29 luglio 2010

Sugli Antichi Liguri...

Premessa storica

"A causa del continuo lavoro fisico e della scarsezza di cibo si mantengono nel corpo forti e vigorosi…Le donne sono forti e vigorose come gli uomini e questi come le belve. Essi sono coraggiosi e nobili non solo in guerra ma anche in quelle circostanze della vita non scevre di pericolo."
Diodoro Siculo

Questo pomeriggio, la qui scrivente, nel muoversi da un capo all'altro del proprio posto di lavoro, per recarsi a piedi, a circa 500m dal baluardo centrale, apre un cancello e ...zac! zac!zac!
tre punture di vespe!
é la seconda volta che mi capita nell'ultimo mese.
Credo che le vespe siano morte.
Ho dunque raggiunto a piedi il tecnico che mi aspettava, scusandomi per il leggero ritardo...

Dioniso, Flora e i misteri d'amore

Image Hosted by ImageShack.us
By apua at 2010-05-24

(post riciclato)
Gli dei erano preoccupati per Dioniso. Da un po'di tempo il giovane dio era irrequieto, perchè si consumava d'amore. Ma si consumava davvero, che era anche un po'dimagrito, perchè era innamorato di quattro o cinque fanciulle, tra divinità, ninfe e semplici mortali.
Cercava l'Amore il dio e allora ogni volta che si presentava innanzi ai suoi occhi una bella ragazza, gli dei fremevano "ecco! ora ci prova anche con quella lì". Gli dei nutrivano il timore che Dioniso a causa della sua smania facesse scelte sbagliate e così loro si sarebbero ritrovati imparentati con chissà chi. D'altro canto lui vedeva che gli dei erano tutti sposati, quantunque sempre pronti ad indulgere in avventure extraconiugali e lui si era convinto che fosse venuto il suo turno di mettere su famiglia e trovare una compagna per l'eternità.
Gli dei decisero che fosse opportuno istruire il Bromio sui misteri d'amore e la scelta di Zeus, il grande amministratore dell'Olimpo, ricadde su Flora, anche perchè per motivi di lavoro lei frequentava spesso i luoghi battuti dal Bromio.
E Flora che indossava un paio di guanti color glicine, giusto per figura, perchè le dee, si sa, non si sciupano certo mani e unghie quando trafficano con le piante, si fece incontro al dio che gironzolava sospirante tra i giardini celesti. Che a dire il vero Flora non sapeva cosa dire al dio, ma accipicchia perchè Zeus non aveva mandato Afrodite a sbrigare questa faccenda, con tutto quello che aveva da fare lei, ora che la primavera stava sbocciando!

