29 marzo 2014

O bella Spezia - via del Torretto nella città dell'Amore #9


 nella foto la storica via del Torretto. 
Il primo fu Napoleone, che vide quel golfo bellissimo, anzi a suo dire "il più bello dell'universo" e allora perché non piazzarci un porto militare? Il progetto fu ripreso da Cavour, a fronte della necessità di liberare Genova dagli oneri di un porto militare, egli affidò il progetto all'ingegner Domenico Chiodo, che avviò i lavori per la costruzione dell'Arsenale Militare della Spezia, che fu inaugurato nel 1869. L'opera smisurata cambiò in modo irredimibile la fisionomia urbana della vecchia Spezia e a questo progetto lavorarono bel 2000 operai provenienti da varie parti d'Italia, in modo precipuo dal Sud . C'è da immaginarselo quel crogiolo di lingue e tradizioni diverse, che si incontravano  nel quartiere del Torretto!


C'è li figuriamo un operaio veneto e uno siciliano negli ultimi decenni del Ottocento , impegnati ad innalzare insieme un muro dell'Arsenale, lavorando ogni giorno gomito a gomito? e le loro mogli che si incontravano a comperare il pane? in che lingua potevano parlare se non in italiano? 
 E poi c'è da scommettere che sarà accaduto chissà quante volte, che il figlio e la figlia di quegli operai venuti da lontano, inevitabilmente, come succede ai giovani di tutto il mondo, un giorno si saranno presi per mano lungo via del Torretto e avranno scoperto d'amarsi. Ecco la vera unità d'Italia! chissà se era anche questo nei piani di Cavour? 
E con l'avvio dell'Arsenale, con la sua illustre Regia Marina, Marina Militare dal 1946 in poi, La Spezia ha continuato a crescere con continui apporti demografici provenienti per lo più dalle regioni del nostro Sud. E quanti marinai hanno preso moglie a Spezia? Vorrei fare un post sui marinai, anche se da quando non c'è più la leva obbligatoria, non li vedi più sciamare a gruppeti per via Prione, è probabile che con il venir meno del servizio militare, siano calati anche i matrimoni tra le spezzine e i marinai, che una volta si incontravano nella discoteca Alhambra o sul lungomare di Lerici. 
Io conosco una spezzina che ha sposato un marinaio siciliano, una che ha sposato un marinaio piemontese, una che ha sposato un marinaio sardo... tant'è che mi viene in mente la battuta di un celebre film (sposerò Simon Le Bon)"qual è la città più innamorata d'Italia?" La nostra!!!

10 commenti:

Francesco ha detto...

Siete un miscuglio di razze, fin dal medioevo, mica solo dall'epoca napoleonica. Tipico delle citta' di mare, abituate ad essere conquistate !

Sara ha detto...

beh, io sono apuana!

diego ha detto...

Il quartiere umbertino, che inizia da Viale Garibaldi verso nord, cara Sara, fu edificato proprio per dare una casa decente ai lavoratori dell’Arsenale, e fu concepito a seguito di una epidemia di colera, dovuta all’affollamento e alle abitazioni malsane; di certo negli archivi vostri c’è questa cosa, ne ha trattato anche l’editore Giacchè nel libro sul quartiere umbertino, che è molto interessante

fracatz ha detto...

bèh, mica ci sono solo i marinai, ci saranno gli ufficiali, i marescialli, io stesso non so quante volte ho aspettato lì per imbarcarmi su un cargo battente bandiera liberiana, a volte panamense, ma la merce era sempre quella

Cinzia ha detto...

Io spezzina, da marte di padre e madre. Nonna paterna di Carrara. Ma mia suocera ha spostato un marinaio di Latina... giusto a conferma di quanto dice Sara.
Bello leggere queste cose della mia città, che non conoscevo... Anche perché vivo in Svizzera sin dal 1968, con un intervallo spezzino dal 1977 al 1979...
Grazie Sara!
Cinzia

Alberto ha detto...

La casa sulla destra, con i terrazzini a semicerchio: mi chiedo sempre quando ne vedo in giro di simili come siano all'interno quelle stanze con una parete rotonda.

UnUomo.InCammino ha detto...

Mi pare, ad ogni fotografia che pubblichie, che quella città sia sempre più bella.
Prima o poi mi prenoto un giro e ti prenoto come Virgilia, eh!? :)

Ernest ha detto...

impresa impossibile attaccare un quadro in una parete rotonda!!! :-)

Spirito Libero ha detto...

Che posti belli, devo tornare in Liguria, decisamente!

Giò ha detto...

I porti recano in sé una contraddizione irrisolvibile, istituzionalizzata, direi, sono i luoghi dove si arriva, ma anche quelli da cui si parte, quelli da cui si va via e a cui si ritorna. È una cosa che li rende così meravigliosamente indeterminati e imperfetti...