01 maggio 2013

1 maggio 1994


Chissà se anche tu lo sapevi
chissà se anche tu l'hai sempre saputo
che sarebbe finita così.
Ma sai, i bambini di strada muoiono per molto meno
e forse è proprio loro che osservi giocare dalla finestra
e il video è spento
perchè hai paura di vedermi giocare con la vita.
Qualcuno piangerà,
qualcuno dirà "se l'è cercata".
No mamma, non volevo morire così
non volevo che sucedesse come quando un pilota muore giovane.
Volevo solo vincere, vincere, vincere.
Sai quanto le ho amate queste macchine,
sempre più veloci, sempre più perfette,
mentre un uomo è solo un uomo
un uomo è sempre un uomo.
E poi ti dirò, non fa male morire così,
è quasi dolce questo calore...
No, non ti sto dicendo che sia giusto morire così,
ma così correndo ho conquistato il mondo,
per tornare da te dopo ogni gara.
Da te che adesso, come tutti, più di tutti,
ti chiederai se si poteva evitare.
Da Silva era il cognome di mio padre,
ma io per correre ho scelto il tuo: SENNA


Ho già pubblicato questa poesia sul blog, e  credo che in qualche misura non mi appartenga più, almeno emotivamente. Sono trascorsi quasi 20 anni da queste parole scritte di getto con la  macchina da scrivere,  alla fine di un pomeriggio trascorso con i miei amici. 
Di quel giorno ricordo di esser rimasta attonita innanzi alla TV dopo l'incidente, poi ho preso i miei adorati cani, Igor un bellissimo setter inglese e Mosè un delizioso volpino nero e con loro sono andata a piedi a "la Casetta", dove i miei amici stavano festeggiando      sui prato, addirittura 4 compleanni, giocando a pallone e ascoltando la radio.
Non so quanto mi sia rimasto di quella ragazza dai capelli lunghi, sicuramente non le Diana Blu che fumavo o i pantalonicini cortissimi che per sopraggiunti limiti anagrafici sono stati smessi da un po'. 
La Casetta non esiste più, ma gli amici sono rimasti quasi tutti, magari non ci si vede spesso come un tempo, però le occasioni ce le troviamo.
Il setter inglese oggi si chiama Slim, abita con i miei genitori, mentre la volpina nera è la mia Apua, che è proprio uguale al bel Mosè.


5 commenti:

Alexander Biagiolius ha detto...

(love)

Mariella ha detto...

Grazie. Un ricordo doloroso che molti di noi portano sempre nel cuore.
Ti abbraccio

jeanloupverdier ha detto...

lo ricordo (bene) anch'io, quel giorno.

dov'ero, con chi ero, cosa facevo.

nitidamente.

UnUomo.InCammino ha detto...

Non avendo mai avuto interesse per la Formula Uno, devo dire che la morte di Senna non mi suscitò, neppure allora, emozioni.
So però che erano molte le persone che erano appassionate delle sue gesta.

nico ha detto...

Mi è piaciuto tantissimo questo post! sia perchè, come ti dicevo anche da me, con ogni cosa che scrivi ti fai conoscere sempre di più, e poi perché mi hai fatto ricordare che in quel periodo io ero in Svezia, e circa un mese dopo Senna morì anche Massimo Troisi! Bello anche quel "fumavo"... segno che non hai ripreso! BRAVA! :)