30 marzo 2008

novità editoriali


Non mi spiego perché ma in taluni contesti di filosofia giardinicola appena si menzione Paolo Pejrone, certe persone s'infiammano d'odio verso costui, che a mio giudizio invece ha scritto testi garbati come "Il vero giardiniere non si arrende" e l'ancor più celebre "In giardino non si è mai soli" (foto).
Io non capisco il perchè di tanto livore, tutto sommato il mio approccio con il giardinaggio è abbastanza recente, però penso che in filosofia, anche giardincola, sia sbagliato accettare o ricusare completamente un autore. Ho conosciuto poco dell'opera di Pizzetti, ma la sua morte mi ha addolorato al pari di quella di alcuni docenti che ho avuto all'università. E anche se il Maestro non nutriva particolare simpatia per le rose, non vedo perché io, pur considerando le sue riflessioni insuperabili, dovrei privarmi delle piante che più amo.
In ogni caso questo è un periodo che si presta poco alle letture, la stagione incalza, ci sono da fare i rinvasi, bisogna piantare i bulbi, con quelle maledette erbacce sempre da strappare! E poi il sole riscalda già e allora guai a scordarsi di annaffiare! ma soprattutto questa è la stagione delle semine! mi prometto sempre di limitarmi e invece poi esagero e ci perdo dietro tanto di quel tempo! Però ho già pulito e disinfettato vasi e vasetti: ci ho impiegato un intero pomeriggio domenicale.Accipicchia, devo ricordarmi di potare le aromatiche e già che ci sono moltiplicare quell'origano buonissimo che ho raccolto nel mio giardino abbandonato e organizzarmi con tutte quelle aromatiche che ho comperato a Verdemura.
E poi voglio scrivere un libro anch'io. Come Pejrone. Come il grande Pizzetti.
"In giardino ci si fa un mazzo tanto!"

p.s. a te che leggi questo post: ti ho prestato "Pollice Verde" di Pizzetti ormai da un anno: lo sai cosa si dice in Battilana ?"chi presta, impesta!"

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