Anzi già che lo vide bello muscoloso, pensò di approfittarne: "Ho qualche sacco di terriccio da 80 l, non è che mi daresti una mano, che da sola non ce la faccio". S'imperlò appena la fronte del dio, dopo quella fatica inaspettata. "eh! eh!" aggiunse Flora : "come in giardino, anche in amore, i pesi si portano meglio se si è in due".
Incuriosito il dio si fermò per vederla all'opera, mentre mescolava la terra, la torba, la sabbia di fiume. Vicino a lei, sopra un sacco bianco, rifulgeva una scritta in oro "terriccio per acidofile".
E lui che credeva che la terra fosse tutta uguale! "ogni pianta ha le sue peculiarità, non puoi trattare tutte allo stesso modo, devi capire le loro esigenze di terra, di acqua, di nutrimento. E poi devi valutare la tua disponibilità. Se ti piace farti lunghi viaggi non puoi coltivare piante che richiedono un impegno quotidiano! E comunque se allestisci un giardino devi sapere che ti terrà vincolato. Puoi delegarlo ad altri per qualche giorno, ma poi devi occupartene sempre tu".
E continuò Flora :"dovrai tenere a mente di fare le cose al tempo e al modo opportuno, mica puoi potare le rose a dicembre! In linea di massima tutti sanno quando e come si fa, ma i dettagli della tua rosa, perchè sia bella, perchè sia generosa, li devi scoprire tu, per conto tuo". Assentì il dio, che iniziava a capirci qualcosa di tutto quanto.
Seminava Flora:"Ci vuole tanta pazienza, sai. Questa è una digitale purpurea. E' biennale. La semini adesso, ti fiorirà tra due anni!Ma...ma se te ne innamori sarai disposto ad aspettarla".
Le si inginocchiò accanto il dio e iniziò a trafficare anche lui con i semi. E lei proseguì: "Sai alle volte fatico tanto e poi arriva un gatto dispettoso e mi scava tra le piantine. Magari non l'ha fatto apposta, però poi mi tocca rimediare. Peggio è quando ci mette le mani qualcuno, perchè crede di saperla lunga. Sai è come quando due persone hanno una storia, che gli altri ci si impicciano e gli fanno del male. Le puoi riparare fino ad un certo punto le tue piante, ma i danni purtroppo sono inevitabili. Un po'di pioggia ci vuole, ma un acquazzone può rovinarti una fioritura e ti tocca aspettare fino all'anno dopo. Ma anche la siccità prolungata fa male...sai come quelle coppie che stanno sempre insieme escludendo tutto il mondo...".
Si rialzò in piedi il Bromio e passò in rassegna incuriosito il giardino di Flora ." Ora ti piacciono tutte, perchè ne hai troppe davanti a te. Sei come me quando vado in un vivaio! Puoi scegliere una pianta per fare una siepe, così come puoi scegliere da che parrucchiere divino puoi andare a spuntare i tuoi capelli. Puoi scegliere una pianta perchè ti incuriosisce, perchè ti sembra diversa dalle altre. Ma è facile che così te ne stanchi presto e la riponi nel mucchio".
Si alzò in piedi Flora e togliendosi i guanti si avvicinò al dio e fissandolo negli occhi negli occhi, asserì:"Non puoi provare le piante e comperarle tutte per trovare quella che preferisci. Cioè lo puoi fare, ma è un gran spreco di tempo" e per i poveri mortali anche di denaro, pensò Flora. "Chi si dedica al giardinaggio può avere vari tipi di piante , ma di solito ha una sola grande passione, vedi io che amo le rose?!". E guardò piena di tenerezza una Graham Thomas, che in quell'aprile per la verità non aveva ancora promesse di boccioli, ma solo tante foglie verdoline. "Questa è la mia preferita. Ma non ti so spiegare il motivo. Perchè questa attrazione, questa passione, quest'amore non è una cosa che che si può spiegare, tanto meno si può controllare".
Fissò ancora il dio , che aveva capito tutto e si voltò di nuovo verso la Graham e poi riprese "l'ho voluta appena l'ho vista ed era ritratta in mezzo a tantissime altre, parimenti belle. Ma io l'ho voluta subito. Come un colpo di fulmine. E con il tempo ho scoperto le sue virtù, che è generosa, è forte, è profumata e l'ho amata ancora di più".

Prese tra le sue mani le mani del Bromio la dea e gliele strinse con dolcezza. Poi raccolse i suoi attrezzi e si avviò lungo il sentiero. Si voltò un attimo mentre un dolce profumo esalava dalla loro piana avvolta in quel sole di primavera: "Ha proprio ragione Zeus nel riporre la sua fiducia in te !".

in foto la mia rosa Graham Thomas

28 luglio 2010

Lessico apuo ligure

Bagheroni: soldi, in genere si usa per definire un'ingente disponibilità di risorse economiche.

25 luglio 2010

Hemerocallis

DSC02905

io provo per questi fiori un'attrazione irresistibile, inspiegabile: secondo me sono bellissimi.
Allo stato attuale ho 7 tipi di hemerocallis, conto di proseguire nella collezione perchè sono piante robuste e tutto sommato a bassa manutenzione.

rose di fine luglio

DSC02903

DSC02904

DSC02907

non scrivo niente, fa troppo caldo!

23 luglio 2010

Gladiolo rosa

DSC02882

I gladioli che erano di mia nonna Elia, crescono nel mio giardino. Avevo una nonna che faceva la nonna. Cioè era abbastanza avanti con gli anni, si lamentava per gli acciacchi, impastava le tagliatelle, allestiva tavolate per raccoglierci tutti nei giorni di festa, da due maglioni vecchi ne faceva uno buono. E mi portava al vivaio a ogni inizio di estate.

Tempo di raccogliere...

i semi di nasturzio
DSC02901

la lavanda

DSC02902

le idee

DSC02900

Girasole

radioso ma con un cuore geometrico!


DSC02898

DSC02896



DSC02897

Emix il dolcissimo riccio (marsupiale!)

