16 settembre 2009
Emergenza a Calarasi : CHIUDE IL CANILE!
(Copio il testo seguente dalle pagine di Save the Dogs: un'associazione che io sostengo e amo smisuratamente!)
La notizia è ufficiale: il canile di Calarasi chiuderà questo autunno.
La nostra associazione ha lottato strenuamente per poter portare avanti il progetto dal febbraio 2008, spendendo ogni mese circa 7.000 euro, oltre ad un investimento iniziale rilevante per realizzare i recinti e acquistare i containers. Ma i nostri sforzi, purtroppo, non sono bastati.
A rendere oramai insostenibile l’intervento in questa città vi sono la totale inaffidabilità dei fondi del 5×1000 (la cui erogazione continua ad essere rimandata dal Governo) e il calo delle donazioni legato alla crisi economica. Ad aggravare la situazione vi sono poi aspetti (non meno rilevanti) legati all’atteggiamento delle istituzioni locali e cioè il fatto che il Comune:
- non abbia finalizzato le pratiche per l’intestazione del terreno a STD ad un anno e mezzo dal nostro arrivo, rendendo di fatto illegali tutte le nostre attività sul posto, incluse quelle mediche (non è stato possibile ottenere i permessi sanitari-veterinari indispensabili per sterilizzare e curare i randagi);
- abbia d’altro canto stipulato un contratto per circa 60.000 euro con una società privata, che cattura con metodi barbari i cani “da sterilizzare”. Non si comprende come mai le nostre proposte di partnership siano state del tutto ignorate, nonostante la disponibilità a sostenere direttamente il 50% delle spese di un programma di sterilizzazione intensivo. Ovviamente non è mai giunto alcun tipo di contributo a STD.
La chiusura e lo smantellamento definitivo del canile sono previsti entro il 30 ottobre 2009, con la possibilità di prorogare eventualmente di qualche settimana qualora non si trovi una collocazione ai 270 cani ospiti nella struttura. L’intenzione è quella di svuotare il rifugio e di portare via, pezzo a pezzo, recinzioni, gabbie e attrezzature, per evitare che altri pazzi o malintenzionati possano usufruire dell’area. Provvederemo a riutilizzare tutto ciò che è in buone condizioni a Cernavoda e a Medgidia. La brutta notizia è già stata data allo staff locale, per il quale l’associazione ha previsto due mesi di buona uscita. STD ha inoltre proposto alla veterinaria del rifugio di aprire un ambulatorio che sterilizzi a prezzo di costo i cani e i gatti di proprietà, offrendo in cambio (in comodato gratuito) le attrezzature della sala operatoria.
La vice presidente di STD, Paola Lazzarini, e la responsabile adozioni Ylenia Bitetti si trovano da alcuni giorni in Romania per selezionare gli animali adottabili ed incrementare, tramite foto e filmati, le loro chance di adozione. Oltre ai rifugi Italiani, anche i partners Olandesi e finlandesi Finlandia si occuperanno di trovare famiglie ad alcuni dei 270 cani randagi ospiti nel canile di Calarasi. Ci auguriamo che i sostenitori comprendano le difficoltà insormontabili che ci troviamo ad affrontare e che restino al nostro fianco anche in questo momento così drammatico per l’associazione. E’ la prima volta che ci troviamo a dover fare “un passo indietro”, ma persistere nonostante la mancanza di fondi e l’isolamento politico potrebbe voler dire mettere in pericolo anche gli altri progetti, già minacciati da seri problemi politici.
Cosa potete fare per i 270 cani di Calarasi?
Ovviamente ciascuno di voi può aiutarci a far sì che tale chiusura sia la meno dolorosa possibile. In particolare, abbiamo bisogno di far partire il maggior numero di animali. Ecco alcune idee per darci una mano:
1) sono necessarie risorse per pagare i biglietti aerei dei cani (Euro 5,00 al kg) da far volare in nord Italia. Mediamente, i cani da collocare pesano circa 15 kg l’uno, per un totale di c.a. 75 euro a cane. Visitate la pagina AIUTACI per fare una donazione, scrivendo nella causale “biglietto per un cane di Calarasi“. Riceverete a casa la foto del cane che avete salvato sponsorizzando il suo volo con il riferimento al rifugio che lo ha accolto.
2) donateci i vostri punti Mille Miglia Alitalia per far volare i volontari. Scrivete ad adozioni@savethedogs.eu per fornirci il numero di tessera, il PIN e la vostra data di nascita.
3) cerchiamo volontari disposti a volare su Bucarest in giornata ma anche a ritirare i cani agli aeroporti di Milano MPX-Bergamo e Verona per consegnarli ai rifugi; scrivete ad adozioni@savethedogs.eu per dare la vostra disponibilità.
4) se sei volontario di un rifugio del nord Italia, metti in contatto i responsabili del canile con STD. Anche ritirando 1 o 2 cani potete contribuire in modo significativo allo svuotamento del canile.
Ricordiamo a tutti che i cani presenti sono stati in parte ereditati dalla precedente gestione e in parte sono stati abbandonati presso il rifugio da cittadini irresponsabili. Nessuno di questi animali è in grado di sopravvivere per la strada, tantomeno in una città come Calarasi dove i randagi sono migliaia e le crudeltà e gli avvelenamenti all’ordine del giorno. Ogni cane che partirà sarà un cane che avrà la vita salva.
Per conoscere la storia del nostro intervento a Calarasi, visitate le seguenti sezioni:
la situazione del randagismo nella città
le foto shock del canile-lager Sufletel (2006)
l’intervento con la clinica mobile e i primi aiuti (2006)
le brutali uccisioni dei randagi (2007)
la presa in carico del rifugio da parte di STD (2008)
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2 commenti:
Ciao Sara...ho visto traccia del tuo passaggio sul blog. Sono venuta a trovarti e letto questo ho provveduto al volo a linkarti...metti che qualcuno possa dare una mano...insomma certe notizie meglio farle circolare il più possibile... :-)
Si troppo carina! Grazie anche a nome di Save the Dogs : hanno un assoluto bisogno del supporto dell'opinione pubblica, i blog possono fare tanto...
un grosso bacio!
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