardinicola sa benissimo che a parte i mesi invernali, poi ogni momento è buono per fare talee di salvia e quindi avere nuove piantine assolutamente gratis. Se volete cimentarvi con le talee, vi rimando al mio TUTORIAL.  photo ab9736dd-faed-494d-b71d-1ad242fa1d36.jpg

povere piante!ovvero giardinaggio in tempo di crisi economica:ceratostigma plumbaginoides

 photo 2bb8b686-da38-49c0-a8bd-e3cf23414a69.jpg ceratostigma plumbaginoides intanto è blu, che non guasta di questa stagione. E'un arbusto che costa poco, diciamo 6, 7 euro, si mette a dimora e poi si lascia al suo destino. Il mio è diventato impegnativo, l'ho lasciato crescere in modo disordinato, ma non mi dispiace. Lo annaffio quando mi ricordo o meglio quando posso, cioè se va bene una volta alla settimana, ma con il fatto che fiorisce in questo periodo, ho il cuore sereno di poterlo trascurare anche dal punto di vista idrico. Non richiede in ogni caso potature, ma se vi a un po'di contenimento, d'inverno vi leva l'impiccio e sparisce del tutto, salvo ripresentarsi l'anno sucessivo. Se vi piace tenete d'occhio i banchi degli iper in questo periodo, ma scommetterei che qualche amica giardinicola ha già provveduto a moltiplicarlo per talea.

25 ottobre 2013

cavalluccio di legno

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in una vetrina del centro storico di  Sarzana

povere piante! ovvero giardinaggio in tempi di crisi economica: sedum palmeri

 photo 106173df-9fcf-4ba9-bc27-47423a7f522a.jpg Alzi la mano chi non ne possiede almeno un vasetto striminzito?! 
immancabile nei terrazzi assolati, nei giardini delle vecchie signore, nei tetti terrazzati di palazzi occupati, dove pur nella povertà economica non si trascura di coltivare piante, magari utilizzando vecchie latte di vernice al posto dei vasi. 
Acqua? quando è stato l'ultima volta che l'hai annaffiato? e chi se lo ricorda più?! 
Rinnovargli il terriccio? dargli un po'di fertilizzante ogni tanto? Giammai? E d'inverno ti sei mai preoccupato di ricoverarlo? no, vero! tanto sai benissimo che si ostina a campare!

se ci si buttava lui nel fiume

C'è un tale,  chiamarlo uomo sarebbe un'offesa al genere maschile, che lo scorso febbraio ha ucciso il suo bambino di 16 mesi, gettandolo nel Tevere, dopo averlo strappato alla nonna materna. Si voleva vendicare della ex compagna, cioè la madre del piccino. 

Ho letto poco fa tra le notizie del giorno che in appello gli hanno confermato la condanna a 30 anni. E si perché lui è ricorso in appello! E certo, butti un bambino nel fiume pretendi anche di avere uno sconto di pena e poi la seminfermità mentale che guarda caso esce sempre quando c'è un delitto efferato.  Ma è ovvio che se uccidi un bambino non sei normale! sei un mostro! sono un'abominio mentale, ma mica ti meriti uno sconticino per questo!

I RANDAGI RUMENI E STD AL TG1

I RANDAGI RUMENI E STD AL TG1

la mia cagnolina Apua se non fosse stata salvata dal team di Save the Dogs, sarebbe finita come questi cani sventurati.
Oltre che crudele, infinitamente bieca e crudele, questa è una strage inutile, il randagismo, come sostiene l'Organizzazione Mondiale della Sanità si combatte solo con le sterilizzazioni.

la piazza di Dario

Dario Capolicchio è stato ucciso 20 anni fa nella strage dei Georgofili di Firenze , aveva appena 22 anni e studiava architettura.  Sarzana ha dedicato  al suo cittadino  Dario una piazza a margine del centro storico, dove passo a piedi quasi ogni giorno, più spesso con Apua.
Piazza Dario Capolicchio si distende a lato del torrione di San Francesco, non è una piazza di movida, non ci sono negozio, solo un bel verde intorno, oggi curato meno di un tempo, qualche albero solitario, compresa una quercia che mi pare che sia  inequivocabilmente seccata. Nondimeno quella piazza, nelle sue geometrie di curve e angoli misurata, tra le aree verdi e il selciato, rimanda un che di quiete, di affabilità, forse anche perchè la necessitò di attraversala a piedi, ci impone una dimensione umana nell'incrocio con il  nostro prossimo e il percorso nel vicolo pedonabile ci rallenta obbligatoriamente il passo.

