05 gennaio 2020

L'anonimo assassino



Alla vigila di Natale è stato ucciso un amico di mio fratello, pedalava per i fatti propri ed è stato travolto da un'auto che andava sparata, chi dice che il contachilometri si sia fermato a 200 km, chi a 250 km, certo è che il guidatore è un appassionato di corse d'automobili, proprio uno che guida auto di gara, tant'è che a pensar male forse stava provando sulla strada una macchina da corsa. A pensar male, eh?
Comunque ora la macchina è sequestrata.
La vedete nella foto, ben lontana dal punto dell'incidente.
Le cronache locali, che non hanno mai citato il nome del guidatore - omicida, in questi giorni ci riferiscono che il guidatore è sotto choc,  suo padre  ha inviato un mazzo di fiori ai famigliari di Gabriele etc.
Io a queste lacrime di coccodrillo non ci credo, queste sono mere strategie difensive consigliate dagli avvocati. Tutti siamo per la strada, tutti possiamo commettere uno sbaglio, ma qua si tratta di ben altro, siamo innanzi a gente che non ha la cognizione basilare delle regole sociali ed essendo in questo caso, come per il figlio del regista Genovrse, ragazzi giovani, direi che in galera ci dovrebbero andare anche i genitori, che dopo che si ritrovano dei figli assassini, si dicono costernati.

11 commenti:

Francesco ha detto...

questo è da prendere, mettere in galera e buttare via la chiave

Anonimo ha detto...

Educare un figlio perché sia un assassino significa dargli una professionalità. Assassinare è un atto intenzionale che richiede la volontà e la capacità di compiere il gesto. Questi non sono assassini, sono dei bambini che fanno cose da grandi.

Mi sa che siamo davanti a genitori che non riescono a fare i conti col fatto che il figlio è un minus habens. Anzi, penso che i genitori cerchino di compensare il deficit intellettivo del figlio con una dotazione eccessiva di beni materiali. Non compri droga e macchinone, non giri per locali e ti ubriachi con la "mancetta" che è calcolata per una pizza e una coca cola.

Io ho preso la patente facendo centomila lezioni di guida, che mio padre pazientemente pagava. Poi quando ho preso il figlio rosa, mio padre mi faceva guidare la due cavalli col cambio a manico d'ombrello e il motore bicilintrico, minacciava di ribaltarsi uscendo dal box e andava come un motorino e con quella sono andato in giro, con parsimonia, per anni. I miei amici, come me, nessuno con i soldi in tasca, facevamo la colletta per pagare la benzina e ogni tanto rimanevamo a piedi perché andavamo in giro con dei catorci.

Comunque, la considerazione è sempre la stessa. E' un fatto statistico, più auto circolano, più incidenti ci sono.

Gus O. ha detto...

Io dico che passare con il rosso è un peccato perché metti a repentaglio la tua vita e quella degli altri. Non rispettare i limiti di velocità è ancora più grave, oppure guidare in stato di ebrezza, o dopo aver assunto droghe.
Ciao Sara.

fracatz ha detto...

e pensare che proprio oggi nei tg regionali romani hanno smesso di parlare dell'uccisione delle 2 brave ragazze che attraversavano di notte la via flaminia saltando i guard rail
Chissà perché alcune disgrazie vengono trattate in un modo ed altre neanche menzionate dai media pagati dal nostro caro generoso amato variegato immaginifico bobbolo che nemmeno ricorda che nel 1995 gli fecero pagare un referendum dove lui, il bobbolo, stabiliva che la rai andava venduta, tutta.
E pe' fortuna che ci sono in politica tanti rottamatori
(de 'sto catzo)

Mariella ha detto...

Io non riesco a provare pietà, sono assassini.
Oggi leggevo della strage in Alto Adige, il colpevole voleva ammazzarsi quando ha saputo dei 6 morti. Aveva un tasso alcolico nel sangue 4 volte superiore a quello consentito. I genitori eh, lasciamo perdere.
Mi spiace un sacco per l'amico di tuo fratello, abbraccio.

Sara ha detto...

@Fracaz io dubito proprio che le ragazze abbiano attraversato con il rosso.

LaLaura ha detto...

Mi infastidisce che sui media, di alcuni non si divulghi il nome mentre dei poveracci si dica la nazionalità, l'indirizzo eccetera

UnUomo.InCammino ha detto...

Problema assai grave (e te lo scrivo da biciclista che deve sopportare quotidianamente la cialtroneria di molti automobilisti, molti dei quali autossicodipendenti) e tutti i problemi gravi hanno molte cause sovrapposte e protrattesi nel tempo.

Io! ha detto...

Brutta storia... ma poiché il tipo ha soldi per pagarsi gli avvocati oltre che la macchina sportiva (che suppongo non costi poco), di sicuro uscirà presto e riprenderà anche a guidare.

Ma è proprio come dice Lorenzo (credo! :D ) sopra: il tipo è un minus habens intellettualmente.
Però ce lo ritroveremo presto per le strade a correre e uccidere ancora...

...in questo senso, apprezzo i poveri depressi del Nord Europa, che almeno si suicidano senza provocare danno agli altri (oh, anche lì una cosa tristissima, ma almeno 'sti poveri cristi non disturbano alcuno...)

Anonimo ha detto...

Io! il problema è che essere "minus" è questione di punto di riferimento. Allo stato attuale tutta la società è concepita per misurare le cose sul "minimo comune denominatore", quindi quello che per me è "minus" per tutti gli altri è la "norma". Sarebbe tutto coerente se non fosse che gli stessi che seguono questa "norma" poi si meravigliano degli inevitabili effetti.

Torno a dire, se tu proponi come "norma" l'uso di alcolici e droga come "abitudine ricreativa", non solo devi fare i conti con gli incidenti ma con il fatto che l'autista del bus deve smaltire la sbronza, che al chirurgo tremano le mani, eccetera. L'ultimo problema che possiamo avere sono i "depressi" che si suicidano, il problema è l'esatto contrario, gli "estroversi" che bisbocciano come gli viene indicato dal lavaggio del cervello.

Apro una parentesi sugli avvocati e i tribunali. Se tu seguissi il dibattito parlamentare in Italia sapresti che ci sono due tendenze contemporanee, una è quella di elevare le punizioni per certi comportamenti a dei livelli surreali, tipo se parcheggi in sosta vietata o non paghi la bolletta ti danno l'ergastolo, l'altra è quella di depenalizzarne altri, perché nella "norma" di cui sopra quei comportamenti o sono raccomandati o sono la conseguenza di comportamenti raccomandati. Se tutti vanno in spiaggia nudi, inevitabilmente vengono cassate le leggi che vietavano la nudità in spiaggia e se ne approvano altre che magari ti obbligano a mettere un berretto invece delle mutande. Un caso tristemente ovvio è la "legittima difesa", con due tendenze opposte, che derivano entrambe dalla idea che chi ruba in realtà sta ponendo rimedio alle "diseguaglianze sociali" mentre chi cerca di impedire il furto in realtà abbia compiuto un furto in precedenza e in quel momento si appresti a compiere un omicidio.

Ernest ha detto...

non ci sono parole...