18 dicembre 2023

Facebook - il gatto

Una mia amica perse il gatto nel 2019. L'ha cercato invano, poi si è convinta che ha fatto una brutta fine. Io le ho sempre detto che secondo me gliel'avevano fregato.
Lo scorso sabato ho visto un gatto su Facebook e cautamente ho segnalato alla mia amica che poteva essere il suo. 
A 7 km da casa sua. Lei è andata a vederlo.
Era lui!Era proprio lui! Nel frattempo però si è fatto una nuova famiglia.

29 commenti:

Mirtillo14 ha detto...

Almeno la tua amica si può consolare, sapendo che il gatto non ha fatto una brutta fine ma ha trovato una nuova famiglia ! Saluti e auguri !

Franco Battaglia ha detto...

Qui ridda di ipotesi: era il caso di dirglielo? Era presumibile che tornasse a casa? Abbiamo aggiunto dolore a dolore a fatica somatizzato?! 🙂

OLga ha detto...

Strano che lo abbia ritrovato dopo tanti anni!BUONE FESTE!!!

Pier ha detto...

un rapimento?
🐕 ho sempre pensato che il gatto sceglie con chi stare, e se non c'è sintonia appena riesce scappa...
Pensa al feeling che avevi con Miro. e poi con i gatti di seconda mano come procede?

Nuvola ha detto...

Mamma mia che pezzenti le persone a fregare un gatto...

Filippo ha detto...

Che gatto infedele.

Sara ha detto...

Il gatto era stato sicuramente portato via e poi abbandonato. La mia amica almeno adesso sa che sta bene.

Alexander Biagiolius ha detto...

bisogna dire che Pluto l ha presa bene ed ha fatto un bel post-certo non capisco fregarsi un gatto non di razza ,cioè ti arriva un gatto a 7 km ? di lontanza secondo me i nuovi proprietari stavano girando da quelle parti e visto sto bel micio lo hanno caricato-come spesso accade-
te brava a riconoscere er micio da un post di facebook

PuroNanoVergine ha detto...

Pure il gatto, però, poteva avvisare.

MaratonetaGiò ha detto...

Una bella storia natalizia.

Sara ha detto...

@Alex secondo me è stato qualche scemo che ha preso il gatto

Federica ha detto...

Una mia collega ha (o forse aveva) un gatto che trattava meglio del marito ;P
Il gatto lo scorso anno sparisce. Lei lo cerca ovunque e si dispera pensando avesse fatto una brutta fine.
Settimane dopo un'altra collega viene a sapere che in un altro paese un'amica di un'amica (ecc ecc) aveva trovato un gatto nella sua cascina. Mette in contatto le due signore e le due signore si scambiano il gatto... 3 giorni dopo il gatto era scappato di nuovo!

Alla quinta fuga hanno deciso che il gatto può stare dove vuole :) Lui ogni tanto torna a casa, la prima casa, per un giorno e poi se ne va di nuovo.

Per dovere di cronaca, il marito non è scappato di casa nonostante non abbia tutti i privilegi che aveva il gatto ;P

Mariella ha detto...

Auguri Sara, passa un Natale sereno. Un grande abbraccio❤️🎄

redcats ha detto...

Però questi gatti che si lasciano fuorviare....
Tanti auguri e complimenti sempre per il tuo blog!

Costantino ha detto...

Una storia a lieto fine, per fortuna.

antonypoe ha detto...

le famiglie vanno e vengono.
come il natale :)
lieto giorno e serene feste

fracatz ha detto...

i gatti vanno e restano dove si mangia meglio, una volta, quando ancora non esistevano le crocchette stupefacenti, successe anche alla mia famiglia, il fottutissimo animale si era trasferito presso una trattoria

Alahambra ha detto...

I gatti vanno tenuti in casa, e proprio gli autoproclamati animalisti dovrebbero saperlo meglio di tutti.

Sara ha detto...

@Ala i miei gatti escono

Alahambra ha detto...

Lo so, ma non lo rende corretto.

Sara ha detto...

@ Ala i miei gatti vivevano su un balcone, ora vanno sugli alberi, cacciano i topi e giocano. I miei gatti sono felici.

Alahambra ha detto...

I tuoi gatti, come tutti i gatti lasciati liberi, sono tra i peggiori distruttori di ecosistemi. Immagino che uccidere per il gusto di farlo, tipico del gatto (per la cronaca adoro i gatti), non ti turbi. Costruire un ambiente domestico altrettanto stimolante e divertente del resto è faticoso, comporta rinunce...
Basta poi non giocare agli animalisti ed ambientalisti ecco.

Sara ha detto...

@Ala scusa ma le lezioni da una che si è presa un lupo cecoslovacco o due, anche no.

Alahambra ha detto...

Hahahahahaha
Come se le due cose fossero in contraddizione, o come se le mie scelte cambiassero di una virgola delle realtà oggettive!
Sto ridendo di gusto.

