30 marzo 2008

novità editoriali


Non mi spiego perché ma in taluni contesti di filosofia giardinicola appena si menzione Paolo Pejrone, certe persone s'infiammano d'odio verso costui, che a mio giudizio invece ha scritto testi garbati come "Il vero giardiniere non si arrende" e l'ancor più celebre "In giardino non si è mai soli" (foto).
Io non capisco il perchè di tanto livore, tutto sommato il mio approccio con il giardinaggio è abbastanza recente, però penso che in filosofia, anche giardincola, sia sbagliato accettare o ricusare completamente un autore. Ho conosciuto poco dell'opera di Pizzetti, ma la sua morte mi ha addolorato al pari di quella di alcuni docenti che ho avuto all'università. E anche se il Maestro non nutriva particolare simpatia per le rose, non vedo perché io, pur considerando le sue riflessioni insuperabili, dovrei privarmi delle piante che più amo.
In ogni caso questo è un periodo che si presta poco alle letture, la stagione incalza, ci sono da fare i rinvasi, bisogna piantare i bulbi, con quelle maledette erbacce sempre da strappare! E poi il sole riscalda già e allora guai a scordarsi di annaffiare! ma soprattutto questa è la stagione delle semine! mi prometto sempre di limitarmi e invece poi esagero e ci perdo dietro tanto di quel tempo! Però ho già pulito e disinfettato vasi e vasetti: ci ho impiegato un intero pomeriggio domenicale.Accipicchia, devo ricordarmi di potare le aromatiche e già che ci sono moltiplicare quell'origano buonissimo che ho raccolto nel mio giardino abbandonato e organizzarmi con tutte quelle aromatiche che ho comperato a Verdemura.
E poi voglio scrivere un libro anch'io. Come Pejrone. Come il grande Pizzetti.
"In giardino ci si fa un mazzo tanto!"

p.s. a te che leggi questo post: ti ho prestato "Pollice Verde" di Pizzetti ormai da un anno: lo sai cosa si dice in Battilana ?"chi presta, impesta!"

29 marzo 2008

COMUNICAZIONE di SERVIZIO

l'autrice di questo blog oggi (cioè ieri, venerdì 28!) è andata a Verdemura a Lucca, dove si sarebbe comperata tutto, ma invece ha comperato solo una pianta di pompelmo (tanto ci stiamo tropicalizzando, no?) alcuni hemerocallis allo scopo di fare schiattare d'invidia il viciname, una serie di raffinate piantine aromatiche (casomai mi venisse voglia di cucinare, ormai ce le ho tutte) più altra roba che francamente a quest'ora tarda della notte non mi ricordo.
Poi sono andata dalla Tiziana che mi ha regalato tante di quelle piante, che se questo è un sogno, non voglio svegliarmi!

27 marzo 2008

In concomitanza della primavera la femmina giardinicola si muove dal suo lungo letargo e si dedica all'attività riproduttiva. Praticamente si può affermare che la femmina giardinicola attende tutto l'anno la stagione delle semine e ad uopo ha accatastato in prossimità della sua tana centinaia, davvero centinaia di vasetti di plastica recuperati nei modi più disparati, che vanno dalla questua reiterata presso i vicini di casa, a furtivi e repentini accaparramenti dei medesimi gettati da qualche sciagurato in prossimità dei bidoni dell'immondizia o nei cestini del cimitero urbano .Quindi se una femmina giardinicola bazzica spesso i cimiteri, oltre al degno scopo di onorare i defunti, c'è ben altro. (n.d.r. le femmine giardinicole non rubano le piante al cimitero, anzi nel caso, le amano così tanto che annaffiano pure un po'quelle dei morti altrui).
Durante l'inverno la femmina giardinicola si è nutrita di rucola, melissa e altre erbette tenerelle,non per ragioni dietetico-salutistiche, ma unicamente allo scopo di procacciarsi quelle cassette di polistirolo in cui sono confezionate, che per quei pochi che non lo sapessero, diventano formidabili semenzai.
E si parte, una volta accumulati sacchi e sacchi di terra da 80 l e torba a volontà (accipicchia com'è cara, ma perchè quando la tv parla del costo della vita non dice quanto accidenti è cara la torba!) e si inizia a seminare! Di tutto!
La femmina giardinicola semina i fiori in quantità spropositate (scoprirà tra un paio di mesi che poi non ha posto per metterli tutti) e di solito confida sulla sua buona memoria (scoprirà tra un paio di mesi che la sua memoria non è poi tanto buona e una volta cresciute le piantine, sovente non si ricorderà che accidenti ha seminato).
Le reazioni degli astanti sono le più disparate: i nuovi vicini di casa si allarmeranno vedendo quella sconosciuta scarmigliata, china a terra, sporca di terra, che canticchia spensierata, seminando non si sa bene cosa:"e poi ci avevano detto che questa è una zona tranquilla! sarà meglio fare una segnalazione alla narcotici".
Qualche signora anziana dallo sguardo più lungo verrà a ficcanasare interessata, casomai da tutto quel traffico di terra, vasi, e annaffiatoio ci esca qualcosa di buono anche per lei.
Il cane di casa sprofonderà rassegnato sul divano, che tanto lo sa che tutti gli anni è la stessa storia e allora tanto vale ronfarsela alla grande e il marito invece sprofonderà nell' ultima versione di Linux.
L'unico veramente partecipe al furor della semina è il gatto di casa, aiutato ovviamente dai suoi numerosi amici gatti, che proverà un gran divertimento ad aiutare la sua padroncina, ora scavando la terra non appena spuntano i teneri germogli, ora seppellendoci dentro mezzo grillo (morto), e all'occorrenza si renderà disponibile ,annaffiando generosamente il tutto.

