01 ottobre 2016

Quieta non moveatur?

Quelli che sostengono il NO  al referendum costituzionale, ritengono che non si debba cambiare, dunque....se non si deve cambiare, significa che tutto va bene così?!?

18 commenti:

semola ha detto...

... non so ancora cosa voterò ...
... ma non è che cambiare sia sinonimo di migliorare...
... se veramente si voleva cambiare bastava abolire il senato...
... che è ciò che tutti gli italiani inclini al cambiamento vorrebbero...

Novella Semplici ha detto...

Ne ho scritto proprio stamani...
Io vorrei sostenere il sì. Perché davvero non se ne può più, bisogna semplificare la governabilità. Ma... l'Italicum...
La penso (da anziana celebrale quale sono) come Eugenio Scalfari: voterei volentieri sì se si modificasse il premio di maggioranza nell'Italicum. Ho letto stamani che Renzi ci starebbe provando. E spero ci riesca. Altrimenti mi dispiacerà molto ma ritengo sia più sicuro un no. Una sola camera con un premio di maggioranza così ampio vorrebbe dire consegnare per anni il paese a una sola forza politica, che se fosse la mia presuntuosamente non credo farebbe molti danni, ma se fosse un'altra...? Abbiamo già avuto due ventenni prima che il popolino si sia reso conto di chi cavolo aveva votato, e per me sarebbero anche abbastanza.
Sto tifando per un nuovo Italicum perché per me votare no sarebbe una grossa sconfitta.

fracatz ha detto...

ben gli stà al cantastorie che ha mischiato le carte, tanto è vero che oggi la gente è convinta che dicendo NO lui se ne va a casa e l'italicum non sarà più legge e si torna come prima coi 20 partitini a spartirsi i rimborsi elettorali (alla faccia der bobbolo che li aveva aboliti col referendum) e quelli più paraculi ad occupare poltrone e poltroncine per favorire parenti ed amici.
Il cantastorie doveva dimettersi dopo che i partitini suoi alleati lo costrinsero a fare l'italicum solo per la camera dei deputati lasciando così la possibilità ai piccoli di far casino al senato.
Inutile dire che mai e poi mai gli avrebbero permesso di chiudere il senato e trasformarlo in museo, per non licenziare i suoi dipendenti
poverello lui c'aveva provato, ma l'interessi so troppo forti e lui non ce l'ha fatta

UIFPW08 ha detto...

Io voto "SI"
Maurizio

LaLaura ha detto...

Ma Sara non è una renzista acritica. Stiamo a fà un gran casino - fuori e dentro la rete.
Io voto si, spero con cambiamento italicum. Sono in linea con Scalfari e Novella.Anzi con Novella poi con Scalfari :)

Sara ha detto...

Insomma a me Cofferati che s'impegna per il fronte del "no", mi sembra che non abbia bisogno di commenti.

Vera ha detto...

Il cambiamento è un valore positivo, ma non qualsiasi cambiamento, non il cambiamento fine a se stesso.
Si continua a dire che se si vota No non si vuole cambiare, mai un dubbio che magari si vorrebbe cambiare ma non così. Mi disturba moto questo atteggiamento furviante e in cattiva fede.
Ritengo che delle modifiche siano neccessarie, ma queste sono brutte modifiche.
D'altra parte sono figlie di una classe politica piccina e litigiosa, di persone che non hanno il mio rispetto alle quali non affiderei il portamonete figuriamoci il futuro, sono raffazonate scritte male e per certi versi preoccupanti.
Cambiare va bene, ma bisogna per forza cambiare in peggio?
Non è l'antirenzismo il motore della mia scelta per il NO la costituzione deve travalicare le preferenze partitiche, sono le regole del gioco.

diego ha detto...

