05 ottobre 2014

automatismi

La cassa automatica dell'ipermercato.
Il distributore automatico di benzina.
La biglietteria automatica in stazione, dove volendo trovi anche l'assistente non istituzionale che pretende una mancetta.
Oppure il biglietto te lo fai in rete.
L'automatico al casello dell'autostrada.
Da parte delle aziende, è che aziende,mega aziende! ipermercati, Fs, società autostradali etc. un bel risparmio, eccome!
I vantaggi per l'utente? Forse 4 centesimi in tasca in più uno se li ritrova, ma il costo sociale dei posti di lavoro persi, lo paghiamo tutti.

Io figli non ne ho, però alle volte mi trovo a pensare a queste cose, con più apprensione di chi invece ha  figli e nipoti.

13 commenti:

Alexander Biagiolius ha detto...

anche gli automatismi si rompono hanno bisogno di aggiornamento softwere,quindi tecnici e operatori se comunque la pporta automatica del casello non va..non si perdono posti in queste aziende ma la cosa piu preoccupante è che non cè piu un falegname ogni quartiere ,non un marmista .cè un ritorno di negozi di sartoria grazie alle donne dell est che in 5 minuti fanno un orlo jeans.il mondo del lavoro è in continuo cambiamento

Sara ha detto...

non sono d'accordo, una persona che sia a una cassa di ipermercato o alla biglietteria della stazione, è "un presidio" di umanità a cui possiamo rivolgerti e la sua capacità di darci informazioni e meta informazioni, quindi supporto, è incomparabilmente preferibile ad una macchina,

Francesco ha detto...

La tentazione "luddista" non è cosa recente. Il punto è che come sottolinei tu non esistono vantaggi concreti per l'utente. Anzi, capita che al telepass ci sia più coda che alle altre porte

Federica ha detto...

senza contare il fatto che non tutti sono tecnologici... e alle volte ci metti più tempo con la cassa automatica che non con la cassa normale!

Alexander Biagiolius ha detto...

la robotizzazione del mondo è inaresstabile ...è una furberia tipo quando dicono che vogliono fare libri elettronici per risparmiare i boschi..balle il digitale inquina di piu rispetto all analogico foreste comprese.il perchè è facile l analogico a volte basta amplificarlo ,per digitalizzare il processo è fatto due volte .va usato il convertitore analogico/ digitale e quello digitale/ analogico. ...solo che il robot nn è assenteista nn va in permesso sindacale etc...

Anonimo ha detto...

Io sono d'accordo con te Sara. Nelle macchine non ci può essere differenza tra l'una e l'altra perché sono tutte uguali. Tra gli esseri umani la risposta che hai dato la differenza di pensiero la si legge. Quindi, per il momento abbiamo bisogno di un contatto umano anche per quei lavori considerati avvilenti..Io figli non ne ho, però alle volte mi trovo a pensare a queste cose, con più apprensione di chi invece ha  figli e nipoti. Amore, quello che hai scritto una macchina non può pensarlo, per questo ti adoro. Un bacio....

Claudia ha detto...

Alcuni possono scegliere, e avere un lavoro prestigioso, altri possono ritenere decoroso anche fare il casellante o la cassiera e al contrario considerare avvilente non avere alcun lavoro.
La dignità è nella persona. Nessuno dovrebbe sentire di aver perso la dignità perché svolge un lavoro onesto ma poco qualificato e nessuno dovrebbe sminuire chi fa un lavoro che nel suo piccolo contribuisce a far funzionare le cose.
Pensiamo a questo: se nessuno raccogliesse i rifiuti o sturasse le fogne, come sarebbe la nostra vita?

Queen ha detto...

concordo completamente :(

Ernest ha detto...

Hai ragione Sara... ci penso ogni volta che passo al casello e sento la signorina dirmi "Buon viaggio"... è anche vero che i nostri casellanti non lo dicevano.
Fa tutto parte di questa società che pensa al risparmio e alla velocità-frenesia.

diego ha detto...

cara Sara, bella e intelligente amica, hai toccato un tema molto interessante; a mio avviso è in questi casi che si osserva come la semplice riduzione di un’attività ad uno scarno rapporto costi/benefici monetari rischia di tener fuori degli ambiti di valore molto importanti che incidono sulla reale opportunità d’una scelta. Non è un caso che la pubblicità della Conad, per esempio, cerchi di creare una sorta di simpatia «umana» verso il giovine direttore, come dire che non conta solo il prezzo del cartellino ma anche il rapporto emotivo con il negozio. Vedere le cose e le vicende con sguardo più ampio è fondamentale, è l’unica via d’uscita dalle gabbie concettuali del nostro tempo.

Kylie ha detto...

Ecco brava, io detesto gli automatismi.

Buona giornata cara!

UIFPW08 ha detto...

non so dove finiremo ma di certo questa non è la strada giusta
Un abbraccio Sara

Nik ha detto...

Una mia cara amica ieri ha lavorato per l'ultimo giorno alla biglietteria della tramvia a dentiera che porta a Superga. Dopo 8 anni che è stata punto di riferimento di vecchietti e turisti da oggi è stata sostituita da un distributore automatico.
Uno dei suoi vecchietti che ieri pomeriggio lo ha saputo ha pianto con lei.