DSC02851

La foto è di qualche giorno fa, poi l'abbiamo messo fuori, in un posto riparato, però più consono alla sua natura di riccio...2 sere dopo era davanti alla porta di casa!

C'è rosa bianca e rosa bianca!

Una splendida ignota
DSC02889

la Sally Holmes è bella anche quando sfiorisce...
DSC02887

Un sorriso per chi passa di qua!

DSC02890

pisello odoroso

DSC02886

Gladiolo arancione

DSC02878

Ho sbagliato moglie!

Ieri sera in libreria mi ritrovo a chiedere "Le nozze di Cadmo e Psiche"!!!
Vergogna, vergogna, vergogna!
In realtà intendevo "Le nozze di Cadmo e Armonia" di Roberto Calasso edizione Gli Adelphi

Un assaggio :

Ma com'era cominciato tutto? Un gruppo di ragazze giocava lungo il fiume, raccogliendo fiori: Numerose altre volte una scena del genere sarebbe apparsa irresistibile agli dei. Persefone venne rapita "mentre giocava con fanciulle dal seno profondo" e raccoglieva rose, crochi, viole, iris giacinti, narcisi. Soprattutto il narciso "prodigioso fiore raggiante, venerabile alla vista, quella volta, per tutti e per gli dei immortali e per gli uomini mortali". E Talia venne artigliata da Zeus in forma di aquila mentre giocava a palla tra i fiori su un monte. E Creusa sentì i suoi polsi serrati dalle mani di Apollo mentre raccoglieva fiori di zafferano sulle pendici dell'acropoli di Atene. Anche Europa e le sue amiche stavano cogliendo narcisi, giacinti, violette, rose e timo.

n.d.r. io in giardino mi porto la trinciarami e il penato, sai mai che capitasse qualche divinità in preda alle fregole, che ne so un Ermes baldanzoso,un Dioniso arrapato ...ma poi a dire il vero non sono più tanto ragazza...

21 luglio 2010

Detestabile

Praticamente non guardo la tv da più di due mesi, le notizie mi arrivano dalla rete oppure le apprendo dal quotidiano La Nazione.
Non so spiegarlo, ma di tutta la sequela di criminali e assassini, quello che più mi è sembrato detestabile è quell'individuo che ha ucciso con la balestra due giovani donne. Due escort, riferiscono le cronache.
Forse mi ha colpita il fatto che fossero entrambe molto belle. Ma in generale cioè che mi rende più detestabile questo crimine è il fatto che le prostitute mi sembrano sempre vittime più deboli delle altre, alla mercé di chiunque, vigliacco e sadico, sebbene nel senso comune ci si voglia rassicurare la coscienza con il mito di quella che guadagna facendo un mucchio di soldi.

Mi viene da considerare che tra le tante nefandezze morali degli ultimi tempi (anni), c'è pure quella di aver fatto passare come quasi presentabile una professione tradizionalmente considerata fonte di vergogna e umiliazione per chi la esercita: alla causa ha giovato il termine inglese escort, che suona indubbiamente più chic di tanti altri che potremmo adoperare ricorrendo al nostro italianissimo idioma.
Le parole sono importanti, il linguaggio è una sorta di veste esteriore del concetto, ma non solo, in qualche misura ne è costitutivo.
Dunque sarebbe meglio ricominciare a chiamare prostitute coloro che si vendono, disonesti quelli che non pagano le tasse, ricattatori coloro che gestiscono le fabbriche facendosi scudo dei diritti dei lavoratori etc.

20 luglio 2010

Sempre con me!



Ho pensato a quest'immagine nei giorni scorsi: la mia amica sempre nel mio cuore, ogni giorno, in quello di tutte noi colleghe/sorelle. Ancora incredule.
La foto è del 2003. Io sono quasi irriconoscibile, androgina, con i capelli corti, che mi piacevano tanto, una liberazione dopo 20 anni in cui li ho portati lunghissimi. Lei è Catia che da un anno e mezzo non c'è più, ci ha lasciati all'improvviso una domenica pomeriggio di gennaio.
Non troveremo mai una ragione per capire perchè accadono certe cose.
E questa foto è per farvi vedere com'era bella Catia.

16 luglio 2010

A libera interpretazione

Incrociamo qualche passo insieme nella notte sarzanese, io con l'immancabile Apua e lui, che conosco da quando eravamo ragazzini, veramente carino. Anzi lo è sempre stato : andava ancora alle superiori quando io facevo l'università ,avrà 5 o 6 anni meno di me.
Chiacchieriamo del più e del meno e mi scappa detto che ho quasi 40 anni: "Però! Non li dimostri! ti mantieni bene!".
Non so se prenderlo come un complimento o un incoraggiamento.