25 marzo 2008

geometria delle passioni


Io sono una donna di grandi passioni. Quando una passione mi piglia io non vedo altro, tutto il resto del tempo, altro non è che un impiccio tra me e ciò che bramo, o al contrario, ciò che odio, perchè da donna scorpionica quale sono, ho sempre una guerra in corso.
Molte Sare fa mi prese la fissa dell'uncinetto. La cosa vide gli albori quando la sottoscritta aveva circa 22, 23 anni. e perdurò fino a che ne ebbi 28, 29. Praticamente l'uncinetto mi prese da giovane studentessa di filosofia e mi mollò che ero una boscaiola precaria, piuttosto arrabbiata.
All'inizio sapevo fare solo il punto basso, poi una ragazza in treno mi insegnò anche il punto alto e da allora divenni ingovernabile. Negli anni seguenti ho fatto di tutto: borse, cappelli, sciarpe, immancabili presine e pure un costume da bagno di un color ocra, che per la cronaca non venne benissimo e potei indossarlo una volta sola.
E quando hai una passione cosa fai? t'informi, cerchi di saperne da chi ne sa più di te...e allora acquistavo riviste specializzate, venivo invitata da signore molto anziane che si compiacevano nel farmi vedere tovaglie, copriletti, tende...tutte cose da perderci la testa e la vista soprattutto.
Andai a Creta poi, per un programma della comunità europea, portandomi dietro i miei preziosi uncinetti di tanti numeri diversi, confidando che nel corso del mio soggiorno mi sarei acquistata il cotone in loco. Si ma dove? a Creta ci sono un infinità di negozi che vendono cose fatte all' uncinetto , ma dove accidenti si potesse comperare il cotone l'ho da scoprire ancora oggi. Così quando durante le mie passeggiate serali su improbabili tacchi da 12 che oggi mi fan venire le vertigini solo a guardarli, incontravo le numerose signore anziane che lavoravano all'uncinetto sedute sulla soglia di casa, mi sforzavo di chiedere loro dove potessi comperarmi il cotone, ma quelle immancabilmente capivano che io volessi comperare il centro che stavano facendo.
Se non che nei primi anni la mia produzione aveva un taglio meramente artigianale, cioè facevo "cose" che servivano a "qualcosa", poi la mia passione assunse un'inedita dimensione estetica e iniziai a fare i quadri a filet (quadratino pieno-quadratino vuoto) e vai di nuovo, con la mia passione rinnovata da questa vena artistica: teneri colombi, bamboline, macchinine di formula uno (!) tutto a filet! Bisogna precisare che questo fenomeno avvenne in concomitanza del primo governo Prodi. Ogni volta che Prodi fa un governo io vado incontro ad un mutamento esistenziale: l'ultima volta mi sono sposata e ho smesso di essere precaria.
Poi la passione per l'unicinetto è svanita. Mi sono anche ricomperata il cotone, ma niente da fare, non ne ho proprio più voglia.
E stasera per caso ho trovato in un cassetto il primo quadro che feci a filet: un gatto con una grossa coda, intento a fissare un pesce (rosso?) dentro una boccia d'acqua. Comperai lo schema di quel disegno proprio il giorno in cui Prodi vinse le elezioni nel 1996. Ho rinvenuto il quadro giusto mentre ero in procinto di recarmi dal corniciaio per portarci una bellissima stampa che mi ha regalato la Ele. E così, dato che i segni del destino bisogna saperli cogliere, ho portato a incorniciare anche il mio quadro a filet.

foto-copertina di "Geometria delle passioni" , Remo Bodei

n.d.r. all'esame con il Prof. Bodei, che comprendeva in programma anche questo libro, a suo tempo presi 30.
Perchè se no, un post intero dedicato all'uncinetto...

Vatti a fidare dell'oroscopo!

L'oroscopo di Cosmopolitan mi aveva promesso un marzo elettrizzante: sarà, ma io sono riuscita a malapena a seminare le violacciocche.

23 marzo 2008

La Primavera non è ancora arrivata.
Probabilmente si sta attardando nel prepararsi.
Perchè quest'anno vorrà essere ancora più bella

Dall'uovo di Pasqua di Gianni Rodari










Dall'uovo di Pasqua
è uscito un pulcino
di gesso arancione
col becco turchino.
Ha detto: Vado,
mi metto in viaggio
e porto a tutti
un grande messaggio.
E volteggiando
di qua e di là
attraversando
paesi e città
ha scritto sui muri,
nel cielo e per terra:
Viva la pace,
abbasso la guerra.

22 marzo 2008

pagamenti rateali

mentre spingevo a guisa di schiavo dell'antico Egitto il carrello nella galleria dell'ipercoop (tre confezioni da 5 kg di sabbia per gatti, 5 litri di acqua demineralizzata per stirare, 5 litri di candeggina ace, un litro di detersivo per piatti coop e leggerezze varie) mi sono imbattuta nella pubblicità di un di antifurto per abitazioni. Sistemi di antintruisione si chiamano. "Pagamenti rateali" prometteva il cartello. Così ho pensato: "ma se uno non ha abbastanza soldi per pagarsi per intero un antifurto, perchè dovrebbe temere che gli entrino i ladri in casa?"

21 marzo 2008

Venerdì Santo

In Apuania per Venerdì Santo si mettono i lumini accesi fuori dalle porte e dalle finestre di casa, perchè, mi diceva mia nonna Beatrice di Battilana, bisogna illuminare la notte alla Madonna che va a cercare Gesù.
Ieri sera ho cenato in un ristorante piuttosto importante per qualità e per clientela . Era la prima volta che andavo lì e il proprietario mi è sembrato proprio una persona simpatica e mi ha promesso degli spaghetti speciali. Per me!
In effetti erano molto buoni e li ho gustati bevendo vino bianco.
Se non che stanotte ho sognato Lapo Elkann: ho sognato che lo presentavano e come prima cosa io gli sottolineavo che alla mia Panda e a quella della Ely si sono rotti gli ammortizzatori, contemporaneamente, quando entrambe hanno raggiunto i 30.000 km. Però lui mica se l'è presa, anzi, di punto in bianco, nel sogno io diventavo un'amica indispensabile per Lapo, che lui proprio mi adorava. E anche i suoi amici volevano tutti essere miei amici. Come se lo fossimo stati fin dall'infanzia!

Ma che accidenti mi hanno messo in quegli spaghetti???
oggi inizia la primavera, anche se fa un freddo piuttosto bestio. Che spero ammazzi tutte le cocciniglie!

20 marzo 2008

...tornavo a casa e nel buio del torrione di piazza Capolicchio ho visto due tipi fermi con delle valige. "signora, signora" e in un italiano stentato un uomo di origini sudamericane mi chiede qualcosa circa dove siamo e e poi mi fa vedere un biglietto con l'indirizzo di un bed & brekfast vicino a casa mia. Accanto a lui un ragazzo dai tratti marcatamente orientali, che resta in silenzio tutto il tempo. E' il suo compagno quello in grado di sbrigare la situazione. Gli dico di seguirmi e ci avviamo in questo corteo singolare, con la mia Apua a capo, in rappresentanza dei cani di Bucarest. Gli dico che Sarzana è bella e che ci sono tanti locali per divertirsi la sera. Non so quanto capiscano delle mie parole.Mi sforzo di essere positiva. Il sudamericano mi spiega che sono qua per lavoro, operai capisco, che si muovono di città in città. Li lascio davanti alla porta del b & b e alla loro notte, chiedendomi tra di loro in che lingua parleranno, questi due uomini, catapultati da parti opposte del mondo, fino a qua.

19 marzo 2008

Le cose che non ti ho detto (a Piero)

