19 luglio 2012

L'acqua sessista

C'è la pubblicità di un depuratore dell'acqua di casa: il ragazzino con la bici che si gasa perché lui l'acqua la vuole gasata, quindi la nonna, che considera che prima di avere il depuratore si faceva un mazzo così a portare l'acqua in casa. E la scena finale della mamma che porta la brocca d'acqua in tavola, mentre gli altri sono seduti compreso il marito.
Ora: a parte che il nipote invece di andare a zonzo con la bici, dovrebbe trasportarla lui l'acqua, invece di farla camallare alla nonna su per le scale! tanto per iniziare! 
che io col cavolo che le cose pesanti le facevo portare alla mia nonna!

Poi la moglie che porta l'acqua in tavola: questo è chiaramente un messaggio sessista!
noi siamo allertati, o almeno dovremmo esserlo, a discriminare il superfluo di tette & culi pubblicitari, generosamente profusi anche per vendere un cavatappi!
Eppure anche la mogliera rassicurante e sorridente   che apparecchia la tavola al marito, il quale  se ne sta bello seduto a non fare un belino, è un feroce e subdolo  stereotipo sessista!
Gli pesa il culo al marito dare una mano quando si apparecchia la tavola?
Ma in che mondo vivono certi pubblicitari?
Non sarebbe più edificante come messaggio invece di far fare a una la servetta e all'altro il sultano, far vedere che i due collaborano nell'apparecchiare la tavola, come avviene, si spera, in tutti i contesti dove c'è amore e rispetto?


p.s. io bevo la normale acqua del rubinetto. Quando vado in trasferta, mi porto una borraccia. 

14 commenti:

giardigno65 ha detto...

di sicuro !

Nik ha detto...

Ah, no gli uomini devono essere serviti!

D'altronde alle donne è stata riconosciuta l'anima solo dal XV secolo, il diritto di voto ve lo abbiano concesso solo dal 1946, ora non cercate di allargarvi troppo!

Nik ha detto...

... e ora vado a fare una lavatrice...

viola ha detto...

Sei troppo forte Sara ! e condivido appieno. Mandagli questo scritto a quelli della pubblicità, potrebbe illuminarli!:))

Adriano Maini ha detto...

Hai più che ragione! E ancora, viva l'acqua del rubinetto!

Rita ha detto...

Sono perfettamente d'accordo con te, le pubblicità sono piene di questi messaggi sessisti per cui è sempre la donna che cucina, che apparecchia, che porta in tavola il cibo, che fa le lavatrici, che lava i pavimenti, che spolvera, che passa l'aspirapolvere e che ca***
Se poi osi contestare questo fatto in genere gli uomini(quelli sessisti, ovvio) ti rispondono che non è discriminazione, ma è solo che le donne sarebbero "più portate" a svolgere certi servizi.
Oh, maschietti, svegliatevi, noi non siamo "più portate", è che semplicemente per secoli ce le avete fatte fare, ma vi assicuro che sareste capacissimi di svolgere certi compiti casalinghi anche voi. :-)

Ernest ha detto...

eh eh
io in casa sono l'addetto alla pulizia del bagno, poi mi spetta l'aspirapolvere, stendiamo in cooperativa, non mi occupo della cena perchè è meglio per tutti anche se mi difendo e quando serve faccio, apparecchio e bevo rigorosamente acqua del rubinetto. E naturalmente appena mi siedo verso l'acqua nel bicchiere della mia compagna... direi che va bene. :)

Paola ha detto...

Hai ragione Sara! E sono diverse le pubblicità che fanno un po' arrabbiare le donne che, come te , vogliono essere rispettate... giustamente aggiungo!!!!! A casa mia è da sempre l'usanza che mio marito apparecchia, sparecchia e spazza dopo mangiato.... Logicamente non per obbligo, ma così, semplicemente per una questione di collaborazione, e i nostri figli, sull'esempio del padre, non sono da meno!!! Io ne sono ultra felice... Non credo di essere più brava di altre donne, ma il mio motto è da sempre questo:"rispetto vuole rispetto, così come amore vuole amore" e sono lieta del risultato ottenuto. Un bacione e buona serata!

Cinzia ha detto...

A volte penso che oggi siamo messe peggio di vent'anni fa...
per me purtroppo è anche un discorso personale. e mi sono resa conto proprio in questi giorni che lo sbaglio più grosso l'ho fatto io chiedendo al mio compagno di "aiutarmi" ed questo è il grande errore. Non si tratta di lui che dà una mano a lei, ma di collaborazione. Altrimenti c'è sempre un gap!Lui che fa un favore e i conti non tornano. Questo è quanto sto capendo io in questi giorni.
Per quanto concerne la pubblicità poi... e vorrei dire tutta quanta la televisione, di qualsiasi genere...
E qui da noi, settiana scorsa, e non potevo credere alle mie orecchie,hanno organizzato un sexy-lavaggio auto: ragazze mezze nude che lavavano le macchine di chissà quanti sbavoni... ma è mai possibile???
Qui è tutto da rifare...

Ciao
Cinzia

Cinzia ha detto...

Ciao Sara, come faccio a mandarti una mail??

Cinzia

p.s. mentre leggevo il tuo post prima, ha squillato il telefono ed era mio padre da Albiano Magra... voi così vicini e io lontana in contatto con entrambi, mi è sembrato così simpatico...

Kylie ha detto...

Il fatto è che ci sono troppi uomini a creare le pubblicità e così le donne fanno sempre la figura delle casalinghe piene di prurito!

Un abbraccio

Francesco ha detto...

vabbè dai, ma che male fanno tette e culi.... :-)

ps: non ho visto la pubblicità, vedrò di andarla a cercare

Rita ha detto...

P.S.: dimenticavo, anche io bevo sempre l'acqua del rubinetto, pure perché qui a Roma è davvero buona.
Però ad esempio nel paese dove abitano i miei genitori, poco più a nord, è stato proprio vietato di usare quella del rubinetto, non va bene nemmeno per cucinare, perché contiene valori troppo alti di arsenico ed il comune non ha i soldi per comprare il depuratore. Quindi i miei sono costretti a comprare acqua imbottigliata, loro malgrado.

@ Ernest
Bravissimo, la tua compagna è una donna fortunata. :-) Vabbè, pure il mio uomo una mano me la dà sempre volentieri, non posso lamentarmi.

Olindo ha detto...

Esagerata! In una pubblicità del genere l'idea tradizionalista serve a mandare un messaggio rassicurante: la donna casalinga (che accudisce e quindi rassicura e tranquillizza) e il marito lavoratore. Nessuno dice che il marito seduto a tavola sia un fancazzista disoccupato e schiavista. Sappiamo tutti bene che oggi molte donne lavorano e la figura della casalinga non è l'ambizione più grande, ma dichiarare sessista una banale pub di un prodotto per famiglie... Non fomentiamo inutilmente: c'è già troppo nervosismo.