20 maggio 2016

...era il maggio odoroso...

Ci si affeziona a luoghi improbabili, come questa stradina deserta di campagna  che costeggia la ferrovia, dove conduco a spasso il cane e lo "sciame irrequieto dei miei pensieri". Penso che mio padre stia continuando a volermi bene, anche se non  mi puo' aiutare, ma lui sa che me la so cavare.
Quando porto in giro il suo setter , avverto il suo sguardo su di noi. 
Dovro'cambiare orario per fare queste passeggiate quotidiane, perche'credo che finalmente sia arrivato il caldo e anche Slim ne risente. 
Un macchinista fischia dal treno in corsa, forse con i jeans e questa maglietta sportiva, gli saro'sembrata una ragazza.

Non so come accade, ma mentre sto passando in prossimita' di un corbezzolo, insolito qua in pianura, un albero vero e proprio, mi accorgo che protette dalla sua ombra stanno accovacciate  due gallinelle, una nera e una rossiccia.Miti, in silenzio. A un metro di distanza vigila accovacciato un gallo bianco, anche lui di dimensioni modeste. 
E incrocio quindi lo sguardo con una mini lepre, sdraiata con le zampine  in avanti. Tutti e quattro li'. Anzi, cinque, perche'tra l'erba scorgo un secondo leprotto.
Per non disturbarli, anche se sono protetti da una recinzione, mi allontano trascinandomi a forza Slim e li lascio li' tutti insieme, nella quiete,  all'ombra del corbezzolo.

5 commenti:

Nuvola ha detto...

Un quadro davvero bellissimo!

Francesco ha detto...

Macchinista sapiente

Maura ha detto...

Che bello Sara, vedere coi tuoi occhi...

diego ha detto...

complimenti per questo brano

UnUomo.InCammino ha detto...

Quadretto gia' estivo.
Che oggi, zio peto, c'era gia' il caldo d'estate. Uff.
In effetti, meglio tener lontano il setter, no!?