Quando una è bella, è bella.

DSC02869

L'asina Rosita.

15 luglio 2010

Temistocle IV

C'erano tutti la scorsa notte quando sono rientrato.
C'erano tutti ad aspettarmi.
Solo tu non c'eri.
Solo tu non avevi capito l'importanza della mia missione. No, mi correggo, sono io che non sono stato in grado di farti capire quanto fosse importante quel viaggio per recarmi innanzi al Re del Ghiaccio.
Te l'avevo promesso prima della partenza, che al mio ritorno da quel viaggio incerto e difficile, comunque fossero andate le cose, mi sarei dedicato solo ai miei amati libri e ad ogni centimetro della tua pelle.
Già mi vedevo, chino su di te, a percorrere a fior di labbra, ogni linea, ogni curva, ogni segreto prezioso del tuo corpo.
Ti avrei raccontato di quel viaggio,del suo scopo, di una trattativa difficile e senza appello.
No, non potevo fallire, non mi era permesso.
Ho avuto paura? No. Non ho avuto paura. Sono Temistocle: io non ho paura di niente.
Anzi no, ho una feroce paura di perdere te, dal primo momento in cui ti ho vista, all'ultima volta in cui ti ho amata: questo solo è il mio unico timore.
Era la prima volta che qualcuno di noi si recava dal Re del Ghiaccio e quello non potevo che essere io, perchè solo io potevo, perchè sono Temistocle, sono il migliore. Lo dicono tutti.

In un lampo ti rivedo, in una pausa delle fatiche dell'amore, nella tua stanza all'Isola di Venere: nuda mi sei seduta affianco. Taci e poi ti giri verso di me, sei perplessa, ma come sempre dolce e pacata "ma tu sei proprio sicuro di essere il migliore? cosa te lo fa pensare?" e mi guardi con lo sguardo saggio, di chi sa e non dice.
Ti rispondo senza esitare "lo sanno tutti che io sono il migliore!". Eppure mi hai insinuato il dubbio.

Poi il mio viaggio. Mia madre aveva voluto obbligatoriamente sentire l'oracolo per scegliere il giorno più propizio, così avevo dovuto attendere le parole della sibilla e rendere omaggio ad Apollo, nume colonizzatore, innalzando un sacrario di marmi bianchi, circondato da 13 piante d'alloro, là dove abbiamo le nostre terre migliori.
Apollo! Ecco, degno del dio, sarebbe un figlio maschio, nato da te. Fatto con te. Un maschio. Che abbia il tuo sangue e la tua regalità e quella dei tuoi avi. Un maschio! che ti assomigli Che cammini bello e fiero in mezzo ai mortali, distinguendosi. Un maschio! Che sia il ritratto di te, con il dono delle mie rinomate virtù.
Sdraiato su di te, ti chiedo un figlio maschio. Ridi e dici che tu fai solo femmine.
E allora ci ho provato ugualmente a tenerti fermi i fianchi con la leggera pressione dei miei, per prendermi nel tuo momento d'abbandono quel figlio che vorrei da te, ma ti sei sottratta al mio corpo, svelta e delicata, pur non lasciandomi nell'abbraccio.

Il ritorno è stato impegnativo: ho dovuto liberarmi dei bagagli che mi appesantivano il viaggio, ma non è stato sufficiente: gli avversari del nostro progetto avevano bloccato la corsa del rientro e ho dovuto cambiare più e più volte la mia strada. Ma mi hanno protetto. Alleati dei nostri alleati mi hanno spianato gli ostacoli, come in una staffetta, gli uni, di città in città, hanno fatto capo agli altri così che a notte fonda , sono arrivato tra la mia gente. Quasi a casa.
Mi ha accolto una giovane sposa: mi si è fatta innanzi e in quella notte torrida mi ha portato acqua fresca e focaccia appena sfornata. E un canestro di fichi. Sorrideva, ma era un sorriso casto, di riconoscenza. I capelli neri raccolti. Lo scollo della veste, arricciandosi , le metteva in evidenza il seno. Non le ho detto niente,anzi ho mantenuto un comportamento severo e distaccato, ma mi ha gratificato questa bella immagine, d'una femminilità dolce e rassicurante. Il giusto modo che ha la comunità per accogliere il suo cittadino migliore.
Poi quando tutto era pronto, sono arrivati gli altri e mi hanno portato a casa.
E tu non c'eri. Eppure c'erano tutti.
No, non mi hai deluso. Tu non puoi deludermi. Tutto in te è eccellenza,mia magnifica regina, non è proprio possibile che la tua virtù venga meno.
Ho il privilegio incredibile di giacerti nudo accanto, ma forse non ho il diritto di sapere perchè non c'eri.

