10 settembre 2017

Firenze e Rimini e Carla Lonzi

Sulla triste vicenda di Firenze trovo che comunque proseguano le indagini, i militari sono già colpevoli nel momento in cui hanno fatto salire in auto due ragazze. 
Per il resto non c'è storia, mi nausea poi il fatto che siano due uomini adulti, il che rende la cosa ancora più grave, noi adulti, genitori e non, dobbiamo essere mentori dei giovani, magari anche riproverarli, non già approfittarci della loro inesperienza.
Per altro questi due sono complici, non semplici colleghi, se uno dei due non fosse stato d'accordo, col cavolo che acconsentiva! 
Non mi stupirei se uscissero fuori altri casi, in cui i due si sono approfittati vergognosamente della divisa che indossano.

In quanto al fatto che le ragazze fossero in preda all'alcool tuttavia, non dovrebbe essere marginale in questa vicenda, non mi sento nemmeno di condividere il pensiero di chi dice che l'aver approfittato dello stato di ebbrezza sia un'aggravante.
Io non trovo giusto che ci sia una sorta di libertà di ubbriacarsi, bere è un comportamento socialmente pericoloso e individualmente degradante, che sarebbe opportuno non fosse incentivato dalla possibilità di reperire alcolici a basso prezzo, senza controllo, talvolta anche da venditori ambulanti senza licenza, che stazionano proprio fuori dalle discoteche. 
Per altro la vicenda di Firenze segue di pochi giorni la violenza, anzi le violenze di Rimini ad opera di un gruppo di giovani extracomunitari.
Quindi c'è stato chi ha preso la palla al balzo, quasi per ricarare le accuse di razzismo sulla vicenda di Rimini.
La questione  di fondo a mio giudizio verte sul contesto socio-culturale dei violentatori ed è ovvio che se si continua con una politica dell'immigrazione incontrollata,  le violenze saranno destinate ad aumentare. 
E lo dico da donna di sinistra, anzi prima di essere di sinistra, sono una donna.
Come diceva Carla Lonzi nel 1970, sputiamo su Hegel, ovvero prima vengono le ragioni dell'emancipazione femminile, poi quelle della politica, del partito etc.
Quindi mi chiedo se chi lancia accuse di razzismo, atteraversando un vicolo solitario di notte, preferirebbe imbattesi in due carabinieri o in quattro giovani dalla pelle scura.

4 commenti:

Sara ha detto...

Lorenzo vedi un po'di leggere meglio prima di commentare!

Sara ha detto...

Ci sono molte anime, credo di chiami libertà di pensiero.

UnUomo.InCammino ha detto...

Quando passai un mese a Stoccolma, un amico che già ci dava dentro parecchio con le donne/ragazze, una sera si aggrovigliò come una bella svedese che era un poco alcolicamente addittivata. Insomma, 'sta tipa gli piaceva e il groviglio era stato intenso. Il giorno dopo la chiama per un'uscita e questa lo snobbò completamente, algida.
L'alcool cambia radicalmente i comportamenti delle persone.
Negli studentati merikani pensavano di introdurre un consenso scritto da parte delle femmine al trombamento. Le recriminazioni sui rapporti buoni o cattivi sono decine di migliaia.

UnUomo.InCammino ha detto...

Penso che Sara e molte altre persone vivano la politica con una sorta di fede ricevuta in tempo di infanzia, adolescenza, in famiglia.
Il tempo passa, le cose cambiano ma quella formazione ideologica supera ogni forbice tra realtà e ideologia, per quanto queste diventino grandi e, paradossalmente, antitetiche ai valori che l'ideologia sostiene di voler realizzare.
La dissociazione, a sinistra, tra femminismo trombonato e l'implementazione di una società macista, di ipertestosteronici energumeni d'importazione misogini, islamici e non, è evidente e solo una dei casi di dissociazione tra parole, teoria e prassi.