Sarzana _ via Mazzini

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24 ottobre 2013

analisi economica di piccoli numeri e piccole cose

Compro questi top da tanto tempo, sono di cotone elasticizzato, hanno il pregio di sparire sotto le maglie, perchè noi donne mica vogliamo infagottarci con le canottiere e poi li sbatti in lavatrice e via, mentre con  i capi più sfiziosetti non hai cuore di fare altrettanto. Forse è anche per questo che le cose di marca che paghiamo ci durano di più, perchè le laviamo a mano!
E poi questi top costano poco e così stamani ho approfittato del giorno libero e ne ho comperati 4, di vari colori , al costo di 5 euro l'uno, giusto per rinnovare un po'il cassetto della biancheria, che si che durano, ma mica sono eterni! 
Appunto 5 euro l'uno, ottobre 2013. Lo scorso anno, stesso luogo d'acquisto, stessa marca di top, costavano 4 euro. Il primo di questi top, me lo ricordo benissimo, lo acquistai nel 2005 e lo pagai 3 euro.
In 8 anni il top ha aumentato il suo prezzo del 60%, il mio stipendio da dipendente pubblica invece non solo subisce un blocco contrattuale da non so più quanto tempo, ma negli ultimi due anni è anche diminuito di circa 50 euro  per l'incremento di aliquote varie, regionale e comunale in primis. 
E'una cosa antipatica scriverlo, però va detto.
Ho fatto un esempio stupido con i top, perchè alle volte dici che il pane costa caro, piuttosto che la benzina, ma dipende dove si acquistano, cioè ci sono tante varianti, invece nella loro semplicità, questi piccoli numeri mi sembra che siano alquanto significativi. 


ritratto di donna

...
La tua irrequietudine mi fa pensare
agli uccelli di passo che urtano ai fari
nelle sere tempestose:
è una tempesta anche la tua dolcezza,
turbina e non appare.
E i suoi riposi sono anche più rari.
Non so come stremata tu resisti
in quel lago
d'indifferenza ch'è il tuo cuore; forse
ti salva un amuleto che tu tieni
vicino alla matita delle labbra,
al piumino, alla lima: un topo bianco
d'avorio; e così esisti!
.....
E. Montale "Dora Markus"


gatto comunista

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Miro, il gatto comunista!
in omaggio all'unico, al vero, originale gatto comunista ideato da Pat Carra


anemoni rosa

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Il tempo e la zucca # bis

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"una zucca e un anno, presto se ne vanno" proverbio

il tempo e la zucca

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"Dura quanto un zucco in bocca a un porco"espressione   apuana per significare un oggetto fragile, suscettibile alla rottura in poco tempo.

23 ottobre 2013

Conto del sellaro


georeferenza

C'è un campo a Battilana (MS), il paesino dei miei nonni, che si chiama "campo al lupo", o come diceva mio nonno "camp al lup". 
E'quello il campo più lontano da casa loro, che per andarci devi camminare un po', meglio ancora andarci in bici, anche se la strada sterrata è sconnessa, almeno come me la ricordo io. Non ho mai saputo come nascesse quel nome, se fossero stati i miei nonni ad attribuirlo a quel loro terreno più defilato, o se fosse nato in antico, chissà chi fu il primo e poi generazione dopo generazione, arrivato fino a noi. 

Lunic@

LUNIC@

dall'amore della mamma Shara, un pastore delle Apuane e un papà samoyedo da cui ha preso solo il colore del manto e le zampette.

