Un tempo c'era solo Postal-market o eventualmente Vestro dove si potevano trovare certe cose. Mia nonna ordinò una panciera e quando le fu recapitato il pacco si trovò un affarino di pizzo nero "Toh! i'm'han mandà 'l rgalo". E cerca ancora nel pacco "Ma dov'a l'è la mi'pancera?".
Ora c'è da immaginarsi la reazione dell'altra che aspettava vogliosa il suo perizoma e invece si è vista recapitare per sbaglio la panciera della mia nonna.
Poi l'intimo "da letto" fu sdoganato. Il primo perizoma che ho comperato era bianco e costava, me lo ricordo, 8.000 lire. Mi ricordo il prezzo perchè tutto sommato era legittimo, essendo un oggetto trendy all'epoca, insomma stiamo pur parlando dello scorso millennio, pensavo che una cosa del genere costasse abbastanza, ma non ero la sola , ci fu pure una mia amica che quasi con timore mi chiese il prezzo, forse anche lei si era fatta l'idea che fosse al di fuori della portata delle nostre tasche.
Ho ragione di pensare che l'acquisto del perizoma, almeno per la mia generazione, abbia sancito l'outing della propria determinazione sessuale, perchè voglio dire, se ti scopri in certi frangenti e indossi il perizoma non puoi dare da intendere che ce l'hai perchè, come sostiene qualcuna "è comodo".
Non è comodo per niente! Sono comode le mutande della Pompea, che le sbatti in lavatrice, che ti contengono il pancino (o panciotto), senza però stressarti, lo dice pure la pubblicità. Il perizoma invece ti stressa, e più pizzoso è più stressa.A pensarci bene l'effetto perizoma non costituì solo una novità per la mia generazione, ma pure per quelle più grandi di noi, molto più grandi:praticamente una dichiarazione di guerra. E in questo aspetto, ovvero, nel rivendicarne, mostrandolo o millantandone, il possesso, riconosco il valore storico di tale indumento, che palesa, legittimandole, le istanze sessuali femminili.
E fu così che alla fine dello scorso millennio, dalle vetrine dei negozi di intimo, il perizoma debordò, letteralmente, nei luoghi più impensati, fino a diventare francamente fastidioso in taluni casi. Perchè subire la visione di un perizoma altrui in pizzeria o mentre paghi il parchimetro fa pure un po'senso. In questo caso comunque si tratta di perizomi di bassa qualità, da 2, 3 euro, perchè uno buono, che lo paghi, sta dove deve stare, non esce fuori dai pantaloni, non va ad offendere la vista degli astanti.
E poi, come mi diceva un mio amico, praticamente "esperto del settore", perizomi in giro se ne vedono troppi, soprattutto su brutti fondoschiena.
Al profilarsi della trentina, o anche più innanzi, ordinariamente si (ri)scoprono le mutande di cotone, quelle un po'da bimbette, con gli animalini per intenderci, i gattini, i criceti, le scimmiette, le mucche e compagnia bella. In giro, o meglio, sugli scaffali dei supermercati se ne vedono sempre, perchè ogni generazione che incontra questa fase della vita, ne ha bisogno per autoingannarsi innanzi allo scorrere inesorabile del tempo. Il bestiario intimo tuttavia può anche essere imputato all'instaurarsi di una relazione con un uomo decisamente più giovane.
Ma lo zoo (o fattoria) in questione secondo me lascia un po'perplesso il genere maschile, al pari tuttavia di quell'intimo lycra color carne o "nudo"come lo definiscono le commesse, beige insomma potremmo dire noi, che vestirà pure tanto bene, ma ho idea che in taluni contesti tenda a dare un' aria che non è esattamente "oui je soui Catherine Deneve", ma piuttosto ahimè, da malinconica sciura.
Comunque esistono fabbriche di intimo femminile che confezionano espressamente capi indirizzati agli acquirenti uomini, che poi si auspica li regalino alle donne, quanto meno. E sono piuttosto diversi da quelli che ci comperiamo da sole, sono in qualche misura, come dire, più fantasiosi. Mi diceva una commessa che durante il periodo di Natale e per San Valentino, si vedono recapitare roba talmente impegnativa, così che nel suo negozio hanno un po'vergogna a farci la vetrina.
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