By apua at 2010-05-24
(post riciclato)
Gli dei erano preoccupati per Dioniso. Da un po'di tempo il giovane dio era irrequieto, perchè si consumava d'amore. Ma si consumava davvero, che era anche un po'dimagrito, perchè era innamorato di quattro o cinque fanciulle, tra divinità, ninfe e semplici mortali.
Cercava l'Amore il dio e allora ogni volta che si presentava innanzi ai suoi occhi una bella ragazza, gli dei fremevano "ecco! ora ci prova anche con quella lì". Gli dei nutrivano il timore che Dioniso a causa della sua smania facesse scelte sbagliate e così loro si sarebbero ritrovati imparentati con chissà chi. D'altro canto lui vedeva che gli dei erano tutti sposati, quantunque sempre pronti ad indulgere in avventure extraconiugali e lui si era convinto che fosse venuto il suo turno di mettere su famiglia e trovare una compagna per l'eternità.
Gli dei decisero che fosse opportuno istruire il Bromio sui misteri d'amore e la scelta di Zeus, il grande amministratore dell'Olimpo, ricadde su Flora, anche perchè per motivi di lavoro lei frequentava spesso i luoghi battuti dal Bromio.
E Flora che indossava un paio di guanti color glicine, giusto per figura, perchè le dee, si sa, non si sciupano certo mani e unghie quando trafficano con le piante, si fece incontro al dio che gironzolava sospirante tra i giardini celesti. Che a dire il vero Flora non sapeva cosa dire al dio, ma accipicchia perchè Zeus non aveva mandato Afrodite a sbrigare questa faccenda, con tutto quello che aveva da fare lei, ora che la primavera stava sbocciando!
Gli dei decisero che fosse opportuno istruire il Bromio sui misteri d'amore e la scelta di Zeus, il grande amministratore dell'Olimpo, ricadde su Flora, anche perchè per motivi di lavoro lei frequentava spesso i luoghi battuti dal Bromio.
E Flora che indossava un paio di guanti color glicine, giusto per figura, perchè le dee, si sa, non si sciupano certo mani e unghie quando trafficano con le piante, si fece incontro al dio che gironzolava sospirante tra i giardini celesti. Che a dire il vero Flora non sapeva cosa dire al dio, ma accipicchia perchè Zeus non aveva mandato Afrodite a sbrigare questa faccenda, con tutto quello che aveva da fare lei, ora che la primavera stava sbocciando!
Anzi già che lo vide bello muscoloso, pensò di approfittarne: "Ho qualche sacco di terriccio da 80 l, non è che mi daresti una mano, che da sola non ce la faccio". S'imperlò appena la fronte del dio, dopo quella fatica inaspettata. "eh! eh!" aggiunse Flora : "come in giardino, anche in amore, i pesi si portano meglio se si è in due".
Incuriosito il dio si fermò per vederla all'opera, mentre mescolava la terra, la torba, la sabbia di fiume. Vicino a lei, sopra un sacco bianco, rifulgeva una scritta in oro "terriccio per acidofile".
E lui che credeva che la terra fosse tutta uguale! "ogni pianta ha le sue peculiarità, non puoi trattare tutte allo stesso modo, devi capire le loro esigenze di terra, di acqua, di nutrimento. E poi devi valutare la tua disponibilità. Se ti piace farti lunghi viaggi non puoi coltivare piante che richiedono un impegno quotidiano! E comunque se allestisci un giardino devi sapere che ti terrà vincolato. Puoi delegarlo ad altri per qualche giorno, ma poi devi occupartene sempre tu".
E continuò Flora :"dovrai tenere a mente di fare le cose al tempo e al modo opportuno, mica puoi potare le rose a dicembre! In linea di massima tutti sanno quando e come si fa, ma i dettagli della tua rosa, perchè sia bella, perchè sia generosa, li devi scoprire tu, per conto tuo". Assentì il dio, che iniziava a capirci qualcosa di tutto quanto.