22 ottobre 2013

povere piante!ovvero giardinaggio in tempo di crisi economica: i bulbi

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Bello eh? è un tulipano! la foto è datata, lo sanno tutti che i tulipani fioriscono ad aprile. Però adesso è il momento di mettere a dimora i bulbi di tulipani appunto, ma anche di giacinti, narcisi, di muscari, insomma di tutti quei bulbi che belli belli fioriscono in primavera. 
Non è che i segnali in giro siano dei migliori e mi spiego,  nel consorzio dove sono solita acquistare qualche bulbo in questa stagione, quest'anno non ne ho visto in vendita nemmeno uno!
Credo che il negoziante non abbia azzardato a riempirsi gli scaffali di una merce deperibile, forse anche in conseguenza della stagione passata in cui le vendite mi pare stentassero.
Perché i bulbi non sono come le piante normali, che le compri e te le godi subito nella loro bellezza, no|! con i bulbi devi aspettare dei mesi prima di vederteli fiorire e in tempi di crisi economica forse non si è tanto disponibili a spendere per un piacere procrastinato.
Acquistare i bulbi nei supermercati per risparmiare? personalmente non mi sono mai trovata bene nell'acquisto dei bulbi tramite la grande distribuzione, magari è una mia idiosincrasia, ho un'amica che invece si trova benissimo, forse perchè i supermercati dove va lei , in Toscana, hanno uno smercio più grande e quindi i bulbi sono freschi. 
Il mio timore invece è che i bulbi che vedo all'iper o ai vari brico , realtà commerciali generiche, siano vecchiotti e patiscano la temperatura troppo alta, che certo non giova alla loro conservazione, inoltre temo anche che troppe mani moleste li compromettano toccando le varie confezioni. Il rischio è che li metti a dimora e in primavera non nasce un accidenti!
E'scontato di dire di rivolgersi a un rivenditore serio, magari per corrispondenza, nell'ambiente giardicolo i nomi vip non mancano, ma per mia esperienza devo dire che la fama di taluni è immeritata, allora tanto vale rivolgersi al garden commerciale vicino a casa e saggiare la qualità dei loro bulbi eventualmente iniziando con qualche acquisto modesto, per vedere se li conservano freschi. 
Il tulipano nella foto è nato da un bulbo che mi ha portato un mio vicino di casa dall'Olanda, tanto per andare sul sicuro!

21 ottobre 2013

povere piante! ovvero giardinaggio in tempi di crisi economica

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graptopetalum
nelle sue diverse varianti geometriche lo considero una pianta stupenda, la sua perfezione m'incanta.
E'una pianta poverissima, la più povera di tutte, si moltiplica da sola, partendo da una semplice fogliolina. Addirittura germoglia anche in assenza di terra!
Le intemperie violente la sciupano, ma è capace di tornare a nuova vita nella bella stagione successiva, meglio però farle trascorrere l'inverno lontano dalla pioggia e dai ristagni d'acqua, che non vuol dire tuttavia smettere di annaffiarla. Questa è la regola che vale per tutte le piante! 
Il graptopetalum resiste comunque a ogni avversità, compreso il sole spietato d'estate, ma una collocazione più riparata la farà rendere al meglio. 
Per dedicarsi al giardinaggio in tempi di crisi economica, bisogna pensare ai giardini delle nonne di una volta, quando le piante non si comperavano, se non di rado e erano scelte ben  ponderate, ma per lo più le piante  venivano scambiate tra amiche e vicine di casa. 
Del resto poiché anche in tempi di crisi economica, la cosa più preziosa che abbiamo è il nostro tempo, ben vengano le piante come l'umile graptopetalum che non richiedono alcun impegno da parte nostra!

