26 gennaio 2014

i paladini della preferenze

Personalmente avrei preferito che ci fosse un solo voto di preferenza da poter esprimere come si faceva un tempo.
Mi ricordo il film Il portaborse , in cui Nanni Moretti spigava come il sistema delle quattro preferenze avallasse il voto di scambio.
Ora dopo che Renzi ha proposto una nuova legge elettorale, si sono destati a un tratto, da destra e da manca, i paladini delle preferenze.
Improvvisamente. Scusate il ritardo, no?
Adesso sembra quasi che le preferenze le abbia scippate Renzi, cattivone!
Ma voi dov'eravate in questi anni?! Con che sistema vi hanno eletto? Con il sistema pitagorico?
Voi non vi ha cooptato nessuno? Ah, proprio nessuno!
Non sarà un po'inattuale questo sussulto di democrazia elettorale dopo che per anni vi andava bene così, salvo poi ripetere allo sfinimento che la legge elettorale, ma si, andava cambiata, che era l'obbiettivo prioritario, che non si poteva andare a nuove elezioni con questa legge elettorale, che il porcellum andava abolito etc. ma intanto non l'avete fatto.
Magari eravate pagati anche per questo, o no?



14 commenti:

Francesco ha detto...

uhm....

Costantino ha detto...

Ma non le avevamo abrogate con un referendum?

Sara ha detto...

@le quattro preferenze erano state abrogare con il referendum.

Marco ha detto...

Ne ha scritto anche Giovanni Sartori sul Corriere, oggi...

Ernest ha detto...

Sara il punto non è cosa vogliono loro, che lo sappiamo benissimo cioè eleggere chi vogliono, ma quello che sarebbe giusto fare in una democrazia cioè sapere chi voti.
Abbiamo talmente poca fiducia nella politica che si da già per scontato che nelle liste mettano dei disonesti.
un saluto

UnUomo.InCammino ha detto...

Le preferenze sono un meno peggio, solo uno strumento per limitare il tumore partitico.
Del resto noi italici, fatta 'na legge troviamo l'inganno. Così fatte le preferenze, esse diventano uno strumento per il controllo del voto.

Sicuramente, ora, con l'invadenza dei partiti, se non abbiamo il cannone ci sia almeno la fionda!
Ma io vorrei sistemi di equilibrio dei poteri e di controllo dei delegati assai più efficaci.
o - elezioni di richiamo a quorum basso (ad esempio, 10% degli ultimi votanti)
o - abolizione del quorum per i referendum abrogativi
o - introduzione dei referendum propositivi alias sistemi non aggirabili di leggi popolari a quorum basso (e.g. 10% votanti)
o - vincolo assoluto sul numero dei mandati
o - divieto assoluto di cumulo delle cariche
o - legge elettorale proporzionale in costituzione (non deve essere modificata dagli interessati)
o - federalismo fiscale "dispotico" su base al più provinciale, con obbligo assoluto di pareggio di bilancio
o - da studiare limitqazioni basate sul conflitto virtuoso di interessi all'autodichia del parlamento
o - meccanismi per i quali sia possibile il sequestro dei beni di ogni amministratore e politico che abbia votato progetti, grandi opere (con la possibilità, oltre alla Corte dei Conti, di intervenire per una sorta di class action popolare) fino a ripagare i danni

Una razionale... utopia.

Mariella ha detto...

Come te preferirei un solo voto.

Giò ha detto...

Mah..! mi sa che le alchimie istituzionali producono sempre effetti contraddittori. In realtà credo siano pannicelli caldi, e talvolta abbiano l'effetto del fumo negli occhi che serve a far perdere di vista i veri obiettivi della politica, quella che recupera il senso etimologicamente più puro della parola, ossia partecipare alla cosa pubblica. È proprio questo il punto... quali strumenti ci sono dati per farlo? Su questo credo sarebbe utile ragionare, ma non certo nel senso di come si clicca sul mouse per dire si o no o sbarrare con una crocetta una risposta preconfezionata, ma piuttosto di quali sono i modi e i luoghi per partecipazione senza i condizionamenti “umorali” di un capo o di una burocrazia.

fracatz ha detto...

c'è chi sostiene che con le preferenze i partiti sono costretti a mettere in lista i nomi decisi dai capi della malavita o religiosi, perchè così raccolgono più voti (quelli dei delinquenti e quelli dei normali che non conoscono le persone ma sono comunque costrette a votarle)
Per me ci dovrebbe essere un collegio unico su base nazionale ed ogni elettore dovrebbe indicare 1 sola preferenza, scrivendo il codice fiscale della persona che lui decide autonamente senza doverla scegliere tra le persone indicate.
Si creerebbe anche tanto lavoro per contare tutti i codici fiscali e questo sarebbe un bene per l'immaginifico bobbolo tahjano

Anonimo ha detto...

sei gentilissima, ti ringrazio per essere passata
un abbraccio
isa

nonno enio ha detto...

senza preferenze non verranno eletti i più bravi ma i più fedeli al capo

Kylie ha detto...

Erano pagati anche per questo sì.

Un abbraccio cara

nonno enio ha detto...

io preferivo il voto con le preferenze (scelti da noi)e non le liste bloccate scelte dal capo.Nel primo caso si premia la bravura nel secondo caso si votano i frdelissimi del capo

ilcuorecomeilmare ha detto...

Tutti, nessuno escluso, vogliono il sistema dell'attak...ovvero la cadreva attaccata alla poltrona, a vita.