Anonimo ha detto...

Ieri ho trovato un annuncio per gatto smarrito con la foto e tutto.
Il gatto in questione settimana scorsa era steso morto nella strada vicino al palo con sopra l'annuncio, proprio un bel gatto e ho sperato che la nettezza urbana lo portasse via in fretta per ovvie ragioni d'igiene.
Ho pensato di chiamare ma poi forse è meglio che l'animalista di turno che considera il gatto - cane - x come figlio rimanga nella illusione che il gatto abbia traslocato invece di essere stato schiacciato da una macchina perché i gatti e i cani attraversano senza guardare e la gente guida come pazzi e schiacciano anche le persone.

Il gatto ha una sua funzione utile, quella di tenere sotto controllo l'infestazione dei roditori e per questo il gatto migliore è quello che fa strage di qualsiasi cosa si muova.
Magari i gatti-figlio uscissero dagli appartamenti per ammazzare i ratti.

Torniamo al discorso che i nostri avi non avevano risorse da sprecare nel mantenere "pseudo-figli" di madri sterili, anzi, vendevano i propri figli veri ai saltimbanchi perché chiedessero l'elemosina, come fanno i Rom.
Quindi avere un animale domestico poteva avere senso solo se questo animale consumava il meno possibile e svolgeva una funzione utile, che giustificasse economicamente il fatto di tenerlo per casa invece di mangiarlo e usare la pelle per fare un cappello.

Intanto faccio presente che le nostre città sono tornate allo stato del medioevo con le strade coperte di merda e piscio perché se all'epoca la gente cacava in un secchio e poi lo rovesciava giù dalla finestra, oggi portano fuori il cane o i cani.
Incidentalmente, nel medioevo i vicoli erano pensati apposta con lo scolo perché la pioggia li lavasse o in estremo qualche secchiata di acqua dal pozzo, adesso invece l'animalista furbacchione porta il cane a cacare e pisciare in angoli coperti, oltre il fatto che non tutti gli angoli hanno la pavimentazione acconcia al deflusso delle acque sporche.
Risultato, se venite a Milano potrete respirare il profumo tipico di fritto, gasolio e piscio di cane.

Anonimo ha detto...

Lo "ecosistema" in Italia non esiste più da diversi millenni, tutto è stato adattato alle necessità umane, incluse le montagne che oggi vediamo coperte di alberi perché sono abbandonate ma solo cent'anni fa erano brulle e terrazzate, sia perché il legno era la plastica di allora e quindi se ne consumava più di quanto se ne produceva, sia perché si cercava di coltivare quanta più terra possibile anche dove oggi sarebbe economicamente impossibile.

Gli animali che ci sono in giro sono quelli che venivano usati come risorsa alimentare, quelli che venivano cacciati dai riccastri nelle riserve o i parassiti opportunisti che non è stato possibile eradicare (v. i topi) o quelli che gli animalisti nel frattempo hanno introdotto perché sono tanto carini (v. scoiattoli) o per sbaglio.

Il gatto non fa nessuna differenza su un "ecosistema" che esiste solo come sottoprodotto in gran parte imprevisto delle nostre attività.
Anzi, il gatto ne fa parte come elemento artificiale che serve a bilanciare altri elementi artificiali.
Come il laghetto che il consorzio del parco scava in un terreno di risulta dove prima c'erano campi coltivati, un collettore fognario e una discarica.
Nel laghetto ci piantano le canne, poi ci vengono i pesci, gli anfibi, gli insetti e gli uccelli ma è tutto un diorama, una roba artificiale che puoi aumentare o diminuire aprendo o chiudendo un rubinetto.

Il problema sono le persone condizionate a guardare lo scoiattolo americano al parco che si arrampica sopra una pianta che viene dall'Asia e pensare che sia "natura".
Vabè, come il pannello solare che è "rinnovabile" perché nessuno ha mai provato a farne uno da zero, i pannelli solari appaiono dal nulla, forse crescono dalle piante di pannelli solari.

D'altra parte mio nonno voleva insegnarmi a spezzare il collo alle galline perché una volta era una abilità che dovevano avere tutti, non c'erano i supermercati col petto di pollo imbustato e anche la borghesia aveva il pollaio. I riccastri andavano a caccia perché nella loro classe sociale faceva parte del lavoro ammazzare la gente e quindi si ammazzavano grossi animali come succedaneo e allenamento.

Anonimo ha detto...

Bentornato so io chi, è un piacere rileggerti, ho da segnalarti un blog forse a te affine dove i tuoi commenti avrebbero più spazio:alcesteilblog.blogspot.com/

Mi@ ha detto...

Non sia mai era il mio gatto. Sara mia i gatti sono figli. Io diventerei mooolto cattiva.
Bacio tesoro

Mi@ ha detto...

Leggo dei commenti assurdi. Tanta stima io li avrei cancellati.