17 ottobre 2013

doni dionisiaci

menade al teatro di Luni

Dopo che Dioniso fece il suo debutto a Tebe, in quella città, passata l'euforia ci furono un po'di problemi. Penteo ucciso da sua madre,lei, Agave disperata, Cadmo amareggiato etc. Ora Euripide non fece in tempo a scrivere come proseguì la faccenda perchè morì quindi la sua tragedia fu rappresentata postuma.
Ad ogni buon conto, nei fatti, i Tebani penarono non poco a far rientrare le menadi, cioè le donne che seguivano il culto del Bromio, dal Citerone, il monte in cui si erano ritirate in compagnia del dio, così che i sondaggi non lo davano più per favorito. 
Riuniti a consiglio gli dei gli dissero "Dioniso è meglio che ti defili per un po', giusto il tempo che le cose tornino al loro posto, cioè le femmine se ne tornino ai telai e gli uomini a dominare i destini delle poleis come hanno sempre fatto". Cioè con il sangue e la violenza.


Dioniso ci rimase molto male, dato che lui sentiva proprio come un suo compito precipuo quello di emancipare quanti venivano esclusi dalla polis, le donne in primo luogo, ma anche i poverissimi e quanti erano così alieni dal sangue, che rifiutavano le ragioni della guerra, che era la virtù dominante del tempo. Che lui l'aveva detto subito una volta fatto il suo ingresso a Tebe: "Io sono il dio della Pace..."


Afrodite in persona andò a consolare il giovane dio e gli disse:"Vuoi andare tra gli esclusi? tra gli ultimi? tra i reietti? scusa ma perchè non vai tra i liguri apuani? ". E la bella Afrodite nel augurargli buon viaggio lo baciò, stando bene attenta che in quel momento passasse di là Apollo, così che a lui fossero evidenti le preferenze della dea. 
Perchè l'Amore vuole l'Ebbrezza. Perchè l'amore e le sue passioni, non si giustificano con il logos.  E Apollo, un po' stizzito, passò innanzi.
E allora Dioniso riparò in Apuania e i liguri apuani accolsero amichevolmente quel giovane dai cui riccioli scarmigliati spuntavano tralci di vite. Loro nel frattempo erano tristi perchè avevano subito una pulizia etnica e i Romani gli avevano tagliato le vigne al ciocco.
Dioniso non li poteva vedere i Romani, che oltre tutto di lui e del suo culto non capivano niente e allora si adoperò per restituire a quella povera gente che aveva perso la libertà, quanto meno il nettare del vino.
E allora girò a lungo per le contrade ad un tempo aspre, ad un tempo dolci di Apuania e quando trovava un posto che gli piaceva si toglieva una frasca di vite dai capelli e la piazzava in terra.
Va detto il figlio di Zeus e Semele che non ci andava da solo a fare quei giri, ma ogni tanto lo seguiva qualche ragazzotta del posto, qualche menade autoctona insomma. Giovane e bello com'era, non sapeva mai decidersi a prendersi una sola fidanzata, ma non perchè fosse un farfallone, semplicemente perchè amava le donne in generale. E le donne amavano lui, anche perchè era il dio della Pace. E allora il Bromio diceva a una delle Cinque Terre "se vuoi un vino che ti assomigli,di un colore biondo scaldato dal sole come i tuoi capelli, suadente come la tua voce, prezioso come la tua amicizia, devi darmi un bacio".
Sulle colline di Candia invece ebbe a dire a una menade il giovane dio:"Se vuoi un vino allegro come il tuo sorriso, dolce come la tua bocca,prezioso come un giorno di festa, devi darmi un bacio!" . 
E sui Colli di Luni si rivolse così a una fortunata "se vuoi un vino diretto come le tue passioni, fruttato come l'estate, indimenticabile come solo tu sei, devi darmi un bacio". E così via. E ogni volta un bacio benediceva il tralcio di vite messa a radicare.
E fu così che Dioniso in persona, ci diede i nostri vini e che vini! non certo gli Etruschi o i Romani, come sostengono arbitrariamente i libri di Storia, che dopo aver cercato di cancellare la nostra identità, hanno voluto negare anche il legame tra noi e il dio dell'Ebbrezza, che amò invece tanto questi luoghi e chissà prima o poi farà pure ritorno.
Almeno io lo presumo dato che sul Caprione ci sono ancora i "cavanei", delle grandi strutture in pietra dove un tempo abitavano le nostre menadi. Una volta quando facevo la boscaiola ho passato un pomeriggio intero a liberarne uno dai rovi e io credevo che fosse una cosa un po'insensata agli occhi altrui quella in cui mi ero imbarcata e invece le mie colleghe si sono precipitate ad aiutarmi con i loro penati. E mentre tagliavamo i rovi, ci si attorcigliavano alle braccia tralci di edera e di salsapariglia e ci dicevamo l'una con l'altra "per le menadi! per le menadi!" E giù colpi con il penato. Dunque può essere che una menade ci abbia ascoltate e risvegliata dal suo lungo sonno, ora sia lassù,sul Caprione in attesa del dio.