Temistocle I
Temistocle II
Temistocle III

10 luglio 2010

Temistocle III

Com'è dolce la notte, nel pensiero di te!
Com'è crudele la notte, nel ricordo di te!


Ancora due giorni e poi ti rivedrò: sarai regina di un evento, tra i canti di un aedo e un coro di bambini e seduto nella piazza,io, Temistocle, tra il gruppo dei migliori, io ci sarò, solo per poterti guardare. Si ci sarò, per poter finalmente contemplare la bella immagine di te, perchè quando ci incontriamo, non riesco a guardarti come vorrei, troppa è la voglia d'amore nelle mie labbra e dunque ti amo, tutto il tempo, senza riuscire a guardarti, come vorrei.

Com'è calda la notte, nel desiderio di te!
Com'è insonne la notte per chi ha il cuore agitato!


Mi alzo dal letto ed esco nella città quasi di deserta, dietro gli angoli delle case, mi coglie l'agguato del caldo estivo, in quest'aria ferma nella notte, di fruscii sommessi tra i rami degli alberi, nel fastidio di odori del giorno trascorso nella piazza del mercato e tra rumori bruschi e ignoti.

Vedo Lucio da lontano. Lucio, il poeta pazzo. Lui si, ora mi capirebbe, perchè io sono pazzo di te.
Aumento il passo e cerco di raggiungerlo: lo chiamo, ma lui si allontana, voltandosi un attimo verso di me, quasi a giustificarsi: "vado a uccidere il mostro! fino ad oggi lui ha ucciso me, ora sono io che devo uccidere lui!".
Ha vesti sporche e lacerate, e io sono preoccupato da tempo per lui, per la sua sorte, ma sono anche troppo preso da me stesso, dalle mie guerre, troppo preso dal pensiero di te.

Gli scalini di una fontana di marmo sono il mio giaciglio per questa notte insonne: sdraiato contemplo il cielo e le stelle lontane: penso che tu non mi ami come ti amo io, così, assolutamente e non t'importa nemmeno che io sia Temistocle, che io sia il migliore. E non t'importa nemmeno delle mie battaglie vinte, della mia guerra irrimediabilmente persa.
Ma tu mi sai amare nel momento in cui t'incontro e giaccio con te.

09 luglio 2010

Perizoma burlesque

DSC02841

Cioè ora che c'è quella che ha detto "se vince il Paraguay mi spoglio! " (per la serie ma ce l'hai solo te?!ma pensi che son tutti lì che non l'hanno mai vista? ) poi comunque, com'era prevedibile, si è spogliata lo stesso.
Quell'altra che ha detto che se vince l'Olanda fa gli zuffoli gratis a mezzo mondo, però dato che la faccenda è impegnativa, si porta dietro anche un paio d'amiche (che nobiltà d'animo le amiche a prestarsi!) e dunque io, senza nulla in cambio, senza millantare alcuna propensione calcistica, mostro invece in anteprima mondiale la gatta Sissi che indossa un perizoma burlesque!

Echinacea

DSC02834

Non so come sia arrivata. Anzi, ad essere precisa io non la volevo, perchè una volta l'ho coltivata, m'è morta e ci sono rimasta male.
Questa invece me la sono ritrovata, non so se per via del caos delle semine a spaglio e se dietro c'è lo zampino di qualche femmina giardinicola.
Va beh, eccola in bella mostra, sullo sfondo di un giardino che reclama una serie di interventi urgenti: a giorni finalmente mi ci potrò dedicare completamente!!!

08 luglio 2010

Ma ti sembra questo il modo di stare nel cuccetto?