In periodo pre-elettorale si può chiedere qualsiasi cosa. Oscuri amministratori locali che tutto il resto dell'anno se la tirano passando per piazza Matteotti, manco fossero Kofi Annan che entra al palazzo di vetro delle Nazioni Unite,in questo periodo diventano di colpo affabilissimi, come se sapere che stai bene fosse la loro unica ragione di vita, così che da irrequieta ragazzotta che credevi di essere ai loro occhi, diventi improvvisamente uno sciame di virtù, a cui rimarcare la propria disponibilità e amicizia. Sono molto generosi dunque di questi tempi, quindi sarebbe opportuno approfittarne e farsi garantire che ne so una candidatura come finalista di miss Italia o la prossima conduzione del Festival di Sanremo.
Stasera a Sarzana c'era Fassino e io sarei andata a sentirlo volentieri. Solo che una volta uscita di casa, sono prima dovuta passare dai gatti poveri a dar loro la pappa, mica posso farli digiunare per Fassino!
Poi mi è toccato governare l'asina che aveva fame. E quindi ho dovuto far tornare l'anatra giovane nel suo serraglio. Se non che una volta uscita, con Apua al seguito, mi sono accorta che il gatto Bino ci inseguiva in mezzo alla strada! E allora tutto uno spavento e un traffico per far rientrare Bino nei ranghi e chiuderlo di prepotenza in casa.
Alla fine sono arrivata in piazza ma Fassino se ne era già andato ed è stato un vero peccato. Perchè avevo da dirgli un po'di cose circa le forme di lavoro atipico, che sono state imposte come condizione ordinaria per la mia generazione. Gli avrei parlato serenamente in mezzo alla piazza, tanto io ho fatto teatro, piangevo e recitavo scalza nelle sere d'estate di provincia e quindi vergogna non ne ho. E volevo chiedergli perché deve essere proprio lo Stato il primo ad approfittarsi di forme di sfruttamento istituzionali, a far lavorare la gente sottopagata, senza contributi e senza garanzia per il futuro: dagli lsu che io conosco bene perché ci sono stata per più di 2 anni in quel limbo, prima di farmene altri sette a tempo determinato, a tutte quelle formule ridicole nel nome e vessatorie nei contenuti, dai pip ai co.pro.co.
Volevo pure dirgli che non è normale che lo Stato non assuma e deleghi i servizi alle cooperative che pagano poco, troppo poco chi lavora, mentre noi cittadini quei servizi li paghiamo indecentemente cari.
Che a me Fassino mi è simpatico, intendiamoci, proprio per questo gli avrei pure chiesto se tutta la questione del lavoro loro l'hanno ponderata bene.
Purtroppo per colpa dei miei numerosi animali, ho perso tempo e non ho potuto dirgli tutte queste cose e molte altre che avrei volentieri aggiunto, se non che poi il comizio invece di Fassino lo facevo io. E'andata! Pazienza.
Ma tanto tra due giorni arriva la Melandri.

18 marzo 2008

L'uomo più sfigato del west

Dopo 2 giorni di ferie dove la massima botta di vita è stato lo scambio di saluti con i pensionati che portano a spasso il cane, sul calar della sera mi avventuro nel centro di Sarzana a comperare un kg di mele (e le sigarette) e incontro l'uomo più sfigato del west. Ogni donna ne conosce uno, alle volte anzi, più di uno, cioè il medesimo uomo più sfigato del west ha un arcipelago femminile a cui applicarsi. Cioè a cui rompere i c...i.
Di che cosa campino per vivere questi individui non si sa, dato che trascorrono il loro tempo, facendo sprecare quello altrui.
Se lo adocchi da lontano l'uomo più sfigato del west, non fai in tempo a cambiar strada, a fingerti che ne so in preda a un'amnesia irreversibile: niente da fare! ti chiama a gran voce con un'affettuosità tale, che manco ci passassi gomito a gomito tutti i pranzi di Natale. E tu non ti ricordi nemmeno il suo nome. Cioè quanto meno nella vita ti sei impegnata a dimenticarlo. Eternamente solo, nemmeno la donna più disperata della terra, si metterebbe con l'uomo più sfigato del west,(n.d.r. a parte una che conosciamo la Ele ed io, ma dietro credo si nasconda un intrigo dei Servizi Segreti) nondimeno lui, l'uomo più sfigato del west,è pure capace di vantarsi della sua scapolaggine, perfino ammicca che ha uno sciame di femmine intorno (ma dove?)anche se ormai ha un'età più consona per trovarsi una badante, piuttosto che una fidanzata.
Insomma sono ad un passo dal negozio di mele, che quello m'imbrinchia prepotentemente, mentre un vicino di casa passa e mi saluta indignato: ecco pure compromessa nei pettegolamenti del viciname con l'uomo più sfigato del west!
"Ma mi hanno detto che ti sei sposata?" si, ma anche se non lo fossi,ti giurerei che sto per prendere i voti. "Eh, ho perso il treno?"no, guarda ti ci potevi buttare sotto...
"Eh! ti trovo bene! si vede che stai bene!" si infatti esco solo nottetempo, che se c'è una cosa che mi manda in bestia è quando ti dicono che stai bene che invece hai una faccia da schifo, con un incarnato che vira sul violetto e l'estetista mi ha pure ustionato il labbro superiore quando mi ha fatto la ceretta per cavarmi i baffetti, che son due settimane che c'ho sto segno in faccia!
La mia cagnolina intanto sta dando vistosi segni d'impazienza,mi tira che nemmeno lei lo regge, ma quello non molla:"Ti fa proprio bene il matrimonio! sei anche ingrassata!".
Ora a questo punto, in un Paese ipergarantista come il nostro se gli procuro 60 giorni di referto per lesioni aggravate, a cosa mai potrò andare incontro? L'universo femminile di sicuro mi assolve all'unanimità!

Bella figura

LA DENUNCIA DEGLI ANIMALISTI AL «TIMES»: VENGONO SOTTOPOSTI A VERE E PROPRIE TORTURE
Pechino, cani e gatti a rischio Olimpiadi
Per dare l'impressione di strade più «ordinate» le autorità procedono alla rimozione di tutti i randagi

LONDRA (Gran Bretagna) - Tempi duri per gatti e cani randagi di Pechino: rischiano tutti di fare una brutta fine a causa delle Olimpiadi in calendario dall'8 agosto nella capitale cinese. In dichiarazioni riportate oggi dal Times, Qin Xiaona - capo di un importante associazione animalista cinese - denuncia il modo piuttosto brutale con cui si sta procedendo al repulisti di cani e gatti «senza tetto» deciso dalle autorità di Pechino in vista dei Giochi olimpici.

«NO ALLA TRAGEDIA» - «Noi abitanti di Pechino - afferma la signora Qin - siamo pronti a vivere senza elettricità, senz'acqua, senza automobili pur di assicurare il successo delle Olimpiadi ma siamo contrari a Olimpiadi che costino la vita degli animali. Sarebbe una tragedia». Nella corrispondenza da Pechino il Times scrive che a detta degli animalisti i gatti randagi (ce ne sarebbero almeno duecentomila) vengono presi e stivati in «gabbie grandi come un forno a microonde». In teoria dovrebbero essere trasportati in un centro zoologico nella provincia di Changping, ma al novanta per cento si tratta di bestie malate, in particolare i maschi che spesso soffrono di infezioni per effetto della rudimentale castrazione alla quale sono stati sottoposti.

«E' UNA TORTURA» - «Sono condizioni da tortura. E la situazione è molto peggiore per i cani», lamenta Qin Xiaona. La sua "Associazione per il benessere degli animali della capitale" si è offerta di collaborare con le autorità cittadine per rimuovere i randagi «in modo umano» ma questa disponibilità «è stata ignorata». Le autorità cinesi hanno ordinato la totale «rimozione» degli animali randagi da Pechino entro la fine di giugno: «Vogliono - spiega la signora Qin - che gli atleti olimpici non ne vedano nemmeno uno. E questo perchè i cinesi ci tengono molto a fare bella figura»
dal Corriere del 8 fennraio 2008

17 marzo 2008

talvolta in concomitanza con la ripresa vegetativa, cioè in primavera, le acidofile si stazzonano tutte e le loro foglie s'ingialliscono, se la passano proprio da schifo nel complesso,soprattutto fanno pena a vedersi, allora bisogna ricorrere al solfato ferroso, glielo si somministra da bere in modo che si ripiglino.
Funzionerà anche con le persone? cioè se una quando arriva l'agognata primavera ha l'energia di un bradipo, cosa fa?
Anni fa un medico mi prescrisse una cura a base di germe di grano, va beh, vitamina E . Da lì a un paio di mesi mi ritrovai bombata di energia!
Tanta ne avevo da andare a lavorare a piedi ogni giorno al consorzio dei miei nonni in Battilana, trascinandomi dietro Mosè, il mio volpino, mentre nel contempo stavo scrivendo la tesi di laurea e aggiunsi un capitolo in più, che poi il relatore mi tolse, debordando sul tema dell'onnipotenza divina (n.d.r.la questio di fondo, mossa da Pier Damiani era se Dio può "restaurare" una vergine; la filosofia del medioevo non di rado indulge in argomenti pruriginosi).
E nel corso di quell'esplosione vitaminica mi fidanzai con un ragazzo dai capelli nerissimi, decisamente molto carino, che aveva 5 anni meno di me e faceva storia medievale.
Allora è bene inteso: germe di grano a tutti!

16 marzo 2008

Donna moderna_basta un clik

Eh no! ora non mi metto a fare l'autocaricatura della donna moderna. Che io poi mi sento tanto donna medievale, nel caso, soprattutto quando lavo i pavimenti e poi getto l'acqua dalla finestra e lo scoscio fa trasalire i passanti nella pubblica via. No, non getto l'acqua in testa a chi passa, la getto a casa mia, nel mio marciapiede, sarò pur libera di riciclare l'acqua dei pavimenti per togliere la polvere dal mio marciapiede, o no?
Donna moderna è una famosa rivista femminile che ha anche un sito in rete: una, ma anche uno, ci va sopra, e con un cik dice NO alla violenza sulle donne! Quindi è un clik da fare di corsa. Non serve altro, ma serve invece per promuovere una serie di richieste alle nostre istituzioni, affinché si attivino in iniziative volte a contrastare queste schifosissimo fenomeno: "ogni tre giorni in Italia una donna è uccisa dal marito, dal fidanzato o dall'ex partner".
www.donnamoderna.com
si fa il copie & incolla!

PETIZIONE URGENTISSIMA per i CANI di BUCAREST



il link è a lato ( ne ho messi due! canibucarest.it e savethedogs, it). foto di Apua, un tempo randagia di Bucarest, ora felice cane sarzanese

14 marzo 2008

filosofia battilanese applicata alle succulente

Preso atto che in una delle mie serrete made in brico ho trovato dei besti neri, appiccicati a talune succulente, mentre la cocciniglia a scudetti bianchi me ne ha aggredite altre (bianchi e neri si son spartiti il mio tesoro, gli infami)penso:

E mo'com a fan' ?
A fan'com Avenza. A fan'senza.

10 marzo 2008

Edipo battilanese

Anche se non faccio più teatro da quasi un anno, ho un certo compiacimento nel poter dire "mi hanno chiesto se faccio uno spettacolo, ma ho dovuto rifiutare..." e invece ora sento a tratti la voglia di ricominciare così che quando lavo i pavimenti con il mocio mi escono fuori le grida di Cassandra "Ah! sciagurata! compirai queste delitto, mentre fai lucente, lavandolo, il tuo sposo, il tuo compagno di letto". E giù a sfregare il mocio sul pavimento...stasera mentre mi asciugavo i capelli, non so perchè ma mi è venuto in mente quel pezzo dell'Edipo Re in cui l'eroe sofocleo interroga Tiresia e devo dire che anche se sono passati 4 o 5 anni me la ricordo bene la parte. Fui Edipo. Anzi, fummo in 4 o 5 ad alternarci a fare Edipo, con incastrata in testa una maschera su cui campeggiava qualcosa di simile a un corno. Pesava un casino quella maschera. Dava un senso di claustrofobia, anche perchè era senza le fessure per gli occhi. Ma il regista diceva che Edipo era cieco quando non sapeva, mentre quando poi capisce la situazione, diventa cieco fisicamente, ma vede la vera realtà.
Credo di essere stata un pessimo Edipo la sera del debutto, perchè mi impegnai a essere come un uomo e il risultato fu grottesco. Cercai di correggere il tiro nella replica estiva, comunque fu un'opera difficile da rappresentare, ma nondimeno l'ho amata molto. Al liceo avevo capito che il dramma era dovuto ai fatti che tutti conosciamo: l'uccisione di Laio e il matrimonio con Giocasta. Solo recitandola mi ero resa conto che il dramma di Edipo e Giocasta, non era confinato all'aver consumato l'incesto, ma il fatto era che quei due si amavano davvero. "Sventure di un uomo e di una donna" dice il testo di Sofocle. Tragedia nella tragedia. E io che avevo sempre pensato che il loro matrimonio fosse stato prettamente un vincolo istituzionale: voglio dire, Edipo arriva a Tebe, salva la città dalla Sfinge e il minimo che possono fare Tebani è eleggerlo loro capo, però formalmente gli appioppano in sposa anche Giocasta, anche perchè qualcuno che si pigli cura di lei ci voleva, avran pensato i Tebani, dato che lei era la moglie del vecchio capo. Insomma io ho sempre pensato che Edipo fosse come quel mio parente di Battilana che dato che si recava sempre in un posto, come sostiene mia nonna "gli è rimasta sulla schiena la vedova".


...pensare che ci sono persone che per rilassarsi LAVORANO IN GIARDINO! vangano, spostano cumuli di terra, accatastano sassi per fare le aiuole, sradicano tronchi...mondo gatto se ce n'è di gente strana che si complica la vita!
(foto e gatti di Sonia)

09 marzo 2008

La fiera delle nocciole.

Di solito la fiera delle nocciole, ritualità dionisiaca sarzanese, celebra l'avvento della primavera. Tuttavia essendo una fiera mobile, di quelle legate alla Pasqua insomma, quest'anno è capitata un po'troppo presto. Niente primavera, oggi piove. E io biecamente stamattina pensavo che nonostante la pioggia un giro me lo facevo, anzi ci sarebbe stato meno caos. Che di solito non ti riesci a muovere il giorno della fiera, anche perchè le persone si incontrano e si formano crocchi per la via e non riesci a camminare dal casino che c'è, si che i sarzanesi si divertono molto di più il lunedì, quando ci sono meno banchi, meno ressa dunque e si godono quello che loro chiamano "il fierino".
Io, nella vita, non ho mai avuto una propensione fieresca, fino a quando lo scorso anno ho scoperto che alla fiera delle nocciole di Sarzana VENDONO LE PIANTE! E così lo scorso anno, avrò fatto si e no 100 metri e mi sono fermata al primo banco per acquistare 3 succulente da un simpatico ometto di Lucca.
Stamani al lavoro non vedevo l'ora che il turno finisse, per precipitarmi a casa e da lì poi partire alla ricerca del mio amico lucchese, che tanto d'ora in poi nella vita io acquisterò solo piante che non m'impicciano, che non bevono, non ingombrano, non si potano, non sporcano, non abbaiano etc.
E sfogliavo quasi forzatamente il numero di Gardenia di febbraio stamani, per favore, nessuno lo dica al mio direttore amministrativo, ma se non c'era niente da fare, tanto valeva autoimpormi la lettura di quel giornale che è da un po 'che mi ha stufato, ma perchè continuo a comperarlo non lo so, che quasi non lo leggo nemmeno. E così mi sono fermata a leggere un articolo il cui incipit era dedicato a una daphne aureomarginata, un arbusto dai fiorellini rosa, meritevole soprattutto a giudizio dell'autore, per l'intenso profumo. C'era anche scritto dove la vendono. E pensavo che allora se a fine mese vado a Verdemura posso informarmi in modo da trovarla. Perchè mi è proprio venuta una voglia, di più, un furor, di avere nel giardino quel profumo. Che se un giardino non ha profumo che accidenti di giardino è?!
Una volta rientrata a casa prendo Apua, impegnata nella fase digestiva e ci dirigiamo sotto una leggera pioggerellina verso la fiera delle nocciole. A lei non piace molto andare alla fiera in mezzo al casino, però come al solito riceve tanti complimenti e poi indugia inebriata davanti ai banchi della porchetta. Io tiro dritto tra peruviani e cinesi, tra soprammobili in vimini e mutande pompea con lo sconto e arrivo dal mio ometto di Lucca. E mi piazzo davanti alle succulente "ce l'ho! ce l'ho! mi manca!" ne compro 7 per un totale di 11 euro e si che son piccine, ma tanto io poi gli do il dopping.
Ah! che donna austera che sono! invece di comperarmi che ne so, quei top carini a un prezzo convenientissimo o una bella gonnellina a fiori, praticamente ho fatto un investimento a lunga durata! Del resto me l'ero promessa, solo 3 piantine e si che ne ho prese 7, però voglio dire c'era la promozione, è come se ne avessi pagate 6, anzi, 5 e 1/2.
Eh Apua, che mamma saggia hai! E mi trascino il caninide lungo i banchi che sono in prossimità delle sponde del Calcandola. E arrivo ad un tratto dove non c'è il banco, ma a terra, nel prato, ovunque è tutto PIENO DI CAMELIE! Camelie ovunque. Acc...mi confondo. Devo avere una camelia! Si ne ho una a casa, grossa, praticamente la classica camelia dai fiori di un rosa intenso. Ah! io con le acidofile nella vita ho sempre avuto dei problemi!
Però tutte queste camelie, bianche, dai fiori screziati, dai fiori eleganti, dai diversi colori...tutte così, tutte insieme, MI SONO INNAMORATA DELLE CAMELIE! Un rapido colpo d'occhio e ne vedo tre che mi piacciono e alla portata delle mie tasche. E mi dirigo verso il tipo, se non che, vedo lei, lì, tra le camelie. La daphne odora aureomarginata. Lì. Oggi. Per me. Alla fiera delle nocciole di Sarzana. Mia. A soli 30 miserabili euri. Più altri 20 e mi prendo anche quella camelia dai fiori di un rosa tenue che sembrano delle farfalle. Tra le tre che mi hanno colpito, non ho alcun dubbio, è lei la più bella! La vedo già negli anni a venire che mi regalerà questi fiori come farfalle.
E allora mi relaziono con i venditori, loro più che altro si relazionano con Apua e le fermo, le pago. Torno subito. Che ho già 7 succulente e un cane. Rientro a casa di corsa, mollo Apua che con grande sollievo si piazza sul divano e prendo la bici e corro nuovamente verso la fiera. Regalo al tipo il numero di Gardenia che parla della Daphne odora aureomarginata e mi carico queste due bellezze giardinicole sul mezzo. Me ne rientro pedalando felice verso casa, tra gli sguardi incuriositi di chi passa in auto, mentre sta scrosciando il diluvio sulla fiera delle nocciole di Sarzana.

08 marzo 2008

Antigone Sono Io

Da mia nonna Elia ho preso alcune cose, meglio sarebbe stato assomigliarle di più, ad ogni buon conto a lei devo la passione per il giardinaggio, quella per l'uncinetto (oggi decisamente in ribasso, anche se un occhio alle vetrine dei negozi di filati lo butto sempre) e la vocazione cimiteriale che mi è sorta da alcuni anni. Sarà che da piccola mi è capitato di accompagnare mia nonna al cimitero e mettere fiori innanzi ai ritratti in bianco e nero di vecchi sconosciuti dai volti accigliati. Ma mi piaceva maneggiare i fiori! I miei genitori, secondo un costume sempre più diffuso, sono alieni dalle frequentazioni cimiteriali, anche se mia mamma a dire il vero, da quando è mancato mio nonno Nandino di Battilana, cioè suo padre, ogni tanto al cimitero ci va.
Nel mio caso è stata la scomparsa improvvisa di una seconda cugina a farmi andare al cimitero: era la mia bella coppia quella ragazza, aveva 1000 virtù. Solo per portarle a lei, posso recidere le mie rose preferite e quando è il periodo le porto i fiori della crocosmia, perchè il suo compagno di una vita mi ha detto che impazziva per quella tonalità d'arancione. Era straziato dal dolore, tanto che temevo per lui, perchè erano una coppia affiatatissima, sempre insieme a parlare fitto fitto come due fidanzatini.
Un giorno l'ho incontrato al cimitero, lui ci andava praticamente sempre, ed era vicino a una giovane donna il cui marito è sepolto accanto a mia cugina. Ho messo le rose nel vaso, ne ho regalata una alla bimba che era con loro, poi faccio :"Io vado". E lui :"noi restiamo ancora un po'qui...". Insomma è proprio vero che innanzi alle lapidi nascono storie d'amore. Probabilmente è chi parte, che vuole che sia sereno chi resta. Perchè le persone che ci amano, mica vogliono che stiamo male senza di loro!
Di nascosto, si perchè mi scoccia che mi veda qualcuno dei suoi parenti, vado da un ragazzo che mi piaceva tantissimo.Lui non lo sapeva. Ora lo saprà. Per tanti anni sono andata nel suo negozio, non è che fosse un tipo simpatico, almeno non lo era con me: comunque era il classico "bel tenebroso" con gli occhi di ghiaccio. L'ultima volta che ci ho parlato era un ottobre meraviglioso, io mi inebriavo di pomeriggi giardinicoli e lo dissi a lui quanto mi piacesse stare all'aria aperta e vivermi quelle giornate in cui una luce dorata illuminava il giardino. Ci pensò un attimo: "Sarebbe bello stare all'aria aperta. Averci tempo...". Mi viene amaramente da considerare che ora gli mancherà per sempre quel tempo.
Per conto dei miei colleghi di lavoro mi occupo di portare i fiori a Ugo quando è il suo anniversario a nome di tutti noi e mi faccio confezionare un bel ciclamino bianco. E sul biglietto vorrei scriverci tante cose,vorrei scriverci una canzone del Liga, ma lo so che non sta bene dare troppo spazio all'emotività.
Da quando mi sono sposata ho assunto l'onere della famiglia di mio marito, cioè vado al cimitero da sua mamma e da sua nonna. Strappo l'erba e metto i fiori, freschi se la stagione consente, oppure finti. Ogni tanto ci porto una pianta, poi quando è esausta la riporto a casa e ne metto un altra.
A queste premure sono stata anche invitata da loro una vicina di casa, che al cimitero purtroppo ci va ogni giorno. Purtroppo perchè ha più affetti cari là dentro che fuori. Anche se io le voglio benissimo. E ora che è presa da un'ennesima croce (dico ma lassù, in Cielo, alle volte, un po'di remore le avete?) ed è in giro per gli ospedali, mi sono offerta nell'aiutarla nell'unico modo che posso, cioè andando al cimitero ora che lei non ci può andare.
E così stamani sono andata presto presto, per rispettare l'impegno che mi sono presa e ho controllato la situazione. Tra un paio di giorni tornerò a mettere fiori freschi. Narcisi che ora abbondano e qualche vasetto di primula a sostituire quelle stazzonate dalla pioggia.
Poi mi sono diretta verso il lato opposto del camposanto, ho attraversato l'ala monumentale, il tumulo dei caduti della prima guerra mondiale che mi mette davvero una tristezza il pensiero di quei ragazzi, di quelle vite rubate...e poi le lapidi che risalgono a quasi un secolo fa, famiglie dai nomi importanti, attestazioni di virtù muliebri, devozioni maritali, tombe dimenticate di stirpi senza epigoni.
E sono arrivata dove una settimana fa è stata seppellita una delle persone più importanti della mia vita.Si può essere drammaticamente importanti, nella vita di qualcuno, anche se alle volte molto meglio sarebbe non essersi incontrati. Alcune rose bianche nonostante la pioggia e il vento bestio dei giorni scorsi erano ancora belle. Gli sarebbero piaciute. Servirebbe a qualcosa farne una talea? Mi è scesa qualche lacrima e pure un mezzo sorriso quando nel pantano mi sono ritrovata le scarpe e i jeans sporchi di terra: "Mi porti sempre guai...". E mi son chiesta come stesse ora, se stesse bene, no! no! non era certo quello che volevi, accidenti!lo so che non volevi una cosa del genere! ieri ho abbracciato il nostro compagno di liceo, ti ha fatto un articolo bello e toccante sul giornale...Ma guarda te se ce lo saremmo mai immaginato di incontrarci così.Non ci era mai venuto in mente. Guarda te! io qua a farti gli offici funebri. A ricordare la tua voce.A ricordare come ridi. A cercare di prendere atto, coscienza, consapevolezza della tua morte. A immaginare come sarebbe potuta essere la tua vita. A ricordare invece com'è stata la tua vita. "... un brivido che vola via".

La statuaria giardinicola


La mia collezione è cresciuta con il tempo. In principio fu una formella con scritto "cat crossing" che piazzai nel giardino dei miei, all'epoca in cui c'era un discreto transito di mici di nostra proprietà. Da che è volata nel paradiso delle Gatte Felici, la mia adorata Puzzola, però quella formella non poteva più stare là, troppo intenso il ricordo di lei, pelosa, tra le mie rose. E così l'ho messa nel mio giardino coniugale.
Poi vennero una piccola rana dal sorriso simpatico e un funghetto con aderenti al gambo due topolini. Quindi sono venute le cocinelle di coccio, lombrichi con le antenne e alcune fatine.Tre annaiatoietti. Gli elfi li ho rimpiattati nei vasi. Il coniglietto giallo che va in bicicletta: lo comperai anche se aveva un'orecchietta rotto, anzi forse proprio per questo, perchè mi fece tenerezza. Dissemino queste cose nel giardino, sui pilastri della veranda, e suo malgrado anche sui davanzali delle finestre di mio suocero. Di solito vado in un negozio che vende cose a 1 euro, per esempio stamani ci sono andata e ho preso un galletto bianco che indossa una salopette verde oliva. Ogni tanto mi concedo uno sfizio in un negozio di Sarzana che ha davvero cose carine ed ovviamente hanno un altro prezzo, ma il più delle volte mi limito a stazionarci davanti per un po'. Dall'asina, nell' uliveto, ho messo una girandola che ho comperato dal mio tabaccaio, ma a pensarci bene una è poca. Vorrà dire che non appena mi si presenta l'occasione investirò in almeno altre due girandole.
La casetta rosa per gli uccellini che era appesa all'albero di kaki è volata giù con il ventacccio dei giorni scorsi, per fortuna non si è rotta. Solo che non funziona, cioè gli uccellini non ci vanno!
Mi piacciono tutte queste cose, forse piacciono anche a chi visita il mio giardino: Frank l'ultima volta che è stato qui ha voluto una fatina in regalo, potevo forse negargliela? E forse piacciono anche a chi passa dalla strada e le vede. Sono rimasta colpita quando una volta una nonna ha detto al nipotino "guarda un nanetto!" indicandogli quello che staziona tra le fragoline di bosco. Oppure se non piacciono queste cose, quanto meno possono strappare un sorriso a chi passa e pensa "ma guarda 'sti nani..."
Per loro, per i nani, intendo sono andata addirittura a Sestri Levante una domenica, salvo poi purtroppo dover prendere atto che il garden center che millantava un vasto assortimento di nani, la domenica era chiuso( n.d. r. per i non giardinicoli: i garden di solito sono aperti la domenica!) Per fortuna poi l'ipercoop fece una promozione di nani a 4.90 E, quindi li ho presi tutti e sette. Non ho mai trovato una Biancaneve che mi piacesse: o una è troppo plasticosa o una è troppo rifinita. o una troppo statica. Ma non la troverò ma una Biancaneve che mi andrà bene: perchè Biancaneve SONO IO!
(foto di Eyal)

06 marzo 2008

E' proprio vero che ...









...alle volte una cagnolina crede di fare un gesto caritatevole ad accogliere un povero gattino randagio e invece lui s'impossessa pure del tuo divano e ti mette gli zampini addosso!
Oggi al telegiornale hanno fatto vedere dei marines statunitensi di sede in Iraq che probabilmente non sapendo come passare il tempo hanno pensato bene di uccidere un cagnolino lanciandolo in un burrone. Il video era anche su YouTube, ma l'hanno rimosso.
Quel cagnolino mi sembra l'ennesima vittima di una guerra che non sapremo mai quanto sarà costata in termini di vite umane. Quelle degli iracheni, intendo.
In questi giorni di stanca campagna elettorale in cui mi pare sia passato in sordina l'anniversario della morte di Nicola Calipari, si parla tanto di voto utile e si proclamano tanto i valori cristiani, l'unico voto utile e in coerenza con i principi del cristianesimo, credo sia un voto CONTRO LA PORCA GUERRA.

Meteo

Raffiche di vento bestio in Val di Magra!
Conseguenze giardinicole:
3 nani buttati a pancia in giù, per fortuna senza subire alcun danno e un vaso rotto(ma tanto è di mio suocero!)

05 marzo 2008

Ci rincontriamo sul nostro posto di lavoro. Convenevoli di rito tra noi due.
Poi io gli chiedo: "Ma non ti sembro dimagrita?"
E lui "Moolto dimagrita!"
E io :"Ma allora perchè non me lo dici che ti sembro dimagrita?!!"

04 marzo 2008

doni dionisiaci

Dopo che Dioniso fece il suo debutto a Tebe, in quella città, passata l'euforia ci furono un po'di problemi. Penteo ucciso da sua madre ,lei, Agave disperata, Cadmo amareggiato etc. Ora Euripide non fece in tempo a scrivere come proseguì la faccenda perchè morì quindi la sua tragedia fu rappresentata postuma.
Ad ogni buon conto, nei fatti, i tebani penarono non poco a far rientrare le menadi, cioè le donne che seguivano il culto del Bromio, dal Citerone, il monte in cui si erano ritirate in compagnia del dio, così che i sondaggi non lo davano più per favorito. Riuniti a consiglio gli dei gli dissero "Dioniso è meglio che ti defili per un po', giusto il tempo che le cose tornino al loro posto, cioè le femmine se ne tornino ai telai e gli uomini a dominare i destini delle poleis come hanno sempre fatto". Cioè con il sangue e la violenza.
Dioniso ci rimase molto male, dato che lui sentiva proprio come un suo compito precipuo quello di emancipare quanti venivano esclusi dalla polis, le donne in primo luogo, ma anche i poverissimi e quanti erano così alieni dal sangue che rifiutavano le ragioni della guerra, che era la virtù dominante del tempo. Che lui l'aveva detto subito una volta fatto il suo ingresso a Tebe: "Io sono il dio della Pace..."
Afrodite in persona andò a consolare il giovane dio e gli disse:"Vuoi andare tra gli esclusi? tra gli ultimi? tra i reietti? scusa ma perchè non vai tra i liguri apuani? . E la bella Afrodite nel augurargli buon viaggio lo baciò, stando bene attenta che in quel momento passasse di là Apollo, così che a lui fossero evidenti le preferenze della dea. Perchè l'Amore vuole l'Ebbrezza. Perchè l'amore e le sue passioni, non si giustificano con il logos. Apollo, un po' stizzito, passò innanzi.
E allora Dioniso riparò in Apuania e i liguri apuani accolsero quel giovane dai cui riccioli scarmigliati spuntavano tralci di vite. Loro nel frattempo erano tristi perchè avevano subito una pulizia etnica e i Romani gli avevano tagliato le vigne al ciocco. Dioniso non li poteva vedere i Romani, che oltre tutto di lui e del suo culto non capivano niente e allora si adoperò per restituire a quella povera gente che aveva perso la libertà, quanto meno il nettare del vino.
E allora girò a lungo per le contrade ad un tempo aspre, ad un tempo dolci di Apuania e quando trovava un posto che gli piaceva si toglieva una frasca di vite dai capelli e la piazzava in terra.Va detto che non ci andava da solo a fare quei giri, ma ogni tanto lo seguiva qualche ragazzotta del posto, qualche menade autoctona insomma. Giovane e bello com'era, non sapeva mai decidersi a prendersi una sola fidanzata, ma non perchè fosse un farfallone, semplicemente perchè amava le donne in generale. E le donne amavano lui, anche perchè era il dio della Pace. E allora il Bromio diceva a una delle Cinque Terre "se vuoi un vino che ti assomigli,di un colore biondo scaldato dal sole come i tuoi capelli, suadente come la tua voce, prezioso come la tua amicizia, devi darmi un bacio".
Sulle colline di Candia invece ebbe a dire a una menade il giovane dio:"Se vuoi un vino allegro come il tuo sorriso, dolce come la tua bocca,prezioso come un giorno di festa, devi darmi un bacio!" . E sui Colli di Luni si rivolse così a una fortunata "se vuoi un vino diretto come le tue passioni, fruttato come l'estate, indimenticabile come solo tu sei, devi darmi un bacio". E così via. E ogni volta un bacio benediceva il tralcio di vite messa a radicare.
E fu così che Dioniso in persona, ci diede i nostri vini e che vini! non certo gli Etruschi o i Romani, come sostengono arbitrariamente i libri di Storia, che dopo aver cercato di cancellare la nostra identità, hanno voluto negare anche il legame tra noi e il dio dell'Ebbrezza, che amò invece tanto questi luoghi e chissà prima o poi farà pure ritorno.
Almeno io lo presumo dato che sul Caprione ci sono ancora i "cavanei", delle strutture in pietra dove un tempo abitavano le nostre menadi. Una volta quando facevo la boscaiola ho passato un pomeriggio intero a liberarne uno dai rovi e io credevo che fosse una cosa un po'insensata agli occhi altrui quella in cui mi ero imbarcata e invece le mie colleghe si sono precipitate ad aiutarmi con i loro penati. E mentre tagliavamo i rovi, aggrovigliandoci con l'edera e la salsapariglia ci dicevamo l'una con l'altra "per le menadi! per le menadi!" E giù colpi con il penato. Dunque può essere che una menade ci abbia ascoltate e risvegliata dal suo lungo sonno, ora sia lassù,sul Caprione in attesa del dio.

03 marzo 2008

siamo già a marzo...


...e io non ho ancora seminato i nasturzi! per fortuna ci pensano loro a far tutto da soli!
Le opere giardinicole incombono: ho vangato 3 presunte aiuole, per un totale a esser ottimisti di 4 mq e mi sono restati indolenzi i muscoli delle gambe per 2 giorni, dato che non so vangare. Vango, ma non ne sono capace. Che se è vero che la terra è bassa, come si è soliti dire, in certi punti è anche maledettamente dura.
Mi sono tirata dietro, sudando e inveendo dei sacchi di terra da 80 litri, per rimpinguare un po'la situazione in alcuni punti del giardino. Poichè il mio giardino si affaccia sulla pubblica via e a me piace pensare alle volte che sia anche bello vederlo per chi passa, se non che allo stato attuale, a parte gli sfalci delle potature, l'unica cosa degna d'interesse, si fa per dire, è la visione della sottoscritta, scarmigliata, sudata e anche un po'sporca di terra.
In un'aiuola ho messo a dimora le mie malvarose, se non che ad opera finita è arrivato Bino, il gatto-bambino, di gran carriera e ha pensato che fosse opportuno sdraiarcisi sopra a più riprese.
A scanso di gatto, allora sono andata a comperare un po'di bulbi, che almeno quelli restano sotto terra. Ho preso dei lilium, dei gladioli e poi le calle quelle bianche però, che Ca'de Lissà è un vecchio mulino quindi anche una giardiniera all'avanguardia (hi! hi!) come la sottoscritta deve rispettare il genius loci e non mettere piante o fiori modaioli o comunque non congrui al contesto.
Mi viene un dubbio...ma le rose inglesi saranno congrue? Va beh, ormai le ho messe!
E poi devo distribuire generosamente i fondi del pollaio, spostare alcuni vasi dall' uliveto al giardino e viceversa e devo piantare almeno una rosa in confine con il campo sportivo, dove però mi tocca usare il picco per fare la buca. E ho una marea di erbacce da estirpare, che si annidano nei vasi, nelle fessure delle mura. E ho ancora piante da mettere a dimora: accipicchia mi ero ripromessa di portare domattina una passiflora alla Donatella (mica gliela mangerà il super-cane Margot?), ma mi sono proprio dimenticata di prepararla. Quanto lavoro c'è da fare in giardino! Che bello però, stanno già fiorendo i giacinti!

W RAI DUE!



...perchè poco fa al tg delle 13 hanno fatto vedere l'attività svolta dai volontari di Save the Dogs in Romania. E' tanto importante che se ne parli! A me fa tanto effetto pensare che la mia piccola Apua poteva andare incontro a una sorte terribile, se non fosse stata salvata da Save the Dogs! Il tiggì due ha fatto vedere anche il canile in cui era alloggiata Apua, dove oggi ci sono ancora tanti, tantissimi cani in attesa di una vita migliore. Apua però mi ha detto che quando i volontari l'hanno raccolta, soccorsa e ricoverata in canile, lei ha detto subito agli altri cani: "Tanto io qua ci sto poco, la mia mamma viene subito a prendermi!Mi aspettano un giardino grande grande, un'asina zizzolona e se faccio la brava pure un gatto come fratellino!".
Ecco Apua, nella foto, scattata poco fa, nel suo giardino!

02 marzo 2008

Buono a sapersi...

"Guida alla bellezza", per la precisione "Venti segreti per una pelle splendida". Tralascio tutti gli altri punti, è ovvio che si sta al sole ci vuole un protettivo e che mangiare frutta e verdura fa bene e che bisogna quanto meno bere due litri d'acqua al giorno, il che comunque è problematico, a meno che poi per l' impellente esigenza di fare la pipì, una appena esce di casa non si adegui ad "accomodarsi" nei posti più impegnativi. Nozioni trite e ritrite, vai a vedere tutti gli articoli sull'argomento dicono sempre le medesime cose.
E dunque mi soffermo sul punto 18 ove l'imperativo categorico decreta:

FATE PIU' SESSO. Con la seguente motivazione:
"Dopo i 25 anni perderete in media 200 grammi all'anno di massa muscolare, che sarà rimpiazzata da grasso, soprattutto su viso e collo" accipicchia, io ho 37 anni, quindi ad occhio e croce ho 1 kg e mezzo di grassi abusivi! "a meno che non corriate ai ripari" beh, ecco una speranza c'è :"una regolare attività sessuale aiuta a mantenere soda la pelle e aumenta la capacità respiratoria, portando così più ossigeno alla cute".

Beh, sempre meglio di quando ci viene brutalmente suggerito, da qualche sadico di "non prendere l'ascensore, ma fatevi 20 rampe a piedi" o nella variante ecologica-apocalittica-economica ci raccomandano di "lasciare a casa l'auto, così non avvelenate l'aria, e vi mantenete in forma, senza spendere i soldi per andare in palestra".

Assolutamente degno d'interesse ai fini dell'eterna giovinezza anche il seguente precetto:
"Spaparanzatevi sul divano. Eh si, giacere come un sacco di patate sul divano è un passatempo prezioso per togliersi un po'di stress. State sdraiate senza pensare a niente" si ma come si fa a non pensare a niente? Parmenide!!! aiutami tu! Evviva anche: "guardando delle cavolate in Tv, non solo aiuta il corpo a rilassarsi, ma distende anche i muscoli facciali donandomi così un mini-lifting e vi aiuta a eliminare ansia e tensione". L'ho sempre detto io che i programmi di Alda d'Eusanio svolgono un ruolo catartico sulla mia coscienza...

da grandi saranno rose

01 marzo 2008

Ho portato via dal giardino dei miei due rose bellissime, una Ferdinand Pichard e una Sweet Juliet e le ho messe a dimora nel giardino coniugale: mi dispiace aver privato il giardino dei miei, che poi è "Il mio giardino", cioè di pertinenza esclusiva della sottoscritta, di tanta bellezza, ma là per motivi di spazio le avevo costrette in condizioni davvero anguste. Che è pur sempre zeppo di rose quel giardino sull'Aurelia, "le mie rose". In questa settimana le ho potate recandomi in loco mezz'ora prima di andare al lavoro, e ieri mi ci sono dedicata l'intera mattinata. Potare le rose è una faccenda che mi prende lo stomaco. Intanto le guardo con l'ottica potatrice già nei mesi precedenti. Poi quando arriva il momento opportuno, quando arrivo al dunque di ogni singolo esemplare, ci giro intorno, mi allontano, ci penso, taglio.
E poi mi pento. Avrò tagliato troppo/poco/giusto/sbagliato...
quindi io ho bisogno di una certa tranquillità.
Si affaccia l'inquilina dei miei, che ha la porta sul "mio giardino"nondimeno ne ha circondato il perimetro con vasi di piante strinate,in cui si alternano insieme nello stesso vaso una pala di fico d'india, una conifera nana,che non vorrei sembrare maligna, ma mi sembra completamente secca, oppure quello che un tempo era un geranio convive ora con una stoica stella di Natale nuda, senza foglie, ma ostinata a campare,ora un carpobrotus con una begonietta... così che pure entrarci in giardino è un problema. Mi ha pure piantato un'agave nel mio giardino, ma poi l'ha pure levata di mezzo prima che io la vedessi.
E attacca "sei a potare le rose?". Evidentemente. "Quella lì non l'hai tagliata troppo?" E io "Sto procedendo ad un'opera di svecchiamento" "Ah...oh non mi sciupare la mia!". La tua? Sono tutte mie!E se ne torna in casa. Solo che a me poi resta l'ansia.
Mio padre nel mio giardino non fa niente, a parte tagliare l'erba e potare le siepi quando proprio non ci se la fa più . Ora sono io a potare e puntualmente arriva. "Ma questa non la tagli che va in mezzo?" "No! è un rampicante, voglio che si arrampichi"."Ma chi l'ha messo il vaso sopra il mirto?!" Fai un po'te dov'è finita l'agave. Ora in vaso. "Quelli lì cosa sono?" "Non li vedo da qui!"ma di sicuro quando li ho piantati gliel'avevo detto.E continuo l'opera di taglio trascinandomi dietro il sacco nero dove buttare i rami...lui allora si mette a strappare un po'd'erba e poi mi dice "portami il sacco qua" si guarda sono qua apposta e dopo "dammi un attimo le forbici" e si mette intorno a una pyracantha, bofonchia che è sempre stata "balorda" e poi a riprova ci da dei colpetti contro il tronco con la punta delle mie forbici. Le mie forbici! " "Babbo ma perchè non ti compri un cane e vai a passeggio?" (n.d.r. si ne ha due di cani, ma si vede che non gli bastano a quanto pare).
Son lì china a terra a cercare la linea giusta di una pianta che fa fiori stupendi (Golden Celebration) che ho messo proprio in confine con la coop, così che quelle che vanno alla coop( la mia coop!) capiscano la levatura giardinicola della sottoscritta, che loro vanno da Giovanelli a Ponzano a comperare le rose e io da Barni a Pistoia e esce una signora dalla coop appunto e attacca che lei ha dei fiori gialli che quest'anno non gli sono fioriti e allora secondo me cosa può essere?
L'opera di potatura è proseguita tra altre pause relazionali imposte dal via vai di pedoni sull'Aurelia di modo che nel corso della mattinata mi è toccato dar notizie sull'andamento della mia vita matrimoniale/ lavorativa/sarzanese.
A pensarci bene tutta l'angoscia che mi mette la potatura, non è solo una questione di taglio.
Due giorni fa le cronache dei quotidiani locali parlavano dell'arresto di un "signore" sorpreso dai carabinieri mentre aggrediva una prostituta. Oggi leggo che il giudice gli ha disposto l'obbligo di dimora, quindi di starsene a casa sua, però non può uscire la sera.
Probabilmente se era un fesso, che perdeva due ore di tempo in un ufficio a contestare una bolletta dell'acqua o una cartella esattoriale sbagliata e arrivava 10 minuti tardi al parcheggio e ci trovava la multa, lo perseguitavano fino alla terza generazione.