nota di Sara: questo post è del 2008, lo riciclo perchè stasera volevo scrivere una cosa, ma è tardi.
Questo post rappresenta una parte della mia vita, o almeno di quello che è stato nel mio approccio tra il "naturale" e "sovrannaturale", che troppo spesso mi appaiono contigui.
questo post è una dedica al mio territorio, alla mia terra apuana, che amo smisuratamente, come direbbe Yeats "luoghi più cari della vita stessa".

12 ottobre 2013

i funerali di Priebke

Pare che ci siano una serie di  problemi con i funerali di Priebke, che trovano ostacoli di carattere religioso, di ordine pubblico, a cui si aggiungono questioni diplomatiche, etc.
Ma non è possibile mandarlo direttamente all'Inferno?!

Repubblica Ligure

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accidenti a Napoleone!

09 ottobre 2013

bloggare stanca!

Questo è il mio 2100 post!
pensavo di prendermi una pausa dal blog, del resto dopo 7 anni un po'di ferie sarebbero lecite.
Per la precisione, il mio blog compie 7 anni il 14 p.v.
Tuttavia credo che la pausa non ci sarà affatto, sono affezionata a questo spazio, che è nato in un modo e poi si è evoluto in un altro del tutto inaspettato.
In 7 anni ho riversato su queste pagine gioia, sofferenza, attesa, rabbia e molto altro ancora di me.
E voi perchè ce l'avete un blog?

06 ottobre 2013

passioni e evoluzioni

questo post raccoglie una sintesi delle mie passioni(non sempre ricambiate) e delle mie evoluzioni
Come canta Guccini:" ci vuole scienza, ci vuol costanza, ad invecchiare senza maturità". 
Aggiungerei un po'di dieta e di acido ialuronico. 



a 21 anni nell'anfiteatro romano di Luni



a 29 anni con la mia gatta Puzzola che ho amato smisuratamente 





la prima volta a teatro a 31 anni

a Luni con Catia che è non c'è più,  a 33 anni

a 35 anni, Baccante d'Asia a teatro , evuoè!
con Apua a 37 anni,  tra le rose di una fiera di giardinaggio


a 39 anni con la gatta Sissi



a Murabilia, a 40 anni


a 41 anni con Apua al Penny Bar di Sarzana


a 42 anni, massaggiatrice di gatti


a 42 anni un giorno in cui dovevo andare alla sede della Cgil
(prima che mi defenestrassero)






una settimana fa, a quasi 43 anni con il gatto Miro


02 ottobre 2013

il tiranno

Deh, non v'incresca la spesa e l'affanno,
o cari cittadin d'esta cittade;
per mantener la vostra libertade
ispecchiatevi in quelle cose che non l'hanno.
Considerate che cosa è il tiranno:
chi più si fida in sua amistade
ispesse volte in grandi strazii cade,
e non gli vale il penter dopo 'l danno.
Tiranno tira a sé tutte sue voglie:
chi priva dell'aver, chi della vita,
a chi toglie la figlia, a chi la moglie:
purché gli piaccia, la cosa è fornita;
condanna il giusto e il peccator proscioglie
e non si può dir non quando dice ita.
però con forza ardita
fate difesa e mai niuno si stanchi:
prima morir che libertà vi manchi.


Simone Serdini, detto Saviozzo
Siena 1360 - Toscanella 1419

lessico battilanese


l'to gat i à rot' nicò!
il tuo gatto ha rotto ogni cosa /tutto