15 novembre 2022

Schermaglie sindacali

Mi sono ritrivata in un contesto sindacale, dopo lustri. 
Mi sono truccata in 35 secondi. Outfit della serie "più sto comoda meglio è" jeans larghi ( sono dimagrita?), maglione oversize celestino,  con sotto una camiciola, sneakers e calzettoni. 
E mi sono tornati in mente i tempi che furono, quando nella sala piena mi rimiravo orgogliosa i miei stivali oppure la borsa nuova, aggressivissima, posata sulla sedia accanto, che colpì anche quel pezzo grosso della FP di Roma. 
E intorno a me, su altre sedie in platea, altre iscritte, altri stivali dal tacco pure più alto. Gonne corte svolazzanti. Quello della segreteria nazionale in Dolce & Gabbana.  Nell'aria vapori di "Acqua di Giò" da uomo, mentre la platea si infiamma dividendosi tra la prima e la seconda mozione della sigla sindacale. 
Il tipo che mi chiese il nome del profumo che indossavo e io gli rispondevo bella sicura di me stessa "Insolence! di Guerlain!".
La responsabile sindacale di un settore che era anche una gran bella donna. Caschetto di capelli neri, lucenti. Rossetti importanti. Labbra. Chiome rosse,  chiome biondissime. 
Quello di Genova, anzi no, veniva dal Ponente, però bel manzo  uomo! 
"Ma se andassimo a un incontro di "Lotta comunista?" La rappresentante sfoggiava sorridente un nuovo taglio di capelli.  
Il tale con la maglietta "Boxeur des rues", che si vedeva che faceva nuoto, eccome.
Erano anni sindacalmente importanti, perché eravamo più giovani.

5 commenti:

Alexander Biagiolius ha detto...

l esperienza sindacale per me è nuova sono andato alla prima riunione sindacale solo 8 mesi fa e nonostante il mio odio atavico per i sindacati ho anche preso la decisione per me storica di prendere una tessera sindacale...
come si cambia per non morire ..cantava cosa la ehhh... ah la mannoia

fracatz ha detto...

e te credo che erano anni importanti, avessimo avuto un briciolo di cervello in più ci saressimo TUTTI fiondati a leccà i vari capetti sindacali ed imboccà la strada giusta pe' arrivà ai vertici.
Che poi per una femmina sarebbe stato tutto più facile.
Vai a controllare con google la pinzione del caro Bonanni o le retribuzioni dei capi attuali e pensa alla credibilità di queste istituzioni nelle cervici del nostro caro,
amato,
generoso,
variegato,
immaginifico bobbolo, l'artefice dei nostri destini che giustamente aspira ad andare oltre i miseri 70.000 con una vincita al superenalotto.
Ce ne sta de bella e bona ciccia per gli ammanicati delle varie caste

UnUomo.InCammino ha detto...

Poca simpatia per i sindacati: scioperi del venerdì, capi alla Bonanno, faziosi difensori di non-lavoratori disonesti, furbastri, cialtroni, fancazzisti, ladri [ovviamente a discapito di capaci, onesti, sgobboni].
Un'altra espressione nefasta della ugualizzazione.

UIFPW08 ha detto...

I ricordi di lotta più belli...
Maurizio

Marco ha detto...

Non sono mai stato iscritto a un sindacato e non mi iscriverò mai. Perlomeno, finché un sindacato non deciderà di protestare seriamente e non facendo uno scioperino giusto per allungarsi il fine settimana.
Massima simpatia per UnUomo.InCammino.