30 giugno 2022

Come quando n. 109

Come quando arriva il giorno del debutto di un nuovo spettacolo teatrale e ti piglia quel misto di ansia ed euforia.

25 giugno 2022

Lo Stato contro Abele

Graziella aveva 17 anni anni nel 1985, lavorava in una lavanderia dove, tra gli abiti, ebbe la sventura di rinvenire l'agenda di un mafioso. 
Ho letto la sua storia qua e là nel web in questi giorni, i dettagli terribili di quelle tre ore che ha passato in balia dei suoi assassini, prima di essere uccisa con 5 colpi di lupara, 5 colpi che hanno straziato il suo viso, la sua persona, i suoi 17 anni.
Una ragazzina  levata di mezzo come una cosa.
A parte le inerzie iniziali e le incertezze poi, lo Stato ha impiegato anni, anzi decenni  per mettere in galera gli assassini di Graziella, se non che uno di loro, che ha sulle spalle un'altra condanna  per omicidio, dopo aver scontato una decina d'anni in galera, ora potrà godere della semilibertà ed uscire di giorno dal carecere per "fare volontariato con gli anziani" attraverso un'associazione.
A parte che fare i volontari, richiederebbe una dimensione morale congrua.
A parte che gli anziani, a maggior ragione se hanno bisogno di aiuto, dovrebbero essere avvicinati da persone irreprensibili.
A parte che abbiamo già visto assassini messi ai servizi sociali che sono tornati a uccidere.
Ma perchè lo Stato infierisce così tanto sulle vittime?
Perché  certi provvedimenti  cozzano contro il senso di giustizia  innato che è dentro di noi?
Perchè lo Stato odia così tanto Abele? 

23 giugno 2022

E mi consuma l'estate



Io non ce la faccio a prendere atto che è estate, insomma la stagione in cui divertirsi.
A parte che sto annaffiando da metà marzo, che fatica e ti vedo lì che non ci credi che c'è il cambiamento climatico in corso.  Per forza! Li vedi gli alberi tu? 
Sai da quanto hanno sete gli ulivi? I primi a patire sono stati quelli in collina.
Ora vedo in sofferenza gli ulivi del piano.
E così vado alla fossa e tiro l'acqua con il secchio, come la principessa che incontrò Ulisse, l'ho già scritto, ma a me piace anche pensarmi così, come se una volta riempito il secchio mi trovi poi ad incontrare Ulisse e ad ascoltare le sue storie.
E poi mi mettono ansia queste elezioni comunali, il ballottaggio per il sindaco! 
Oddio che ansia! 
E ho fatto la mia scelta palese e non me ne frega niente di tutta quella gente che non sei tu di quello che pensano gli altri, a Carrara ci vivo io, quindi so io cosa va bene per la mia città, del resto "sa più un scemo a casa sua che un furbo in casa d'altri".
Ma soprattutto è estate e c'è la guerra e mi sembra che il nostro mondo sia sempre più fragile e verrebbe una gran voglia  di tornare indietro, ma non si può, questa situazione è irredimibile!
E a fronte della mia poca voglia d'estate, accumulo impegni, esco quasi tutte le sere, per fortuna non solo per cenare fuori, ma pure uscire di sera è impegnativo, ti rilassi e poi il giorno dopo devi rientrare nei ranghi. 
Stasera per esempio sono uscita per andare alle prove di teatro, ma mentre d'inverno ci andavo intabarrata con la tuta, stasera mi sono vestita benino e prima di andare alle prove sono andata in via Roma a Carrara a prendere un caffè d'orzo.
Rispetto agli anni passati non ho intenzione per il momento di comprarmi qualcosa, non ha molto senso avendo tutto di tutto continuare ad accumulare: unica eccezione, ho acquistato un vestito verde brillante al mercato, mi è piaciuto molto, solo che ho dato retta alla venditrice,  una signora cinese, la quale ha insistito perchè  prendessi la small, che si mi entra, ma mi fa l'effetto Rovagnati. 
E io volevo disperatamente  pesare 56 kg per essere una donna perfetta, ma mi sono pesata in farmacia e prendendo atto che peso 57,500 kg, credo che mi accontenterò.

19 giugno 2022

Obbiettivamente

Lui fa l'intellettuale di lavoro, una presentazione qua, una recensione là, insomma lui  scrive, ma confido che abbia un'altra entrata per campare. 
La mia passione renziana sfegatata gli fa storcere il naso, del resto come si conviene a un intellettuale  di provincia credo che graviti su Possibile, Articolo 1 e Anpi. 
Quindi mi imbatto in uno dei suoi giudizi sulla situazione politica attuale, proferiti con il piglio tipico di chi si sente superiore, dichiarando che "obbiettivamente etc."
Ecco.

18 giugno 2022

L'appendice

"I caffè  sono pronti!", la ragazza dal bancone ci avvisa. Mi alzo io a prenderli, anche se mia madre ed io siamo abituate che bariste ci servono sempre al tavolo. 
Deve essere la policy del locale, anche se non c'è nessuno.
Prendiamo con calma il nostro caffè e poi io mi alzo per andare a pagare, ma la ragazza non c'è più, al suo posto un giovane sui 20 anni che guarda fissso il telefonino che ha in mano. "Dobbiamo pagare!" quello non leva la testa dal cellulare, un po'in ritardo mi dice quanto spendo, il tutto senza levare gli occhi dal cellulare.
"Sai che c'ė stata anche un'epoca nella quale le persone non avevano l'appendice?"
"Cosa?!" solleva la testa dal telefonino
Ribadisco"Dicevo che c'è stata un'epoca nella quale le persone non avevano l'appendice!"
Abbozza un sorrisco da scemo.
È proprio necessario arrenderci alla sciatteria diffusa?

16 giugno 2022

Il nostro romanzo generazionale - il sogno

Il risveglio fu brusco: il camion della differenziata ogni due settimane passava alle 5.30 a ritirare il vetro. Tiresia se ne accose e balzò sul letto, miagolando energicamente. 
Sabrina ebbe solo modo di pensare a quanto le dispiaceva che quel sogno fosse stato interrotto e raccolte le poche facoltà mentali presenti al momento, si alzò per dare la colazione al felino, che si fiondò in cucina prima di lei. 
Sul piccolo vassoio in legno vide il biglietto da visita che Teodora detta Tea, la sua ex compagna di liceo le aveva lasciato il giorno prima, quando si erano incontrate...nel bagno dell'autogrill. 
Tornò a letto e ripensò al sogno: che peccato esser stata svegliata!
Era su un treno locale, dove per caso aveva incontrato  un suo ex, o meglio Ennio,  il suo Ex.   
Nel sogno lui aveva (ancora!) i capelli scuri ( di che anno è questo sogno?) corti, ma non cortissimi, leggermente mossi e morbidi. Indossava un completo nero, ma Sabrina non ricordava il colore della camicia. 
Un incontro casuale il loro, una conversazione amichevole e delicata, non senza un po'di imbarazzo, stavano seduti l'uno di fronte all'altra,se non che a un certo punto arrivava sul treno la di lui suocera ( la suocera!), una signora alta, molto elegante, che indossava un trench beige e un basco sulle 23 e annunciava ad Ennio l'imminente arrivo di sua figlia, cioè la sua fidanzata, che sarebbe salita alla prossima fermata. 
Nel sogno Sabrina fece in tempo a vedere Arianna, Arianna Serra, la fidanzata del suo Ex. Ne vide la bocca lucida, impeccabile, di gloss. I capelli , un caschetto corto biondo sandy, movimentato da riccioli leggeri biondo gold.
Arianna, una di quelle donne che nella vita, come nel sogno del resto, sembrava ogni  volta appena uscita dal parrucchiere, di quelle donne nelle quali ti imbatti quando invece sono minimo 7, 8 mesi che tu non ne bazzichi uno. 
Arianna entrò nello scompartimento, cioè nel sogno, indossando un tailleur nero di lana morbida, Arianna, ovvero di quelle femmine che sono magre, senza sforzo e senza rinunce  ovviamente, ma si ammorbidiscono nei punti giusti. Nel sogno, nella vita. 
Nel sogno Sabrina decise di levare il disturbo, prese dal portapacchi una sacca che conteneva (i suoi vestiti ?), afferrò la sua ventiquattrore vintage e scese dal treno. 
Si ritrovò in una stazione di campagna senza anima viva intorno, diciamo una stazione abbandonata,  ridotta a rango di scalo, invasa dai rovi che avanzavano in prossimità dei binari. 
Accanto alla linea ferroviaria correva una strada bianca, larga il giusto per far passare un'auto e Sabrina iniziò a camminare lungo la strada bianca. 
L'ultima immagine di se stessa nel sogno era questa : capelli raccolti, giacca avvitata di tessuto rigido,un cotone scuro, diciamo canna di fucile( come la Fiat Uno degli anni 80)  , gonnellone lungo fino ai piedi, scuro (look post atomico da Bertè degli anni 80) , nella destra una ventiquattrore, sulla spalla sinistra una vecchia sacca( in pelle?). 
Ma perchè in quel sogno tutti erano eleganti e solo lei sembrava una sorta di Mary Poppins dei centri sociali?
La sveglia  suonó, Sabrina si alzò lasciando il suo sogno tra le lenzuola: oggi era una giornata importante ,la Genealogica Cataruffo aspettava uno dei suoi migliori clienti, non c'era tempo da perdere!

15 giugno 2022

Amministrative 2022

Carrara degrillinizzata!
Dopo 5 anni di inerzia, di immobilismo, di abbandono dei territori, di sistematica chiusura al dialogo con la cittadinana. 
Pure il loro sindaco uscente non si è ricandidato. Credo che sia una brava persona, ma non l'ho mai sentito il "mio" sindaco.
Il mio candidato non ha vinto, ma ha riportato un risultato  lusinghiero, anche se è partito tardi. Per la chiusura della sua campagna elettorale lo scorso venerdì è venuto Renzi.
In queste elezioni dove c'erano tra un po'più aspiranti consiglieri che elettori,dove lo stesso tizio che voleva diventare sindaco,  5 anni fa spaccò il Pd, allora il mio partito, quest'anno invece ha spaccato la destra.  
In queste elezioni dove ho visto gente schiantarsi a precipizio, con la convinzione di avere la vittoria in tasca. Altri scambiare i "mi piace" per voti sicuri. 
Ho visto gente di stirpe comunista, militanti pci, ds e pd andare sotto il gazebo con la Meloni. 
Ho visto gente che nella vita non ha mai fatto niente, salire sulla corriera elettorale, perchè tanto basta essere brave persone e avere idee buone.
Ho visto grillini che 5 anni fa erano infervorati, sicuramente convinti della promesse del Movimento, fregarsene alla grande di questa tornata elettorale, perchè in 5 anni il pathos s'è sgonfiato.
Ho visto qualcuno convinto di spartirsi una torta, rimasto con un bel nulla in mano!



09 giugno 2022

La numero Uno!




Insomma salterò di annaffiare per un giorno e si che non piove da chissà quanto! Non ho mai visto il fosso così basso. E che dire delle mie piante sofferenti, che io mi vergogno  che quest'anno sono così senza vigore!
Vado a vedere Meb al Bagno Venezia, Meb a sostegno di Cosimo Ferri candidato a sindaco di Carrara.
Arriva Meb, non si è fatta aspettare nemmeno tanto: è piena di grazia Meb, giovane senza tempo, magra si non me l'aspettavo così magra. Bellissima. Penso a lei come una Naomi Campbell  della politica. 
Due giorni prima è venuta la Meloni, bagno di selfie e invece con Meb non puoi andar lì e paparazzarla, la sua classe inibisce.
La serata passa veloce con la presentazione dei candidati, poi tocca lei. Voce delicata e ferma, elogia il candidato con cui condivide l'attività parlamentare, ricorda che mettere in lista una persona disabile, un anziano, non è tanto un fatto di rappresentanza, ma significa cambiare l'agenda dei lavori, perchè quella persona inevitabilmente  affronterà il tema che la investe in prima persona. 
Parla Meb, con un ritmo costante, conciliante e il tono della voce vibra però quando commenta un candidato di non so quale lista che quel giorno è andato a farsi i selfie nella Casa dove le donne vanno a chiedere aiuto contro la violenza. 
E dice che lei è andata tante volte in quelle strutture, ma non si ė mai fatta fotografare in quei posti,  perchè  bisogna tutelare le donne che vanno lì a cercare aiuto.
Alla fine mia cugina ed io andiamo a salutarla a stringerle la mano e a ringraziarla per essere venuta nella nostra città. E lei ci sorride e ci stringe la mano ringraziandoci.
Poi usciamo e per fortuna io ho in borsa ( nella mia borsa bauletto nera di Armani) un ombrello perchè piove a catinelle! Piove! Tantissimo come non pioveva da chissà quanto!
Piove evviva! Meb ha portato la pioggia, è come la Madonna!

08 giugno 2022

Teodora detta Tea ( il nostro romanzo generazionale)

"Tuo nipote è un coglione! Ecco cos'è tuo nipote! Un c-o-g-l-i-o-n-e! Anzi, guarda, secondo me non è nemmeno tuo nipote! Sarà un corno! L'avranno scambiato nella culla, tuo nipote!". 
Teodora detta Tea Cozzani di Castelbianco chiuse la telefonata e si rivolse alla cassiera dell'autogrill che la fissava  attonita "Una spremuta e una macedonia!". La ragazza battè lo scontrino a capo chino sulla cassa, visibilmente imbarazzata per la conversazione che aveva udito suo malgrado
"Uff.." sbuffò Tea e avanzò verso il bancone decisa a procurarsi la sua colazione "healty". Si, ma come si sarebbe mangiata volentieri un bombolone con la crema! Che le riviste femminili tipo "Il mondo delle donne" avevano un bel dire che ti potevi fare una golosa colazione a base di frutta! Golosa? Cosa? Questa roba squadrata dentro una coppetta di plastica?  I tocchetti di ananas fibrosi, le more acerbe, la pesca insapore...
La frustrazione della dieta, si innescò con la conversazione che aveva appena avuto con sua madre. Tenendo ferma la coppetta di plastica sul tavolinetto, cercava di infilzare i duri tocchetti di frutta. 
Si era proprio un coglione suo nipote! Perché  solo un coglione poteva insultare l'operatore di un call center e beccarsi una denuncia! 
C'era stato pure un titolone sulla cronaca locale "Noto ristoratore accusato di omofobia!". Noto? La famiglia era nota, lui no! Ristoratore poi, uno come lui!
C'era stata la storia prima del Sushi club nella Città, ma quando arrivò l'Asl, si giustificò che era stato messo di mezzo dal suo socio. Quanto fosse costata a sua sorella e a suo cognato l'impresa meteropolitana   di quel figlio scemo, non è dato di saperlo.
Ci aveva riprovato poi a Sarzana, con una Winery specializzata in vini sudamericani o australiani, che non aveva riscosso  il successo previsto "un'idea troppo avanti per Sarzana", diceva lui, "fai un po' te, mettersi a vendere vino sudafricano  ( o australiano?)nella terra del vermentino dei Colli di Luni!" dicevano gli altri.
Mentre Tea addentava la frutta, le cadde lo sguardo sull'abito maculato di una tipa che con marito e prole al seguito, aveva occupato lo spazio antistante il bancone. 
Aveva un abito quasi uguale in valigia, si era fatta convincere dalla mitica Lupy, storica commessa di un negozio "per vere signore" che "quest'anno il maculato va tanto e poi lo puoi sdrammatizzare con una ballerina, ma guarda che io l'ho visto anche ai matrimoni il  maculato! ". 
Lei invece fissando la sconosciuta, si chiese come poteva essersi lasciata convincere a comperare una cosa così coatta! Ah la boutique della Lupy! Sembra un salotto d'autore,  tutta immersa in una luce calda, d'oro, ti vedi per forza bella lì dentro! Mica come quei negozi orribili dei centri commerciali che ti sparano una luce impietosa e ti rimbambiscono di musichette! Puoi lei, la Lupy, al secolo Luisa Lupetti, età imprecisata 66, forse  67 anni,  biondissima [segue descrizione della Lupy]
Poi la vide, anche se lì per lì non si ricordò bene di lei: quanti anni erano passati? Sabrina Malbertini !si!la Malbertini! Stava nei banchi della terza colonna con quelle altre due torpedinate come lei! Come si chiamavano quelle altre due? Chi se lo ricorda?!
Andavano in chiesa! Andavano d'estate a fare i ritiri spirituali con le suore! A 15 anni!
Avevano tutte e tre i capelli lunghi, come usava per le ragazze di campagna che andavano dal parrucchiere  solo se si sposava uno zio o un cugino. Un giorno una di loro, non si ricordò quale, venne a scuola con una gonna lunga con stampate fette di cocomero, albicocche, noci di cocco,uva...una roba mai vista! Sua madre non avrebbe adoperato una simile fantasia nemmeno  per la tovaglia di una scampagnata, figuriamoci per un capo da indossare!
Il telefono squillò: era sua sorella che intercedeva per il figlio"Vicky " così tutti chiamavano Luisa Vittoria Cozzani di Castelbianco " Vicky io non mi occupo di queste cose, ti devi rivolgere a un penalista, non lo so ora su due piedi chi può intervenire! Poi lo sai che i giornali hanno parlato di "grave episodio di omofobia" ora guarda se per una bolletta della luce tuo figlio doveva fare un casino del genere! No, Vicky non è "normale" insultare gli operatori dei call center! Non ė "normale" un belino! Poi quelli si incazzano e hanno ragione!"
Durante la telefonata Tea perse di vista la Malbertini, anzi se ne dimenticò proprio.
Andò in bagno ,  era la classica toilette da autogrill: uno specchio correva lungo una parete lunga 7, 8 mentri, illuminato da luci fredde. 
Tea si fermò innanzi allo specchio, faceva caldo lì dentro, caldo umido. Ristette innanzi all'immagine di sè, con la fronte imperlata e l'occhio le cadde, come al solito, su quelle rughette che andavano a formarsi sul suo decoltè. Erano apparse da quanto? Un mese? Due? Un segno inequivocabile del tempo! 
Da una delle toilette si aprì la porta e uscì una donna : era Sabrina Malbertini! Si guardarono entrambe nello specchio.

03 giugno 2022

Come quando n. 108




 Come quando sei nel mood "Charlie'Angels "e ti prendi un profumo vintage.

La mia preferita era Sabrina Duncan, insomma quando giocavamo alla Charlie's Angels, per ovvi motivi, io ero Sabrina.
Ho un paio di vestiti che mi ricordano il look della Charlie's Angels, molto femminili: che forza ogni tanto sentirsi un Angelo di Charlie!