Sono andata a piedi, guardando un po' livorosa chi restava nell'orto o a dietro la finestra. Avevo indosso una gonna lunga, io che indosso sempre il corto, ma la Festa della Liberazione è una festa solenne, non un aperitivo in centro.
Avevo incamerato alcune defezioni, giustificazioni per la mancata presenza,ma poi arrivata alla sede del Comitato ho visto invece che c'era tanta gente e pure il prete e i rappresentanti delle forze armate, i partigiani, il gonfalone del Comune di Carrara, che accipicchia a me che ho Sarzana, la bella, bel cuore, ma abito da un paio d'anni nel Comune di Carrara.
Hanno parlato, è suonato il silenzio, poi è toccato a me, vivere questo momento bellissimo, nel silenzio della mia gente intorno, nelle lacrime di chi
Andrea il meccanico l'ha conosciuto davvero.
E pensare che solo un anno fa ero rimasta allibita da questa celebrazione, consumata solo da un manipolo di uomini, maschi.
Quest'anno, grazie all'impegno comune, c'eravamo in tanti, ma soprattutto c'eravamo numerose anche noi donne! Che bello! c'eravamo in tanti, per una volta uniti!
Il video non riesco a caricarlo, ma lo trovate forse in
questa pagina. Io sono quella nel video che assomiglia alla Boldrini.