Sono incerto, ma voterò sì, alla fine. Una caduta del governo in carica o un suo forte indebolimento causerà un disastro economico finanziario durissimo. Ricordiamoci bene che nel novembre 2011 lo stato italiano era sul ciglio del default. L’attuale sistema pensionistico, con 270 miliardi di euro annui d’esborso, è assolutamente insostenibile, il crack è al massimo fra due anni. Per evitarlo bisogna, una buona volta, metter mano a diritti acquisiti, e per farlo ci vuole un esecutivo che non sia sotto il continuo ricatto elettorale. Detto questo, ci sono anche ragioni «serie» nel no, ma, dovendo scegliere (ed io son contrario ai referendum popolari) voterò, alla fine, un sì

Francesco ha detto...

se si guarda a chi vota si e a chi vota no si troverà merda ovunque. io dico che in un paese dove non cambia un cazzo la vittoria del NO significherebbe il trionfo della palude, delle rendite di posizioni, dei pensionati che vivono sulle spalle dei giovani. sarebbe una sciagura immane insomma

Alexander Biagiolius ha detto...

chi votara no ha interesse a ffinche rimanga tutto comè perhè evidentemente gli stanno bene le attuali condizioni economiche che vive il paese italia .gli sta bene lattuale parlamento servo del potere esecutivo ridotto ad approva decreti.con il si i poteri si riequilibrano

Alahambra ha detto...

A me questi commenti spaventano enormemente. Ma proprio tanto.
Dal canto mio non ho ancora preso una decisione definitiva perché non ho finito di studiare gli articoli e relative modifiche. Al momento propendo in larga misura per il no.

UnUomo.InCammino ha detto...

Questa orribile costituzione antidemocratica dei soviet...
Mi ero già espresso.
Come osserva Grillo, non ha molto senso riformare la m___.
A questo punto, rimangono da usare dei criteri di più ampio respiro.

1 - osservare attentamente le forze "politiche" che optano per il Sì
2 - quale è la loro visione antipolitica
3 - la governabilità è un DISVALORE quando governano persone come le attuali che implementano e attuano il più grande piano di sovversione antidemocratica, di annientamento delle culture europee per sostituzione
4 - perché i paladini della Costituzione più Bella del Mondo Oh Bella Ciao sovietica come Benigni hanno voltato gabbana?
5 - ostacolere questi governi sovversivi, antinazionali, antidemocratici è un valore massimo: votare Sì o votare No ostacola o supporta questi governi?

E via dicendo.

UnUomo.InCammino ha detto...

> alla fine ci meritiamo il Diluvio.

Tra ieri e oggi gli scafisti di stato, per la loro grande bontà, ci hanno donato oltre 12000 "doni, ricchezze, opportunità, fratelli gioiosi, culturalità e pagatori di pensioni".
Tutto procede molto bene.

diego ha detto...

@ lorenzo, io ti invidio per le tue certezze

nulla da dire sulle critiche al fiorentino, alcune sono anche condivisibili secondo me, però io proprio, in questi frangenti, non ho certezze granitiche, non ritengo le mie opinioni un verbo inemendabile

sei sicuro che un governo del genovese grillo o del padano salvini sarà migliore? io non vedo l’ora che vadano a palazzo chigi, o uno o l’altro, o magari assieme, per vedere come se la cavano; lo scrivo sul serio anche perchè al prossimo giro tocca a loro, questo è sicuro

e allora, verrò a leggere le tue considerazioni, lorenzo, che leggo sempre con interesse per la franchezza e la chiarezza comunque apprezzabile

Cumbrugliume ha detto...

Non va affatto bene così. MA cambiare in peggio è la scelta sbagliata. E non dimentichiamoci che la Costituzione vale come regola di base per tutti, un referendum che per i sondaggi oscilla intorno al 50& è già sintomo a mio parere che la riforma è sbagliata, anche senza scendere nel merito dei suoi tanti, troppi difetti

Magnoli@ ha detto...

Per carità che vinca il si.

diego ha detto...

lorenzo, è interessante, più o meno son le tesi della nuova destra francese

il link è ad una rivista che gli intellettuali di destra conosco bene, alla cui guida sta marco tarchi

http://www1.diorama.it/index.php?option=com_content&task=view&id=218&Itemid=70

[scusa sara, non so se i link funzionano, ma proviamo]

però sull’immediato, su chi e come deve governare in italia, l’argomento è un po’ generico, non so se grillo o salvini sono all’altezza

viola ha detto...

Lorenzo per un po' ti ho seguito, ed alcune cose le condivido in parte, ma cosa c'entrano poi gli animalisti ??? Scusa ma sono andata a leggere ove hai suggerito ...