26 febbraio 2014

Dioniso, Flora e i misteri d'amore

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By apua at 2010-05-24
post di recupero, di rose e d'amore dedicato.

Gli dei erano preoccupati per Dioniso. Da un po'di tempo il giovane dio era irrequieto, perchè si consumava d'amore. Ma si consumava davvero, che era anche un po'dimagrito, perchè era innamorato contemporaneamente di quattro o cinque fanciulle , tra divinità, ninfe e semplici mortali.
Cercava l'Amore il dio e allora ogni volta che si presentava innanzi ai suoi occhi una bella ragazza, gli dei fremevano "ecco! ora ci prova anche con quella lì".
Gli dei nutrivano il timore che Dioniso a causa della sua smania facesse scelte sbagliate e così loro si sarebbero ritrovati imparentati con chissà chi. D'altro canto lui vedeva che gli dei erano tutti sposati, quantunque sempre pronti ad indulgere in avventure extraconiugali, quindi si era convinto che fosse venuto il suo turno di mettere su famiglia e trovare una compagna per l'eternità.
Gli dei decisero che fosse opportuno istruire il Bromio sui misteri d'amore e la scelta di Zeus, il grande amministratore dell'Olimpo, ricadde sulla dea Flora, anche perché per motivi di lavoro lei frequentava spesso i luoghi battuti dal Bromio.

24 febbraio 2014

L'archetipo di Diana

Dedicato alla ministra Maria Elena Boschi


Indico la formella in marmo inserita nella mostra, ritrae Diana, la dea della caccia. Davanti a lei un cagnolino sollevato sulle zampe posteriori, colto nel momento di gioia, proprio del cane che sta per andare a caccia. Diana ha l'arco teso, i capelli raccolti e indossa la gonna corta...ma come la gonna corta?! le dee non portano la minigonna!!!
E invece Diana indossa una veste che le arriva quasi a metà coscia.
E pur con quella gonna corta, la vergine Diana non è certo seduttiva, piuttosto è altera, casta, ieratica. Quella gonna corta non serve per far vedere le gambe, no, è una concessione di Zeus per renderle più agevole l'attività della caccia. Come farebbe altrimenti Diana cacciatrice ad inseguire le prede nei boschi, negli incolti, con una veste lunga, che di sicuro resterebbe impigliata alle frasche?
E così Diana ottiene la gonna corta, per potere andare a caccia, ma in cambio fa voto di castità a padre Zeus!
Diana si cimenta in un campo maschile,anzi maschile per eccellenza, ma lo fa pagando il prezzo altissimo della rinuncia alla propria femminilità. Ecco cosa ci testimonia il mito.

23 febbraio 2014

il gatto comunista ascolta i 99 Posse

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(in foto Miro il gatto comunista)

Va beh, passi che io devo fare le faccende di casa, che se non approfitto di questo sole per spalancare le finestre, ma tu cosa ci fai qua? che poi alle 4,30 del mattino miagoli per uscire o perché vuoi uno spuntino!
Ho capito che sei un gatto comunista, l'unico vero gatto comunista, come quello di Pat Carra (quello di Vauro è un gatto diessino) e che ti piacciono tanto i 99 Posse, piacciono anche a me , mi ricordano la mia gioventù, i miei capelli lunghi, quando andavo a ballare in Baraonda al Cinquale, etc. però perché non te ne vai un po'in giro a scorazzare  per l'orto,  per il giardino, che poi quando piove non puoi farlo e t'innervosisci a stare in casa?!
Non vedi che fuori c'è la gatta Sissi, la gatta renziana,  che ti aspetta?
Ma proprio non vuoi andare a giocare con la gatta renziana?
Preferisci stare  ad ascoltare i 99 Posse!

(in foto Sissi, gatta renziana)
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21 febbraio 2014

il lavoro sporco

Li incrocio sulla strada mentre torno verso casa con Apua al guinzaglio. 
Loro percorrono l'altro lato della strada, spingendo i piccoli carrelli vuoti, la giornata delle consegne porta a porta è terminata. Sono due ragazzi molto giovani, che forse arrivano a 20, 21 anni. I tratti del viso, il colore della pelle di chi viene dall'altro capo del mondo, da una nazione della quale i nostri tiggì si occupano solo per riferire le notizie di morti a decine. Sono visibilmente stanchi, si coprono il capo per ripararsi dalla pioggia che inizia a scendere, con del nailon trasparente, credo lo stesso materiale che avvolgeva i cataloghi patinati, che hanno messo nelle cassette delle lettere di ogni numero civico. Quanto guadagneranno per una giornata di lavoro? Gli entreranno 30 euro in tasca? quanti passaggi di mediazione, quante decurtazioni di denaro e di diritti, dalla multinazionale fighissima a questi due poveri diavoli,subappaltati da chissà quale agenzia, che camminano per la mia cittadina, senza nemmeno potersi rendere conto di quanto è deliziosa? 
Perché io ho idea  che quando lavori in certe condizioni, ovvero di sfruttamento, anche la percezione della bellezza diventa un lusso. 
La multinazionale fighissima dei cataloghi portati da quei due, potete immaginare qual è, ma lo stesso si potrebbe dire delle altre, che associano il loro marchio a uno stile di vita moderno,giovane,attento alle esigenze dei bambini,degli anziani, gay friendly,multietnico...insomma tutto il catalogo di chi ha scelto il buonismo modaiolo come filosofia di marketing. Alla faccia di quei due che ho visto oggi e di chissà quanti altri che fanno il lavoro sporco nel circo del consumismo.

17 febbraio 2014

gatta renziana

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la Sissi, gatta renziana


 I miei 25 lettori, o per meglio dire chi oziosamente ha bazzicato qualche volta questo blog, confidando magari di trovarvi delle ricette di cucina (dove lo danno questo film?), o addirittura delle riflessioni  sensate, si è forse già imbattuto nella figura del gatto comunista, che poi è il mio gatto Miro, in omaggio al gatto comunista di Pat Carra. Il gatto comunista ha la madre femminista!
Va beh.
La Sissi invece è una gatta renziana. Si vede. E poi io che la conosco bene posso confermarvelo.
Non le manca niente. 
Ai suoi esordi fece a botte con la gatta Silvestra, una gatta nera dei vicini e ebbe la meglio.
Poi  quando da non si sa dove è arrivato qua, o meglio, nell'orto un gatto cooptato , un micio magro e allampanato, mi pare che si chiamasse Cuperlo così che  la Sissi, gatta renziana, è salita su un muretto e dall'alto del muretto, si è gonfiata tutta  ha iniziato a miagolare furiosamente spaventando il malcapitato che da quel giorno non si è più visto. 
Si è quindi alleata,a suon di capriole , con le due cagnoline di casa, Apua e Lunic@, insomma , con i cani di casa, "bisogna pur conviverci!" avrà pensato perché la Sissi, essendo una gatta renziana, non è solo  è determinata , ma è anche furbissima, che magari uno la vede così morbidosa e non se lo crede . E invece eccola  avanza cauta per i suoi domini e se qualcuno le si para innanzi, lei certo non sta a prenderle!

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Istantanea : Miro il gatto comunista,  Sissi gatta renziana

giornata mondiale della gatta e del gatto!

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Ok, si dice di solito: giornata mondiale del gatto, però dato che l'universo micesco e composto da gatte gatti e questo è un blog che tutela le differenze di genere, io specifico anche al femminile!
E metto una foto roantissima della gatta Sissi!
Evviva la felinità!

13 febbraio 2014

Matteo d'Acquasparta

Matteo d'Acquasparta (1240 circa - 1302)
Allievo di san Bonaventura, assume la difesa delle le tesi classiche dell'agostinismo francescano del XIII secolo, contro la crescente influenza del tomismo. Poiché l'uomo non è capace di nessuna conoscenza assolutamente certa senza l'ausilio regolatore che esercitano le idee divine, sostiene Matteo, bisogna concludere che solo la teologia è capace di risolvere completamente il problema della conoscenza.

NO CHAPTCHA DAY 2014



ADERISCO, ANZI OBBEDISCO ALL'APPELLO LANCIATO DAL BLOG DELL'ALLIGATORE:
NO AI CAPTCHA!

12 febbraio 2014

Ti spalmo la crema...



Sono scesa dal bus ed era un peccato correre a casa, con questo sole. Sosta a Penny Bar per un caffè e dibattito su come si potano le rose, lectio magistralis della scrivente e poi via per le strade di Sarzana, spinta dall'irresistibile esigenza di comperarmi un tonico per il viso. Un'occhiata alle vetrine, resistendo stoicamente a un vestito su cui sbocciavano rose rosse (diciamo che con i saldi abbiamo già dato) e poi la incontro a metà piazza, proprio dove sostano un gruppetto di anzianotti iscritti del PD che mugugnano per le primarie di domenica prossima.
La riconosco io, anche perché era un po'che speravo d'incontrarla, ho mancato due volte, una mattina passando in auto, l'altra volta lei è scesa dal treno, l'ho vista sui binari.
Eravamo ragazzine, io grassottina, lei magra, io capelli lunghissimi e neri, lei al contrario corti e platinati. Io dark, con indosso dei "tonaconi" lunghi, come li chiamava il prof. di greco,  lei con le minigonne cortissime e i lividi sulle gambe.
Ricordo le battute degli autisti del bus che durante la pausa lanciavano al suo indirizzo, ma lei sapeva rispondergli per le rime. 
Dura però essere prostitute per forza, per necessità, in una piccola città. Dicevano fosse colpa del padre, che  pure la madre fosse così... io non lo so, sicuramente erano molto poveri.
E dunque lei era un diversa da noi che andavamo al liceo, ma ora ce ci penso, pure noi, la Bà, la Là, la Ely, la Vale, la Ale e io che fumavamo le Camel e ballavamo la musica afro, in piena epoca di paninari, eravamo diverse dalle nostre compagne di studi e questa contiguità di luoghi, di piazze, di discoteche, inevitabilmente ha finito per  accostarci, per farci condividere una musica ballata in pista, così come un pomeriggio di sole di gennaio sul lungomare di Lerici. 
Sapevo che aveva avuto altri percorsi, cioè che a un certo punto passati i 20 anni le cose avevano iniziato a girare per il verso giusto, compreso il supporto di strutture sociali che l'avevano messa in contesti lavorativi gratificanti e giusti, insomma i lividi sulle gambe, le frasi apostrofate dai deficienti per la via, erano già un brutto ricordo. 
Ma credo soprattutto che ci abbia messo molto del suo impegno, della sua volontà per avere il viso sereno che aveva oggi quando l'ho rincontrata.
E finalmente ora che siamo grandi ci siamo potute lasciare andare a ripercorrere un po'della nostra giovinezza: "ma ti ricordi?!" e giù il catalogo dei nomi delle nostre amicizie casuali dell'epoca "com'eravamo ganze noi!" "E com'eran belli i fanti ai nostri tempi!". 
Ci siamo scambiate il cellulare e la promessa di rivederci presto, sono proprio contenta, di averla rivista e di averla trovata molto bene!

Dopo l'incontro di oggi sono venuta a casa, ho potato un poi le rose(è ora!!!!)  e poi quando è calato il sole mi sono messa al computer e  nel blog di Ernest ho letto di Freak Antoni e quindi questa bella storia di speranze e d'amicizia di due ragazze degli anni '80 è dedicata a lui.

11 febbraio 2014

Se 200 vi sembran poche...

Save the Dogs, (l'associazione che mi ha donato la mia piccola Apua) insieme ad oltre 200 associazioni europee, il 23 gennaio 2014 ha co-firmato una lettera alla Commissione Europea sollecitandola ad intervenire riguardo al crudele trattamento dei cani in Romania.



ROMANIA: LA COMMISSIONE EUROPEA DEVE AGIRE!



In concomitanza della lettera è stata lanciata anche una PETIZIONE per sollecitare la Commissione Europea!



Firmi chi può!!!!


10 febbraio 2014

vuoi acquistare un cucciolo?

COME  MERCE 

fonte LAV


Viaggiano soprattutto di notte, spesso con passaporti falsi o falsificati, rinchiusi in scatoloni o borse, nascosti nei bagagliai di autovetture, celati in furgoni o TIR, mimetizzati all’interno di insospettabili borsoni, in treno, in aereo. Arrivano così i cuccioli importati illegalmente in Italia, dopo un viaggio che può durare anche 10-11 ore. Nel nostro Paese sono messi in vendita in negozi e allevamenti, esposti in fiere itineranti, venduti persino presso i caselli autostradali e su internet.
Un cucciolo straniero vale economicamente fino a 20 volte meno del suo corrispettivo italiano. Un cane di razza - di origine ungherese - può essere venduto a 200 euro, ma diventato italiano verrà venduto per un prezzo compreso addirittura tra i 500 e i 1500 Euro.
cuccioli nascono in allevamenti a conduzione familiare o in vere “fabbriche di cuccioli”, strutture che ospitano decine o centinaia di fattrici per la riproduzione, stabulate in box piccolissimi con cibo solo per sopravvivere. Una volta raggiunti i 30–40 giorni di età, i piccoli sono caricati su camion o furgoni e trasportati nel nostro Paese. 
In questo squallido commercio di animali spesso manca il più banale controllo sanitario. Il  precoce distacco dalla madre causa poi ai cuccioli traumi affettivi e problemi di salute. Privi delle difese immunitarie, i cuccioli possono contrarre malattie mortali, come il cimurro e la parvovirosi. Persino la rabbia, un pericolo anche per l'uomo.
Un cucciolo su tre muore, spesso dopo essere stato acquistato in negozio.


09 febbraio 2014

c'è vita oltre i 40

Intanto pensavo che potrei cambiare nome al blog e chiamarlo tipo "età sinodale", ora mica mi dovrò mettere qua a spiegarvi cosa significa, lo sapete, no? I Promessi Sposi, Perpetua, ve lo ricordate,vero?
Va beh, sono così nella foto perchè avevo appena fatto la doccia e mi ero asciugata i capelli(asciugata, non pettinata e/o piastrata).
Pensavo che il mondo delle beauty blogger è composto da ragazze giovani, che in gran parte fanno l'università o magari lavoricchiano, ahimè, non per scelta, ma perché di lavoro vero non ce n'è e quindi hanno tempo di testare creme, balsami, di postare sui loro blog le foto con le unghie che sembrano opere di Gaudì, e che dire che sanno a memoria l'INCI di ogni cosmetico, dissertano di petrolati e siliconi, che tu resti lì, e perplessamente pensi:boh?
Cioè quando ero giovane io potevi decidere al massimo se darti lo smalto rosa o rosso.
E insomma sono arrivata già da un po'di tempo, a quell'età in cui ti chiedi: ma perché per vendermi una crema antirughe mi fai una pubblicità con una modella lituana di 15 anni? ma mi pigli per il c...o?
E'ora che la blogosfera si occupi realisticamente di noi quarantenni!
Lo so che esiste una specifica branca di tutela dei beni culturali, che si chiama restauro conservativo, ma volevo dire un'altra cosa.


06 febbraio 2014

La corriera

Da circa due mesi vado a lavorare in corriera. Credo di aver preso questa abitudine quando ho cambiato sindacato, lasciando dopo 12 anni e mezzo la Cgil. No, la tessera non l'ho strappata, la custodisco tra i miei ricordi, come il berretto rosso,  i manuali, il portachiavi (si, caro G. ho il portachiavi, rsu 2012!), il  (la?)bandana (si, quello che quando l'hai indossato ti sei commosso e tutti noi ci siamo commossi a vedere te commosso).
E le spilline. Quella che mi hai dato tu e quella che viene da Roma.
Un quadratino rosso dietro il quale ho visto nascondersi troppi vigliacchi. Inaccettabile.
Che insomma la vita è così, ci sono dei sacrifici da fare, continuare ad andare a lavorare in auto era diventato troppo impegnativo per le mie tasche, le 43 euro d'abbonamento mensile mi danno un senso di libertà, anche se ci sono altri costi.
Tipo farmi 40 minuti al giorno a piedi nel tragitto casa-fermata del bus-posto di lavoro, che appunto è la corriera non è un taxi, mi devo muovere, ma mi fa bene, cioè manteniamo la struttura in condizioni dignitose, non voglio farmi commissariare come Pompei, non voglio crollare come una cinta muraria del III sec. d. C.
Ti volevo chiedere scusa per oggi, ma poi quando stavo per scriverti una mail ho pensato che non te lo meriti, tu non hai mai chiesto scusa a me.
Una volta, stavamo andando a Roma per una manifestazione, ti sei lasciato sfuggire la storia di un posto di lavoro in cui c'era un rsu coraggioso come me. Appunto.
Sai che febbraio è un mese crudele, cammino veloce verso la fermata della corriera, di mattina presto, di sera, avvolta in un piumino che è tipo tenda da campeggio, così mi proteggo dal freddo e dalla pioggia, ma è faticoso camminare con una tenda da campeggio addosso! e così è febbraio, un mese crudele, come un anno fa.