Stamani ho visto la data nel tabellone della stazione centrale, era presto e avevo un po'sonno.
Mi piace pensare che ancora ti occupi di ciò che accade a noi, le tue amiche-colleghe e della gatta Sissi, che è sempre più grassottella e sapere che ancora ci vuoi bene.
Nel vuoto che hai lasciato, nel silenzio in cui ci siamo affacciate cercando ancora un tuo messaggio, a tratti sono comparse tracce di te.
Chi ti è tornato a cercare dove lavoravamo e non ti ha trovata e abbiamo dovuto dirglielo.
I sogni in cui sei comparsa come un regalo che ci hai fatto e abbiamo condiviso raccontandoceli tante volte a vicenda.
Poi ci sono stati episodi a cui il tempo ha dato un altro significato, foto e oggetti che rispuntando da un cassetto a tratti, ci hanno parlato di te,
Ho subito un piccolo furto tempo fa, due trousse zeppe di cosmetici, tutte cose che ho potuto riacquistare, ma nessuno mi restituirà il delizioso accendino che mi avevi regalato tu. Me lo portavo sempre dietro tra le mie cose, per avere con me qualcosa di te.
Il "tuo" 25 gennaio di cinque anni fa, era una giornata fredda e grigia, oggi invece c'è il sole.
Spero che da qualche parte in questo cielo azzurro e terso, si irradi il tuo sorriso e risplendano i tuoi capelli biondi.
5 commenti:
Ciao Catia. Vedi? Fino a quando ci saranno persone come Sara capaci con poche ma vibranti parole, di ricordarci con amore, ci saremo per sempre.
Grazie Mary, per Catia.
Con questi bei pensieri, che certe volte sono anche i miei, è più lieve la mancanza di chi se n'è andato. Buon fine settimana Sara.
Mi sono venuti i brividi..e' vero che non si muore mai finche' siamo presenti nella mente e nel cuore di chi rimane.
mi son venute le lacrime agli occhi..perchè un pò, attraverso te, la Catia l'ho conosciuta anche io, ricordo anche la bella foto di te e lei che avevi pubblicato.. :) e allora davvero l'amore ci rende immortali, un pò:)
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