28 agosto 2022

Carrara - Palazzo Binelli


Il giardino di Palazzo Binelli a Carrara non è particolarmente complesso e ha piante piuttosto comuni, tuttavia è così ben curato, che mi piace tanto poterlo visitare quando è aperto per le presentazioni di libri.
Ho controllato da vicino le rose della vasca e non c'erano tracce di oidio e nemneno di ticchiolatura.

Ho fatto un post su Instagram e poi volevo taggare la Regione Toscana e dire che qua siamo tra gli scordati. Una provincia come Cenerentola e non vorrei fare un discorso troppo lungo, comunque io sono sempre più contraria al sistema delle Regioni, centri di potere e succhiasoldi, che non corrispondono ai territori che amministrano.
Questa non è Toscana, ma Lunigiana.

27 agosto 2022

Antenati


 

Le statue stele della Lunigiana si collocano in un arco temporale che va dal IV al I millenio a.C. 
I nostri antichi padri, le nostre preistoriche madri, guardiani e mentori silenziosi della Lunigiana, sono custoditi nel museo del Castello del Piagnaro a Pontremoli. 
La mia provincia ha una storia antichissima! 
Mi emozionano queste figure, sembra che abbiano un'anima, una vita propria.
Nel museo ci sono dei video ben fatti che accompagnano la visita, il biglietto costa 7 euro, poi è pure l'occasione per fare un giro a Pontremoli.

25 agosto 2022

Two Sara is megl che uan!


La versione liscia di me, insiene a Sara Turetta, incommensurabile presidentessa dell'associazione che io amo: Save the dogs
In braccio non ho uno scoiattolo, ma la sua cagnolina Amelie.

Questa è la seconda volta che incontro Sara, la prima volta fu quattro anni fa, ma questa volta siamo state insieme un po'più di tempo.
 

21 agosto 2022

Giardini e pomodori a Sarzana

Vado, non vado?ok vado, ma poco.
Stamani mi sono recata a Sarzana per un duplice appuntamento: la 9°mostra nazionale del pomodoro e la visita ai Giardini di Caneva. Stesso posto due eventi!
Nell'uliveto c'era la mostra con  stand di piante,  stand di semi, una parte dedicata alle conferenze. 
Il terreno contiguo invece accoglie i Giardini Caneva, una recente realtà voluta da un ingegnere appassionato di piante. 
Ho avuto modo di fare la visita guidata ai giardini con una guida, la cui competenza ha reso più interessante il percorso, nonostante ci fossero degli appassionati di giardinaggio che lo interrompevano per dar sfoggio del loro sapere, una cosa insopportabile, da maleducati. 
Spero di tornare presto a visitare i Giardini Caneva, è superfluo dire quanto sia contenta del fatto che dalle mie parti sia sorto quello che a giusta ragione puó essere un luogo di riferimento per gli appassionati di giardinaggio!




 





20 agosto 2022

Amici

Avevo una foto pronta, del posto in cui vivo, anche qua ad Hazzard infatti il maltempo ha infierito su case ed alberi. Il resto l'avete visto in tv, immagini come tante altre già viste, di auto distrutte, di alberi da levare di mezzo, di opere da ripristinare. 
Giovedì ero al lavoro, a trenta km di distanza da casa e mi arrivano notizie sempre più drammatiche, ma allo stesso tempo pensavo che le tegole che volano si rimettono a posto, ci si impegna, si lavora, si ricomincia da capo, senza frignare. 
Poi è arrivata l'unica notizia che non volevo sentire, credevo, speravo, che fosse una bufala e invece purtroppo era vera. Sotto quella tempesta ha perso la vita una donna.  Uno slancio di generosità fatale e dire che l'avevo vista anch'io quella "barbona" nei giardini, tempo fa, ma non mi sono fatta più di tanto delle domande. Se ci fossi passata accanto mi sarei fermata e le avrei parlato, questo si. 
Insomma una tragedia supera smisuratamente tutto il resto, ciò che è distrutto si ricostruirà, ma una vita no, non torna. 
Oggi è sabato. Il sole è tornato a bruciare, i muratori sono sui tetti. Mi preparo alla serata con i miei amici, il Silvy dai tempi delle elementari, Grazia dalle scuole medie, Elena, la mia straordinaria amica fin dai tempi del liceo.  E poi ancora stamani la conferenza di Marco, il caffè con Sergio, la telefonata con Sara, il vocale di Rossana, il messaggio di Paola per una festa la prossima settimana, un'altra Sara che vedrò martedì e mercoledì e ci mettiamo d'accordo sul programma.
Tutto questo calore mi rasserena e mi conforta!

10 agosto 2022

E poi l'orso

Olivia Newton John aveva a cuore la causa degli orsi della bile, cioè quegli orsi che ogni anno vengono torturati perchè dalla loro bile, secondo alcune pseudomedicine orientali (cinese e vietnamita) si possono ricavare dei preziosi medicinali, compresi gli immancabili rimedi "afrodisiaci".  Lei gli aiutava come ambasciatrice di Animal Asia
Immaginarsi migliaia di orsi con ferite aperte, infezioni e tumori, dai oggi, dai domani, non è che prima o poi verrà il mal dell'orso?
Culture millenarie...

07 agosto 2022

Sensibile






Ho preso un po'la via dei podcast e ascoltandone uno sulla strage di Bologna, mi è venuto in mente di cercare in rete cosa fa Giusva Fioravanti.  
Non mi ricordavo  quella canzone degli Offlaga, dedicata a lui e alla sua compagna Francesca Mambro nella quale si sottolineava che sono entrambi fuori di galera.
La sentenza sulla strage di Bologna, passata in giudicato, li  ha dichiarati colpevoli, senza dubbio ci saranno ancora misteri da svelare, ma oltre a questa strage i due hanno collezionato decine di efferati omicidi, che sono costati rispettivamente 8 ergastoli a lui e 9 a lei. 
Intanto già da diversi anni sono usciti di galera, hanno avuto una figlia e di tutti quei morti che si sono lasciati alle spalle, dopo 40 anni, cosa rimane?
Come ebbe a ricordare l'on. Bonino il fatto che siano liberi, è in ossequio alle nostre leggi, d'altro canto lavorano per l'associazione Nessuno tocchi Caino, che non ha attinenza con i preti, ma fa capo alla innanzi citata alleata di Calenda.  
Quanto penso male dell'associazionismo di propaganda, che serve a giustificare chi lo fa!
Hanno ragione gli Offlaga,  questa coppia vince 2 a 0. 
Anzi 85 a 0.

04 agosto 2022

Il vestito di Samantha

La socia ed io abbiamo limitato la trasferta a qualche ora di pomeriggio, dopo le 4, insomma, poi io ho il telepass e voliamo all'outlet. 
Prima tappa, il "solito" negozio di Pompea, pigiamini, maxi t- shirt, io comunque non volevo comprare niente, ma va beh, alle volte  esco ignuda  in mutande sul balcone, allora ok, piglio una maxi t-shirt con una scritta ganza. 
Poi le scarpe. No, non mi serve niente. Nemmeno a me. Però carine. Le prendo? Le prendi? Ma si!
Poi andiamo di là, ma guarda qua che taglia è, c'è un'altra taglia/ colore/modello? 
Facciamo sempre amicizia con le commesse. 
C'era una borsa di Gattinoni che mi piaceva ed "era presa bene" e già mi vedevo quest'inverno con quella tracolla, andare ovunque, all'ape,  alle conferenze top...
Poi ho pensato che insomma in effetti ho già un po'di borse nuove e belle e quella era proprio carina, ma potevo farne a meno.
Poi andiamo di là, ma si un caffè,  che bello stare insieme ogni tanto!
E poi ripartiamo per un bel negozio dove c'è una commessa con un accento campano che potrebbe essere nostra figlia,   ma tanto io non sono più intenzionata a comprare niente e mi guardo oziosamente in giro. 
Poi la commessa nel cercare un abito per la mia amica, ne estrae uno che io appena lo vedo esclamo"ma quello è il vestito di un film!" E la commessa "esatto!".
Insomma era il vestito che Samantha in Sex and the city 2, quando lo adocchia in una boutique, la commessa le dice che poteva trovare qualcosa di più adatto per la sua età!
Samantha  fulmina la commessa e con quel vestito fighissimo ci va a un red carpet dove sotto gli scatti nei fotografi incontra Miley Cyrus che indossa lo stesso vestito, accipicchia, ma le due escono dalla situazione imbarazzante solidarizzando tra loro. 
La mia commessa di oggi, a differenza di quella di Samantha, ha prontamente appoggiato il mio interesse per quel vestito bellissimo, che era anche della mia taglia e me l'ha dato da provare.
Adesso mi serve un evento da red carpet!

02 agosto 2022

Una luce nel buio


Era un pranzo della domenica, sotto il grande bersò, forse era la fine dell'estate e Paolo che si divertiva a fare le piante di ananas ricavandole dal ciuffo del frutto, ne regalò uno a Marco. A Paolo gli ananas si afferravano, a Marco no.
Chissà,  forse era il 2009, il 2010. Ma poteva essere anche il 2011.
Paolo non c'è più da quasi 7 anni, anche stamani mi hanno chiesto di lui. 
Poi Marco oggi pomeriggio mi ha mandato questa foto: l'ananas di Paolo ha fatto un frutto e lo so che sembra sciocco, ma è come vedere una propagine di vita che emerge dal buio che l'ha avvolto in questi anni. Qualcosa di vitale che parla ancora di lui!