io ho sempre un po'avuto la fissa di essere grassa, adesso invece ho la fissa di invecchiare, quindi agitarmi innanzi un tubetti di acido miracoloso o qualche olio esotico dalla valenza taumaturgica contro i segni del tempo, è come suonarmi un flauto magico. Debolezze. Insomma questo è un blog, non è la Critica della Ragion Pura.
Se non che una mattina ero al Penny e sono passate tre signore d'età, picchiavano infatti intorno alla settantina, come minimo. Una era biondissima, di tintura certo, con i capelli corti e un bell'abito turchese, una generosa scollatura e una gonna ampia. L'altra aveva i capelli nerissimi, lunghi oltre le spalle, tinta pure lei, con indosso un abito nero con fantasie color bronzo e dei bracciali, il tutto in tono etnico. Poi la terza, con i capelli sale e pepe, alta, piuttosto imponente, formosa sotto la maglietta chiara, aderente e indossata con i pantaloni di cotone, anche essi chiari. Una che un tempo si sarebbe definita una sventola. Mi ha colpito il fatto che avesse il rossetto fucsia, cioè di un colore così acceso che normalmente viene riservato alle persone più giovani, io stessa me ne sono comperato uno con molta titubanza, invece devo riconoscere che le donava molto. Alla faccia delle riviste "beauty" che sconsigliano di adoperare i colori vivaci con l'avanzare degli anni.
E mentre queste tre donne camminavano, davvero piacevoli a vedersi, il loro incedere non è passato inosservato a noi che eravamo lì e un signore della loro età, ha commentato sospirando "Vanno al mare...".
Vedere quelle tre belle signore, ultra settantenni mi ha messo di buonumore!
A noi donne piace essere belle, siamo anche molto sollecitate ad esserlo e rispetto a un tempo, abbiamo tante risorse a nostra disposizione, tuttavia quella imposta sembra essere una bellezza entro le regole, una sorta di dittatura estetica e consumistica e quindi devi essere giovane, devi essere magra, però con le tette grandi e poi devi essere senza peli come una Barbie o meglio come una attrice porno, faccenda che per i fenotipi mediterranei non è semplicissima .
E dopo "una certa età" non stanno bene i capelli lunghi, che io un po'ho abboccato, poi ho pensato che non avendo ancora un capello bianco, era un peccato non tenerli un po'lunghi. E i capelli che poi devono essere "visibilmente"lucenti come dice la pubblicità, un tempo liscissimi, un tempo riccioli e come la mettiamo con chi come me ce li ha un po'e un po?!
Ma poi altre regole, che io sono così pallida "ma non ci vai al mare? ma non ti fai una lampada?" E io rispondo ringhiando : "No!!!"
E poi gli esperti di bellezza che raccomandano che dopo "una certa età" il make up deve orientarsi sui colori sobri. Che è come dire un po'tristi. Ora che ci ripenso, quando in profumeria mi hanno rifilato i rossetti dai toni scialbi o troppo scuri, poi ho faticato ad adoperarli perchè non mi dicevano niente, mentre adoro passarmi sulle labbra rossi sgargianti o femminilissimi toni rosa.
Insomma le regole della bellezza sono un limite, sono un tentativo, tra i tanti, di dominio da parte della Società, dei mezzi di produzione e commercio, sulla donna, anche se l'incessante tentativo di imporre una bellezza giovane e stereotipata, credo che si motivi con qualcosa di più profondo rispetto a delle ragioni economiche. E'una volontà di ammaestramento, di riduzione, di limitazione. Ci dicono sempre come dobbiamo essere.
Essere belle nella nostra individualità, come una di noi è capace di esserlo a modo suo, quando si piace, fregandosene magari di tante regole, può essere allora legittimamente considerato un atto di ribellione?!!