Ok, io mi muovo su Facebook come nel fantastico mondo di Amelie. Di fatto ci scrivono tanti ignoranti. E tanti nullafacenti.
Leggo una citazione di San Agostino: cioè una signora ha preso la briga di scegliere un'immagine di Agostino e scrivergli una citazione circa la naturale inferiorità delle donne.
Io non conosco ovviamente tutta l'opera omnia del vescovo di Ippona, quindi ho chiesta alla tipa da quale testo fosse stata presa quella frase.
Alla fine è uscito che non lo sapeva neanche lei, infatti aveva citato un fake, a sostegno della tesi che la chiesa cattolica è patriarcale, misoginia etc.
A parte che Agostino era un uomo del suo tempo, quindi il problema non è il patriarcato nella sua epoca, ma nella nostra.
Poi Agostino ha amato profondamente la sua compagna, quella che aveva prima della conversione, semmai il suo conflitto non era nei confronti delle donne, ma della sessualità.
Un disagio che avevano anche i filosofi pagani, perché la passione sessuale turba l'equilibrio delle persone e poi una mano la comandi, un piede idem invece gli organi sessuali non si possono comandare, insomma esiste una parte del corpo che sfugge al logos.
Nella vita di Agostino ha avuto un ruolo decisivo la madre, a lei il Santo riconosce lo straordinario impegno nell'agire per la sua conversione. Sullo sfondo,il padre è un omuncolo.
Poi io ho fatto l'università, dove ti insegnano tante cose che dimentichi, ma il metodo no: se fai una citazione, devi dare i riferimenti! Autore, opera, paragrafo.
Insomma la tipa mi ha risposto che lei è una libera pensatrice.
Ma non si combatte il patriarcato, o qualsivoglia altra cosa sbagliata, con l'ignoranza!
Si studia!
Io non sono una libera pensatrice, io mi baso sull'auctoritas, preferisco prendermi parte del lavoro e dello studio fatti nei secoli da altri, perché ho l'umiltà di riconoscere che ne sanno più di me.