28 novembre 2021

28 novembre

Non scrivo quanto vorrei, del resto in questi giorni sono stata molto presa dalle vicende di salute di mia mamma, al punto che poi un mezzo pomeriggio  libero, diventa una cosa che devo preventivare in anticipo. 
Non c'è ancora una vera e propria disciplina per le persone che come me vengono definite "caregiver", comunque, gli altri si imbarazzano per te se glielo dici,ma praticamente non hai più una vita tua. 
Si fa presto a dire "devi prenderti i tuoi spazi", basta aprire la bocca.
Comunque ne abbiamo superata un'altra e andiamo avanti, navigando a vista fino al prossimo scoglio.
E il tipa lì che compilava il modulo a un certo punto mi ha detto che si vedeva che ero stanca, ma vedi che culo, pigli due maschere all'acido ialuronico in farmacia, due perchè sono in offerta, se ne prendi una la paghi a prezzo pieno e poi una sconosciuta,  socievole, ti dice che si vede che sei stanca. 
Io ero incuriosita dalla bruttezza dei suoi tatuaggi in bella mostra e la ascoltavo mentre parlava, che a un certo punto mi ha confessato che sta con "una persona sposata che dovrà prendere una decisione ". E io ho pensato "Auguri!".
Poi dopo sono andata al bar lì accanto, mia mamma mi aspettava in auto e voleva che le portassi un caffè e il giovane barista invece di servirmi è stato un po'lì a parlare di calcio con un avventore seduto ai tavoli. 
Due impiegati, credo due colleghi della tipa tatuata, tra loro commentavano il fatto che appunto quando il barista parlava di calcio, non capiva più niente. 
Poi l'avventore se n'è andato e allora il barista mi ha chiesto "Cosa vuoi?". 
Mi ha detto proprio così,  non come i baristi della Città che ti lusingano chiamadoti "signorina", anche se si vede che ti sei diplomata quando ancora c'era il muro di Berlino. 

7 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

Cargiver.. l'ho fatto da febbraio a mia moglie alle prese con un tumore che ora sembra sparito. Adesso viaggiamo pagando un solo biglietto in Business perché lei ha l'invalidità con indennità di accompagnamento. Che culo eh? Ti capisco. perfettamente. E ti vedo un po' stanca ;)

Pier ha detto...

Certa gente ha il tatto di un elefante... magari per lei dirti che ti vedeva stanca era una forma di compassionevole cortesia. Ricordo una tipa che mi disse: bimbo bello (erano i tempi del muro di Berlino) come mai sei così pallido?...
Le risposi seccatissimo: sono al funerale di mio padre, secondo lei come dovrei essere?

Tissi ha detto...

Cattive..grande impegno fisico ed emotivo ..
Sicuramente sei stanca..ed allora????
Compassione (comprensione) questa sconosciuta

Mangia meno che tra un po scoppi ..
Sono imbottita di cortisone che alla faccia tua mi sta salvando la vita
Allora ho risposto ero molto giovane ..adesso che ho una certa sicuramente la risposta l affiderei al dito medio
Che non fa fine ma..

Mariella ha detto...

Ma che merda di gente che c'è in giro. Ops...

Nuvola ha detto...

Una risposta in linea al suo vederti stanca sarebbe stata dire ad alta voce "Auguri!" Anziché solo pensarlo. :)

Ernest ha detto...

Caregiver, che parola. Ti dirò non mi piace neanche, mi pare una roba tecnica, burocratica quando in realtà chi come te, e come me, si prende cura di qualcuno ha parecchie emozioni dentro che andrebbero ascoltate. Spesso chi si occupa di una persona viene dimenticato, lasciato solo nel delirio della burocrazia, tra telefonate inascoltate e mail che non vengono nemmeno lette.
Numeri su numeri.
Poi, bisogna dirlo, a volte si incontrano persone splendide che ti porgono la mano, è successo anche a me e ti fanno capire che non sono solamente lì per prendere lo stipendio. Aggrappiamoci a queste e al bene che mettiamo quando ci prendiamo cura, nel frattempo però dobbiamo anche curarci di noi. E’ importante, un abbraccio.

Sara ha detto...

Grazie a tutti della comprensione, è tutto sempre molto faticoso.