Note di ordinaria gestione domestica: si parte di mattina, con Apua che è tanto dolce e ha voglia di coccole e cerca di infilarsi nel letto coniugale, lasciato temporaneamente libero dal suo papà, salvo poi,all'approssimarsi del legittimo proprietario, attendere fino all'ultimo istante per balzare a terra, il che non ci evita, a me e a lei, una serie di rimbrotti (legittimi...). Ancora mezze addormentate scendiamo in cucina e lei ne approfitta per perlustrare la sua ciotola, non si sa mai che nottetempo ci fosse cresciuta un po'di pappa. Scelta del giunzaglietto: meglio quello marrone, decisamente sobrio o quello a catennella, vagamente rockabilly? Recupero di borsa di plastica, genere coop o conad da riempire con : una scatoletta di cibo per gatti, due manciate di crocchette per i medesimi, una bottiglia d'acqua da 1 l e 1/2, del rubinetto s'intende, 2 o 3 fogli di scottex per questioni private di Apua...
Prima tappa dall'asina Rosita a cui molliamo un pezzo di pane secco, così non è gelosa a vedere che Apua fa il giretto e lei no. Presa visione del secchio dell'acqua che Rosita si diverte puntualmente a calciare: dopo tocca ricordarsene!
Seconda tappa: i gatti benestanti del campo sportivo,madre e figlioletto, i quali come si conviene al rango, le mie crocchette le degnano appena di considerazione, in ogni caso, la mia premura nei loro confronti è solo quella di fornirgli una leggera colazione e un tutoraggio quotidiano.
E arriviamo dopo un po', circa 4 o 5 pipì di Apua s'intende,dai gatti poveri il cui numero è sempre aleatorio perchè certe volte mi sono trovata con una scatoletta a fronteggiarne 7 o 8 affamati, ultimamente ne vedo solo 4: 2 maschi tigrati e due femmine nere magrissime. Nel complesso però mi sembrano meno affamati. Ad Apua riservano molte smancerie, che lei ne farebbe a me, secondo me si vergogna un po'in questo ruolo di cagna forzatamente gattara! A me scoccia un po'farmi vedere dalla gente, che una volta sono passate due bionde a fare jogging panterato e una ha esclamato "la mia fine sarà quella lì", indicando la sottoscritta attorniata dai mici. Che io avrei dovuto dirle "guarda cretina che io ho bel marito e un mucchio di amici!", invece con un'insolita flemma le ho risposto che per la sua età era ancora in uno stato discreto di conservazione, ragion per cui, un ometto poteva ancora cattarselo...
In linea di massima comunque, durante questi miei itinerari mattutini, incontro dei pensionati con il cane, i quali vogliono impicciarsi nei miei traffici felini e allora due commenti sul tempo, su quanto sono "buone le bestie", sulle condizioni indecenti della viabilità urbana, mi tocca pur farli. Certe volte incontro la Saila, che è una cagnolina nera, praticamente gemella di Apua: le due non si sopportano, io però devo evitare che Saila si pappi il cibo per gatti e così cerco di portarmela dietro tra le proteste rumorose di Apua e così ci ritroviamo in corteo di tre a proseguire sulla strada del rientro. Il difficile poi è convincere Saila a non oltrepassare la cinta delle nostre mura domestiche. Nel frattempo il rumore di apertura del cancello, solleva un raglio di Rosita: ha sete la ragazza! ma perchè calcerà il secchio, io proprio non lo so. E allora porto l'acqua a Rosita con l'annaffiatoio. Che ci vuole un po', ci sono pure le scalette da fare.
Poi ci sono le anatre, che ultimamente mi danno molti pensieri: sono in quattro, l'anatra nera, suo marito, un enorme anatro bianco, che dovrebbe essere muto invece starnazza di continuo e due anatrelli bianchi e neri. Hanno tre vaschette per l'acqua a loro disposizione, da rinfrescare ogni giorno, più volte al giorno. Ho riciclato una vasca da bagno da neonato, che d'inverno uso per tenere i pesci rossi in veranda, ma a riempirla ce ne vuole. Avanti e indietro con l'annaffiatoio, che è giallo, così quando lo mollo in giro, lo vedo anche da lontano, donna previdente (e miope) che sono!
Un occhio al pollaio, dove le galline quelle "ignoranti" e quelle "evolute", di solito sono già state governate, però vedo che la gallinella zoppa è senz'acqua. Acqua pure a lei. Nel viaggio di ritorno porto un po'di pane alle anatre, che si avranno già mangiato, ma hanno sempre fame le tenerelle! che qualche giorno fa ho aperto il loro serraglio per farle uscire a cercarsi i vermetti e invece sono tutte rimaste lì, meno l'anatro il quale si è precipitato nel pollaio a razzo e l'ho trovato che si voleva fare la gallina zoppa, che è pure vecchia poverina. L'ho mandato via con il bastone!
Poi ci sono i pesci rossi, a cui do da mangiare quando mi ricordo, perchè sono fermamente convinta che gli faccia bene un stile di vita parco e frugale...loro un po'di meno e quando vedono il cibo ci si avventano come dei pirania.
Ogni tanto fa capolino dietro una siepe la gatta Silvestra, ossia la micia dei vicini di casa. Lo sa che qua si è liberato un posto da gatto, da quando Sexy Taby non c'è più...e giù crocchette anche alla gatta Silvestra, nera con i zampini bianchi. Per fortuna poi vado a lavorare.
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