15 ottobre 2006

DIVINI GLORIA RURIS_Le Rose

L'estate che ci siamo lasciati alle spalle è stata molto impegnativa per il mio giardino, o per meglio dire, per i miei giardini, in particolare sono state molte delle mie rose ad avere avuto la peggio, per la precisione quelle che non hanno ricevuto le opportune razioni d'acqua. Al di là delle condizioni metereologiche, il problema è stato sostanzialmente di carattere personale, dato che non potevo materialmente distribuire quotidiane razioni d'acqua a tutti e tre i miei giardini...
L'estate comunque è stata torrida al punto da far sparire del tutto pure gli afidi (pidocchi)e una specie perniciosa di vermetti verdi che sono capaci in un batter d'occhio di papparsi le foglioline delle mie adorate.
Adesso che le temperature si sono abbassatele rose stanno vivendo una nuova primavera, si stanno ricoprendo tutte quante di boccioli e emettono nuovi germogli, ma puntualmente sono ricomparsi pure gli odiati parassiti e qua e là trovo su alcuni rami pure sporadiche tracce di oidio, una muffa bianca che fa accartocciare le foglie e le fa cadere.Nessuno manca all'appello: ci sono i fiori e ci sono i loro nemici.
I manuali suggeriscono questo o quel rimedio chimico. Una volta ci sono cascata pure io. Lo scorso anno avevo visto comparire l' oidio su più piante e ne avevo fatto un dramma! Chissà cosa sarebbe successo! Temevo una moria di rose! Allora sono andata in un garden center e mi hanno rifilato la medicina per i pidocchietti e quella per le varie muffe oidio compreso. Le ho usate entrambe pochissimo, perchè quando ho visto una coccinella morta, a causa presumo di ciò che stavo adoperando, non ho più voluto sapere di nessun rimedio. Da quella volta alle mie rose ho riservato solo acqua e concime (guano) e talora ho cimato alcuni rami interni che potevano ostacolare la circolazione dell'aria. Quando ho buoni propositi, tuttavia, lascio un po'a bagno le forbici con del detersivo, perchè anch'esse possono essere un veicolo di contagio per muffe tra una rosa e l'altra.
Quanto agli afidi ho preso l'abitudine di spazzolarli con un rametto di rosmarino, di modo che una volta caduti a terra la loro sorte non mi riguarda più, mentre in presenza di vermetti verdi, strappo le foglie che li ospitano e le butto in strada, oppure in un tombino, o eventualmente ci salto sopra spiccicandoli.Non ho più visto coccinelle morte, in compenso ne ho viste tantissime fare l'amore, almeno lo scorso anno, quest'anno, no afidi=no coccinelle dato che queste deliziose creature se li mangiano...
A differenza dello scorso anno, quando le fioriture sono state generosissime e continuative, quest'anno le mie piante hanno avuto due mesi buoni di tribolazione, tranne alcune che per una fortunata disposizione, cioè confortate da un po'd'ombra pomeridiana, hanno attinto dal sole mattutino la forza per fioriture veramente da record. Accanto al caco dietro casa ho quattro piante che da maggio in poi, non hanno fatto altro crescere un struttura ed ammantarsi di foglie e boccioli. Tantissimi boccioli!
Trascurando la manualistica che suggerisce tagli e concimazioni a tempo debito, io ho sempre fatto di testa mia e devo dire che le mie protette, le magnifiche quattro, hanno gradito! Al contrario non ho concimato, sebbene secondo la regola avrei dovuto farlo, le rose che hanno sofferto troppo l'arsura, erano già impegnate a sopravvivere, non potevo somministrare loro del nutrimento che le obbligasse a emettere nuovi germogli. Sono intervenuta invece con dosi generose di pollina a fine estate, quando il caldo non le opprimeva più, eliminando con le forbici quei rami che le trobolazioni estive avevano inevitabilmente compromesso.
Ad ogni buon conto, come insegnano i veri Maestri di giardinaggio, le piante devono in qualche modo patire pure gli eccessi di caldo e di freddo e ogni tanto è opportuno che stiano pure loro un po' a dieta; questo non per crudeltà, ma perchè si fortifichino. E le loro malattie, almeno nel caso delle rose l'ho imparato in prima persona, possono causare solo un danno momentaneo alla pianta, non una compromissione letale. Poi quando arrivano le prime piogge d'autunno ci pensano loro a rimettere tutto a posto, a restaurare il naturale equilibrio della pianta.
Ho imparato pure a non prendere troppo sul serio i manuali, che pure divoro con avidità, ovvero questi servono come guida generale, però sta a noi studiare le nostre singole piante per intuire ciò di cui hanno bisogno. Alle rose si può far di tutto! Proprio di tutto! Ho trapiantato una Grahm Thomas (foto) il 21 luglio (cioè il 21 luglio!) e tanti me la davano per spacciata perchè le rose si trapiantano d'inverno, quando sono "ferme". Eppure quella rosa andava trapiantata perchè nella sua posizione originaria era soffocata da un instancabile calicanto, non avevo scelta proprio per il suo bene. Certo dopo il trapianto ha sofferto un po', ma io le ho dato dosi generose d'acqua mattina e sera, ero fermamente sicura sicura che ce l'avrebbe fatta e anche adesso che è tornata a fiorire, che si è ingrandita, felice della sua nuova dimora, ho per lei sempre un occhio di riguardo. Sapevo in quei giorni difficili che non mi avrebbe deluso, chissà se lei ha avuto beneficio dalla mia fiducia? Ma cos'erano quelle dosi quotidiane d'acqua, quelle cure costanti, lo sguardo attento a cercare i barlumi d'un germoglio, ossia un segno sicuro dell'avventuto attecchimento, se non una prova d'amore?

Nessun commento: