30 aprile 2008

Ma diamo i numeri?

Ok, mi peso. In farmacia. Stoicamente tengo giacca e scarpe, dato che non posso togliermi le scarpe in farmacia (però c'è anche chi lo fa!)e appoggiare la giacca in giro non mi piace tanto.
La commessa del reparto dei cosmetici mi assiste, mentre la macchina mi da gli ordini : "se vuole calcolare il suo indice di massa corporea prema sulle maniglie laterali". E già che ho pagato 50 centesimi, vediamo anche sta massa corporea.
Leggo il risultato sul bigliettino: pare che io sia alta 165 cm. Beh, son due mesi che piove, vuoi vedere che cresce l'erba, crescono le piante di rose, cresco pure io.
Peso 57 kg. Va beh, ho scarpe e giacca. Scarpe invernali direi. E la giacca. Finto pelosa. Che pesa ovviamente più di quanto peserebbe una giacca liscia.
Il bigliettino generosamente mi dice che per l'altezza potrei pesare anche un po'di più, diciamo fino a 62 kg.
Leggo l' I.M.C. che sarebbe l'indice di massa corporea, che non so cosa sia, ma comunque mi è dato sui 20,9. Ora, tenendo conto che MENO 20 equivale a sottopeso e DA 20 A 25, sostiene il biglietto, sono nella categoria del peso ideale e pure con un discreto margine, posso stare serena.
E lo sono fino a che non procedo nella lettura del bigliettino : INDICE DI GRASSO 34,3%, cioè e rientro nella tipologia femminile definita ROBUSTA, cioè quella della percentuale tra i 30-35. Sono ai limiti della categoria OBESA.
Ma da cosa l'hai dedotto accidenti di macchina? che mi sono attaccata alle maniglie con le mani! e da qui tu stupida macchina deduci che io praticamente viaggio con 19,5 kg di grasso al seguito?
Ma te sei fuori!

Aprile è il più crudele dei mesi, però...


per qualcuno è invece il momento più prezioso della propria vita



la solita esagerata...però quei fiori lillà sono deliziosi! e che dire delle viole del pensiero? le ho seminate lo scorso anno ed ora eccole qua! decisamente più belle di quelle "compre"!




una peonia di Ca de Lissà tra poco lascerà il posto alle rose


e per qualcuno sarà un maggio carico di promesse!

28 aprile 2008

Luca moto e stereo (Ahi, Velasquez, dove porti la mia vita?)

Luca moto e stereo. Sta scritto sul mio muro, così mi chiamavano da ragazzino, mi prendevano in giro così. Bonariamente però, ché quelli erano i miei amici, e mi volevano bene.

Ci perdevo le donne, con questa faccenda di moto e stereo, ché qualcun altro le portava a Viareggio, a vedere le vetrine. Io no. Io al campo da cross, nel fango.

Questo è l'incipit.Lui è Luca, che poi sarebbe il cugino di Mirco (post 14 aprile), nonché autore (o coautore) di testi bellissimi di canzoni. Che non lo scrivo così per scriverlo: lo scriverei anche davanti ad un notaio. O ad un plotone di esecuzione. Meglio dal notaio comunque.
Ora che ci penso, sono 10 anni che conosco Luca e questa storia delle moto mica la sapevo. Oh, le persone non finisci mai di conoscerle! Io lo conosco come autore, come tecnico del suono. Come voce, quando canta "Settembre" di Fortis.
Ogni volta che ho incontrato Luca c'è sempre stata come minimo una chitarra. Che già bastava, insomma è già tanto. Di solito però c'era tutto l'impianto. Anche quelle volte in cui eravamo in quattro gatti. Anche le volte che lui e Mirco hanno cantato e suonato a casa dell'uno o dell'altro, solo per noi.
Ora che ci penso, non sapevo nemmeno che si chiamasse Pierluca. L'ho sempre chiamato Luca, adesso lo potrò pure un po' sfottere sul prefisso.
E che ho letto il romanzo di Luca "Vi porto in paradiso". Io gliel'ho detto però "guarda che io leggo solo letteratura per pollastre e il calendario de giardiniere". Però l'ho letto volentieri il libro di Luca. Perchè si fa leggere. E'uno di quei libri che quando incominci ti prende e pensi, "accidenticom'ètardi", "domanimidevoalzarepresto", "porcaccialamiseriachihainventatoillavoro".
Però il romanzo ti prende, e mollarlo lì ti fa quasi un po'male.
Che se un libro fai fatica a leggerlo, non è un buon libro, secondo me. Un buon libro, o almeno un libro scritto bene è quello in cui la storia fluisce-fluida e ciò che accade sembra non potere che accadere altrimenti. E arriva ad un punto in cui sei con il protagonista (che è una persona assolutamente distinta dall'autore) e vedi un mondo diverso. A cui francamente non avevi pensato. Che ti rimane anche un po' addosso. Con tutto che il finale...beh, il finale non lo dico!
Per leggere di Luca e del suo romanzo (e per dare una sbirciata alle sue foto, poteva essere più generoso, ma il blog è nuovo, abbiate pazienza!) il link è a lato : Velasquez_ scrittore http://www.myspace.com/pierlucacozzani
Velasquez è un'aggiunta mia, ma penso che Luca conosca il motivo.

27 aprile 2008

esegesi testuale

Di sicuro Charles Baudelaire quando si riferiva ai "fiori del male" stava pensando alle graminacee.

26 aprile 2008

Un amico mi ha mandato un pensierino notturno:
"datti al giardinaggio dei fiori del male"!
Frase che per la cronaca è tratta dalla canzone "Baudelaire" del cd "Amen" di un gruppo (boh?) fino ad oggi a me ignoto che si chiama Baustelle.
Deve essere roba che ascoltano i giovani d'oggi.
Figuriamoci! mi ci vuol tutta a coltivare le violacciocche!

22 aprile 2008

Jim Morrison è vivo?

Stasera a "Voyager" il programma di rai due, c'era uno special dedicato  a Jim Morrison, una sorta di ricostruzione storica, l'ennesima credo, volta a sollevare dubbi sulla morte del "Re Lucertola".
Beh, sono giorni difficili di un mese crudele, piove pure ogni giorno e pensare che io che passo l'anno ad attendere la stagione più felice per il mio giardino!
Dunque l'idea che non ci sia una risposta categorica e negativa alla domanda "Jim Morrison è morto?", mi riserva quanto meno un timido spiraglio di speranza a cui voglio aggrapparmi.
Jim Morrison è vivo e lotta insieme a noi!

17 aprile 2008

Una mia amica abita in Svizzera e dalle sue parti, nel Cantone Ticino fanno spesso corsi di giardinaggio amatoriale. Mi sembra una bella opportunità per imparare e per socializzare.
Dalle mie parti invece fanno per lo più corsi di yoga o da sommelier: ma è così dura sopravvivere da qui in qua?

"Aprile è il più crudele dei mesi" T. H. Eliot

Concordo.

15 aprile 2008

Guarda, è inutile che mi guardi così. L'hai sentita la tv, no?D'ora in poi si cambia registro, per te, Apua, solo scatolette della coop. Ogni tanto, ma proprio ogni tanto ti posso comperare, se è in offerta, un pedigree o un friskies. E pure i gatti che si adeguino: scatolette coop anche per loro. Anche la gatta Sissi, che quando l'avevamo raccolta con i miei colleghi era mezzo gatto e mangiava il cibo per cani di Pasqualino buonanima. Che ora fa la spocchiosa. Vuole i bustini whiskas lei! i bustini! coop anche per lei!
Anch'io farò le mie rinunce, cosa credi? avevo visto una bellissima borsa di Cavalli in via Mazzini, ma pace! qua non c'è più spazio per le sirene del consumismo. Non saremo certo noi a fare lievitare il PIL ogni volta che ci facciamo un giretto in centro.
Niente più sfizi; anche da parrucchiere andrò il mimino indispensabile. Anzi, mi farò pure ricrescere i capelli.
E non mi comprerò più piante. Farò di meglio, mi specializzerò nella riproduzione delle peonie e le regalerò alle mie amiche giardinicole, così non le comperano più nemmeno loro.
E dunque non mi guardare così. Perchè io ci tengo alla tua immagine, che lo so che ti piace fare la star all' happy hour,mi raccomando, vedi di tenerteli da conto quel bel collarino e quel guinzaglietto arancione con gli intarsi dorati che ti ho comperato oggi.

14 aprile 2008

MIRCO GRISOLIA

Sono passati quasi 10 anni da quando Mirco mi ha fatto ascoltare una sua canzone. Rimasi senza parole. Quel testo "Bukowski" era proprio esattamente ciò che Bukowski stesso avrebbe voluto si scrivesse su di lui!
E al di là di quel contenuto, bellissimo, ascoltai quel giorno, per la prima volta, la bella voce del mio amico. Mirco non cantava allora ne lo fa oggi per hobby, per passatempo: Mirco canta le sue canzoni perchè questa è la sua strada. Perchè il mio amico è bravissimo. Anzi serenamente posso giurare che negli ultimi 10 anni non ho sentito nessuno, proprio cantare canzoni che possano competere per qualità di contenuti e freschezza con quelle che canta Mirco.
Poi in sorte gli è venuta, come dicevo, la voce, che metti che uno fa belle canzoni, ma poi ha la voce sfigata...lui no! però ha anche studiato, lavora tantissimo sulla sua musica, d'altro canto ha avuto in sorte pure un cugino, Luca, che fa il tecnico del suono (e lo scrittore il che spiega anche un po'perchè tutte le canzoni siano puntualmente bellisssime...voglio dire, se non ci si aiuta tra parenti...)
E ogni volta che ascolto un suono nuovo CD sono presa dalla stessa meraviglia che avvertii nell'aprile di 10 anni fa.
Ho tanti ricordi legati alle sue canzoni e tanti bei momenti vissuti insieme al mio amico, compresa una mattina in cui ero accanto a lui quando telefonò al CET di Mogol perchè aveva vinto una borsa di studio presso quella prestigiosa struttura!
Acc. mi ricordo quella mattina! quanto tempo ci mise prima di fare quella telefonata, che per la cronaca partì dal telefono a scatti di un bar di Montemarcello, mi sa che c'è voluta anche una birra prima che si decidesse a farsi dare la linea. E io lì che pensavo "mi sto vedendo in diretta un pezzo di Storia della Musica Italiana".
E poi le volte, non troppe per la verità, in cui ho assistito ai suoi concerti (ne fa pochi,troppo pochi!), che io lo sapevo che era bravo, ok. Ma gli altri! Vedere le emozioni nei visi altrui! Una volta ad un suo concerto c'erano anche tante persone grandi, dell'età dei miei per intenderci, gente che era la prima volta che ascoltava la sua musica, che voglio dire non è facile la prima volta che ascolti delle canzoni, anzi, alle volte ti rompi pure e invece c'era un'attenzione, una partecipazione a certi testi, perfino imbarazzante.
Adesso metto il link di Mirco : avere un suo blog è già tanto, cioè io non avrei mai sperato che facesse un blog e spero che lo aggiorni spesso (voglio troppo, lo so!) cioè in modo sia più facile ascoltare più spesso le sue canzoni.

http://www.myspace.com/mircogrisolia
link nella colonna a destra

04 aprile 2008

Gli dei erano preoccupati per Dioniso. Da un po'di tempo il giovane dio era irrequieto, perchè si consumava d'amore. Ma si consumava davvero, che era anche un po'dimagrito, perchè era innamorato di quattro o cinque fanciulle, tra divinità, ninfe e semplici mortali. Cercava l'Amore il dio e allora ogni volta che si presentava innanzi ai suoi occhi una bella ragazza, gli dei fremevano "ecco! ora ci prova anche con quella lì". Gli dei nutrivano il timore che Dioniso a causa della sua smania facesse scelte sbagliate e così loro si sarebbero ritrovati imparentati con chissà chi. D'altro canto lui vedeva che gli dei erano tutti sposati, quantunque sempre pronti ad indulgere in avventure extraconiugali e lui si era convinto che fosse venuto il suo turno di mettere su famiglia e trovare una compagna per l'eternità.
Gli dei decisero che era opportuno istruire il Bromio sui misteri d'amore e la scelta di Zeus, il grande amministratore dell'Olimpo, ricadde su Flora, anche perchè per motivi di lavoro lei frequentava spesso i luoghi battuti dal Bromio.
E Flora che indossava un paio di guanti color glicine, giusto per figura, perchè le dee si sa, non si sciupano certo mani e unghie quando trafficano con le piante, si fece incontro al dio che gironzolava sospirante tra i giardini celesti. Che a dire il vero non sapeva cosa dirgli al dio, ma accipicchia perchè Zeus non aveva mandato Afrodite a sbrigare questa faccenda, con tutto quello che aveva da fare lei, ora che la primavera stava sbocciando!
Anzi già che lo vide bello muscoloso, pensò di approfittarne: "Ho qualche sacco di terra da 80 l, non è che mi daresti una mano, che da sola non ce la faccio". S'imperlò appena la fronte del dio, dopo quella fatica inaspettata. "eh! eh!" disse Flora : "come in giardino, anche in amore, i pesi si portano meglio se si è in due". Incuriosito il dio si fermò per vederla all'opera, mentre mescolava la terra, la torba, la sabbia di fiume. Vicino a lei sopra un sacco bianco, rifulgeva una scritta in oro "terriccio per acidofile". E lui che pensava che la terra fosse tutta uguale :"ogni pianta ha le sue peculiarità, non puoi trattare tutte allo stesso modo, devi capire le loro esigenze di terra, di acqua, di nutrimento. E poi devi valutare la tua disponibilità. Se ti piace farti lunghi viaggi non puoi coltivare piante che richiedono un impegno quotidiano! E comunque se allestisci un giardino devi sapere che ti terrà vincolato. Puoi delegarlo ad altri per qualche giorno, ma poi devi occupartene sempre tu". E continuò Flora :"dovrai tenere a mente di fare le cose al tempo e al modo opportuno, mica puoi potare le rose a dicembre! In linea di massima tutti sanno quando e come si fa, ma i dettagli della tua rosa, perchè sia bella, perchè sia generosa, li devi scoprire tu, per conto tuo". Assentì il dio, che iniziava a capirci qualcosa di tutto quanto.
Seminava Flora:"Ci vuole tanta pazienza, sai. Questa è una digitale purpurea. Ma se te ne innamori sarai disposto ad aspettarla". Le si inginocchiò accanto il dio e iniziò a trafficare anche lui con i semi. E lei proseguì: "Sai alle volte fatico tanto e poi arriva un gatto dispettoso e mi scava tra le piantine. Magari non l'ha fatto apposta, però poi mi tocca rimediare. Peggio è quando ci mette le mani qualcuno, perchè crede di saperla lunga. Sai è come quando due persone hanno una storia, che gli altri ci si impicciano e gli fanno del male. Le puoi riparare fino ad un certo punto le tue piante, ma i danni purtroppo sono inevitabili. Un po'di pioggia ci vuole, ma un acquazzone può rovinarti una fioritura e ti tocca aspettare fino all'anno dopo. Ma anche la siccità prolungata fa male...sai come quelle coppie che stanno sempre insieme escludendo tutto il mondo...". Si rialzò in piedi il Bromio e passò in rassegna incuriosito il giardino di Flora ." Ora ti piacciono tutte, perchè ne hai troppe davanti a te. Sei come me quando vado in un vivaio! Puoi scegliere una pianta per fare una siepe, così come puoi scegliere da che parrucchiere divino puoi andare a spuntare i tuoi capelli. Puoi scegliere una pianta perchè ti incuriosisce, perchè ti sembra diversa dalle altre. Ma è facile che così te ne stanchi presto e l'accosti nel mucchio". Si alzò in piedi Flora e togliendosi i guanti si accostò al dio e lo guardò in viso:"Non puoi provare le piante e comperarle tutte per trovare quella che preferisci. Cioè lo puoi fare, ma è un gran spreco di tempo" e per i poveri mortali anche di denaro, pensò Flora. "Chi si dedica al giardinaggio può avere vari tipi di piante , ma di solito ha una sola grande passione, vedi io che amo le rose?". E guardò piena di tenerezza una Graham Thomas, che in quell'aprile per la verità non aveva ancora promesse di boccioli, ma solo tante foglie verdoline. "Questa è la mia preferita. Ma non ti so spiegare il motivo. Perchè questa attrazione, questa passione, quest'amore non è una cosa che decidi tu". Fissò ancora il dio , che aveva capito tutto e si voltò di nuovo verso la Graham e poi riprese "l'ho voluta appena l'ho vista ed era ritratta in mezzo a tantissime altre, parimenti belle. Ma io l'ho voluta subito. Come un colpo di fulmine. E con il tempo ho scoperto le sue virtù, che è generosa, è forte, è profumata e l'ho amata ancora di più". Prese tra le sue mani le mani del Bromio la dea e gliele strinse con dolcezza. Poi raccolse i suoi attrezzi e si avviò lungo il sentiero. Si voltò un attimo mentre un dolce profumo esalava dalla loro piana avvolta in quel sole di primavera: "Ha proprio ragione Zeus nel riporre la sua fiducia in te "

Il cestino di Poldo Mangiapanini

Da piccina andavo all'asilo dalle suore a Nicola. A parte che odiavo andare all'asilo, l'incontro con le istituzioni religiose fin dalla più tenera infanzia, ha determinato il fatto che me ne tenessi alla larga per i 30 anni successivi.
Avevo un cestino per portarmi dietro la merenda preparata a casa. Un bauletto giallo, con il disegno di Poldo Mangiapanini, l'amico epicureo di Braccio di Ferro, per intenderci.
Oggi sono andata a Genova. Mattinata impegnativa. Ad un certo punto avevo legittimamente fame e così in stazione ho preso un panino, ma era proprio ino, con tre foglie d'insalata, 3 veli di formaggio e due fette di pomodoro. E una bottiglietta d'acqua. Totale 4 euro e 80 centesimi. Devo vedere dove accidenti è finito quel cestino dell'asilo, perchè ho proprio idea che ricomincerò a utilizzarlo!

03 aprile 2008

La femmina giardincola...

è quella che quando nel bel mezzo del mercato del giovedì, si leva una tromba d'aria, ma lei proprio in quel frangente ha individuato due succulente che mancano alla sua collezione, presso il banco delle piante, così che incurante del vento, della pioggia, dei tendoni che sembrano prendere il volo, dei pezzi di stand che volano letteralmente, della fifa del suo cane e del fatto che la venditrice di piante abbia un attacco di panico in corso, rimane impassibile a fronte di tutto quel caos, innanzi al banco, fino a che non riesce ad acquistare le sue agognate prede.

La femmina giardincola...

è quella che anche ascoltando una canzone di De André pensa: accipicchia domani devo rinvasare una dracena marginata!

02 aprile 2008

siamo la coppia più bella del mondo...ma fateci ronfare in pace!


ma dico io, insomma, un po'di privacy quando schiacciamo un pisolino su nostro divano non si può proprio avere!
(foto e gatti di Sonia)