Ecco Apua: un tempo randagetta di Bucarest salvata dall'associazione Save the Dogs , oggi amatissima cagnolina sarzanese.
DSC02833

Emix il riccio marsupiale

Emix: ho pensato che questo fosse il nome giusto per il mio piccolo riccio che si crede un marsupiale.
E'ghiotto di uova sode e di biscotti biologici della Lunigiana (hai capito il riccio?!), però non disdegna le crochette dei gatti e ovviamente NON beve latte di mucca perchè gli farebbe malissimo, però è stato svezzato, causa forza maggiore, con uno speciale latte in polvere preso in farmacia.
Il nome Emix, che è ganzissimo, è quello di un giovane blogger .

DSC02832

DSC02830

lessico apuo ligure

an'go pù vint'ani!
trad. non ho più 20 anni

in alternativa

'nte ghe pù vint'ani!
trad. non hai più 20 anni

espressione che in prima persona è formulata per giustificarsi per il fatto di non essere più in grado di fare qualcosa o di raggiungere talune prestazioni, mentre riferito ad altri suona come una "garbata" presa in giro, nei confronti di colui che si azzarda a fare cose fisicamente inidonee alla sua età, mettendo a rischio la sua stessa incolumità fisica.

07 luglio 2010

The Killing of Cernavoda Dogs (2010) - Le uccisioni dei randagi a Cernav...




COPIO e INCOLLO dal Sito dell'ASSOCIAZIONE SAVE THE DOGS


Ci sono voluti 3 mesi di appostamenti e di indagini per riuscire a dimostrare ciò che tutti, da tempo, sapevano: il canile pubblico di Costanza, gestito dalla società Alfmob srl, non è nient’altro che un grande mattatoio per cani randagi. Lo dicono le immagini girate da una postazione accanto al canile, che mostrano chiaramente gli animali sani “siringati” nel torace da quello che sembrerebbe un medico veterinario, disposti in fila per terra oramai cadaveri e messi dentro a sacchi di plastica. I corpi vengono poi trasportati all’inceneritore di una località vicina, inceneritore – tra l’altro – finanziato con fondi europei.
Nella documentazione video raccolta da STD si vedono anche le catture a Cernavoda, le condizioni igieniche proibitive nel canile di Costanza e le grosse tenaglie (vietate dalla legge romena – così come l’uccisione di animali sani) utilizzate per afferrare i poveri animali. STD ha inviato un montaggio delle immagini a tutte le maggiori TV romene e alla stampa, oltre che ai membri del consiglio comunale di Cernavoda, chiedendo al comune di interrompere immediatamente il contratto con Alfmob. Inoltre è stata intrapresa un’azione legale nei confronti della società e del veterinario che effettua le soppressioni. Per scaricare il comunicato stampa diffuso da STD clicca qui.

04 luglio 2010

....mai stata zitta!

pianta sconosciuta da identificare
DSC02818

mirabilis jalapache cresce in una fessura del muro
DSC02819

spontanea di cui non mi ricordo il nome
DSC02820

agapanto :lo scorso inverno i miei agapanti si sono "lessati" per il gelo, la parte aerea è marcita, ma le radici hanno tenuto nonostante la temperatura sia scesa a - 7°. E adesso stanno fiorendo generosamente.
Una lezione ulteriore, sul fatto che una catastrofe climatica in giardino, spesso è solo apparente.
DSC02822

consolida, detta in sarzanese amor cornuto
DSC02824

particolare di maglietta con scritto mai stat@ zitt@
DSC02823

03 luglio 2010

un anno gattino insieme

DSC02817

Ecco Bepo, scritto Bepo con una "p" sola. E' arrivato qua proprio da un anno e lì per lì pensavo che avesse scelto la nostra casa, come posto per morire, tanto era provato dalla vita di strada.
E a nulla sono valsi i tentativi di Apua, la mia volpina, di scacciarlo via, o le proteste di Bino, il mio gattino che era geloso che io dessi la pappa a questo micio abusivo.
Lui aveva deciso di piazzarsi qua ed è stato irremovibile nel suo proposito!
Poi Bino è mancato, portandosi dietro nel suo viaggio tutto l'amore dei due anni vissuti intensamente insieme e Bepo è rimasto. Con la gatta Sissi. I miei "due gatti usati" come li definisco io. I miei "gatti di seconda mano".
Qualche cicatrice è rimasta, ma Bepo nel frattempo si è fatto proprio un bel gattone. Avrà pigliato due kg. Si è fidanzato con la gatta Sissi. Ed è diventato "il mio pirata"!.

Fuochi d'artificio?

DSC02816