Seminava Flora:"Ci vuole tanta pazienza, sai. Questa è una digitale purpurea. E' biennale. La semini adesso, ti fiorirà tra due anni!Ma...ma se te ne innamori sarai disposto ad aspettarla".
Seminava Flora:"Ci vuole tanta pazienza, sai. Questa è una digitale purpurea. E' biennale. La semini adesso, ti fiorirà tra due anni!Ma...ma se te ne innamori sarai disposto ad aspettarla".
Le si inginocchiò accanto il dio e iniziò a trafficare anche lui con i semi. E lei proseguì: "Sai alle volte fatico tanto e poi arriva un gatto dispettoso e mi scava tra le piantine. Magari non l'ha fatto apposta, però poi mi tocca rimediare. Peggio è quando ci mette le mani qualcuno, perchè crede di saperla lunga. Sai è come quando due persone hanno una storia, che gli altri ci si impicciano e gli fanno del male. Le puoi riparare fino ad un certo punto le tue piante, ma i danni purtroppo sono inevitabili. Un po'di pioggia ci vuole, ma un acquazzone può rovinarti una fioritura e ti tocca aspettare fino all'anno dopo. Ma anche la siccità prolungata fa male...sai come quelle coppie che stanno sempre insieme escludendo tutto il mondo...".
Si rialzò in piedi il Bromio e passò in rassegna incuriosito il giardino di Flora ." Ora ti piacciono tutte, perchè ne hai troppe davanti a te. Sei come me quando vado in un vivaio! Puoi scegliere una pianta per fare una siepe, così come puoi scegliere da che parrucchiere divino puoi andare a spuntare i tuoi capelli. Puoi scegliere una pianta perchè ti incuriosisce, perchè ti sembra diversa dalle altre. Ma è facile che così te ne stanchi presto e la riponi nel mucchio".
Si alzò in piedi Flora e togliendosi i guanti si avvicinò al dio e fissandolo negli occhi negli occhi, asserì:"Non puoi provare le piante e comperarle tutte per trovare quella che preferisci. Cioè lo puoi fare, ma è un gran spreco di tempo" e per i poveri mortali anche di denaro, pensò Flora. "Chi si dedica al giardinaggio può avere vari tipi di piante , ma di solito ha una sola grande passione, vedi io che amo le rose?!". E guardò piena di tenerezza una Graham Thomas, che in quell'aprile per la verità non aveva ancora promesse di boccioli, ma solo tante foglie verdoline. "Questa è la mia preferita. Ma non ti so spiegare il motivo. Perchè questa attrazione, questa passione, quest'amore non è una cosa che che si può spiegare, tanto meno si può controllare".
Fissò ancora il dio , che aveva capito tutto e si voltò di nuovo verso la Graham e poi riprese "l'ho voluta appena l'ho vista ed era ritratta in mezzo a tantissime altre, parimenti belle. Ma io l'ho voluta subito. Come un colpo di fulmine. E con il tempo ho scoperto le sue virtù, che è generosa, è forte, è profumata e l'ho amata ancora di più".
Prese tra le sue mani le mani del Bromio la dea e gliele strinse con dolcezza. Poi raccolse i suoi attrezzi e si avviò lungo il sentiero. Si voltò un attimo mentre un dolce profumo esalava dalla loro piana avvolta in quel sole di primavera: "Ha proprio ragione Zeus nel riporre la sua fiducia in te !".
in foto la mia rosa Graham Thomas
6 commenti:
Ottimo riciclo di post Sara!!!
Ciao ciao
ci sono casualità che nulla hanno di casuale, coincidenze che troppo perfettamente coincidono. :-)
@Ernest...ti sono piaciuti i miseri d'amore svelati da Flora?
@Giorgio..dici?ora mi incuriosisci...
chi cerca trova, e i cocci sono suoi... forse ho fatto un po' di confusione? ma chi cerca...
@Giorgio ti piace la mia rosa? non è uno spettacolo? è stata un colpo di fulmine!
meravigliosa, e che bella immagine, se ne può quasi immaginare il profumo.
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