18 maggio 2007
Le lumache
Lo confesso, quando lessi i suggerimenti di Ippolito Pizzetti su come eliminare, barbaramente, le lumache dal proprio giardino, le sue mi sembrarono le esternazioni di un vecchio un po'rimbambito. Uno come lui! un faro, un nume tutelare, la maxima autoritas in materia di giardinaggio, perdersi dietro una questioncella come le lumache!
Poi si sono fatte fuori quasi tutti i miei girasoli. Quindi non paghe si sono dirottate sulle zucche. In seguito sono state le tagete ad essere rosicchiate dal giorno alla notte, anzi, dalla notte al giorno...e io a prendere atto delle perdite, dei miei vasetti striminziti, innanzi al nano Dotto, messo lì appositamente a cercare rimedi.
Veleni?Non esiste! Nel mio giardino non si usano veleni!Ho scelto di mettere due piatti di birra, dove le infauste divoratrici si sarebbero ivi dovute arrampicare e cadere ebbre in una morte dionisiaca. Ippolito scrive che gli invasivi gasteropodi vanno pazzi per la birra.La birra nei piatti, giorno dopo giorno diminuiva. A nulla è valso riaggiungerla, non ci ho trovato dentro niuna lumaca. (n.d.r. per Ettore : no, non ho messo quella birra buonissima al farro che hai portato tu, sono una giardiniera fissata, ma non sono scema!l'abbiamo bevuta eri sera alle prove!)
Sarà che Sexy Taby è sparita e io sono molto, molto triste, che sono 5 giorni che la mia gatta non c'è più :"Sexy Taby, sei andata a far l'amor?" che l'ho cercata, ho chiesto, ma niente di niente. Solo un perfido micio nero si aggira nei paraggi e io temo che sia stato lui, noto playboy del Calcandola a far spaventare la mia bellissima micia, a spingerla in un posto da cui non può tornare più.
Lo confesso, ho molta rabbia. Non c'è più la mia gatta. E in aggiunta non ho più una pianticella di digitale purpurea, che pure è velenosa, dicono e quanto l'agogno io la digitale purpurea e me l'hanno fatta fuori, le infami! Che la digitale purpurea in una poesia di Pascoli è pure il simbolo dell'esperienza amorosa, attraente e al tempo distruttiva :
"quel fiore, fior di...?"
"morte: sì, cara". Ed era vero? Tanto
io ci credeva che non mai, Rachele,
sarei passata al triste fiore accanto.
Ché si diceva: il fiore ha come un miele
che inebria l'aria; un suo vapor che bagna
l'anima d'un oblìo dolce e crudele.
Stasera sono uscita, con la torcia e Apua al guinzaglio: a caccia di lumache. E pensavo a Livio, a quando ha scritto di un soldato di stirpe apuana, uscito di notte dall'accampamento per andare a cercare le lumache per mangiarsele. Deve essere una cosa un po'genetica questo richiamo verso le lumache. Le prime che ho trovato si stavano precipitando, di gran carriera, verso i nasturzi. Erano in tre. Una l'ho beccata nel vaso. Un bel po'nelle foglie delle giuchiglie. Trovate e raccolte. Un giro in torno alla casa, con Apua al seguito,sempre più inquieta. Non le piace fare la caccia alle lumache o forse aveva sonno la piccina. Che come l'ho mollata invece di gironzolare in giardino, si è precipitata in casa, come per dire "Guarda io sono un ex randagia di Bucarest, ma ho la mia dignità da difendere con il vicinato!". Ho proseguito da sola: e ancora tante, piccole, grosse, che nel frattempo sono ricomparse là dove avevo iniziato la mia caccia. E ancora nei vasetti preziosi. Sui gladioli. A spassarsela sui nasturzi in un bel po',che si divertono il doppio perchè i nasturzi sono afrodisiaci.
E se in questa notte silenziosa, mentre mi aggiravo con la torcia a osservare foglie, a spostare vasi, a perlustrare anfratti, fosse tornata lei, la mia gatta? Ma non è stato così. Ne ho raccolte più di 50 e le ho messe in vaso, domattina le darò all'anatra. Già l'anatra! Per la cronaca, è diventata mamma di due anatrini. Solo due, perchè forse marito gliel'ho dato tardi. Che sono belli gli anatrini, ma lei si è consumata della cova che è durata circa 30 giorni. Domani avrà una bella cura ricostituente: lumache.
(foto: Digitale purpurea)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
-
O ballerina ballerina bruna, o anima di carne appassionata, mentre sotto le musiche e le luci che paion fatte, colla loro gloria e i l...
-
di Guido Gozzano Tutto ignoro di te: nome, cognome, l'occhio, il sorriso, la parola, il gesto; e sapere non voglio, e non ho chiesto i...
-
Dovevo fare un'ecografia per una cosa che mi si è riproposta a distanza di un anno e mezzo. Una scocciatura più che un problema di salut...
1 commento:
OH, COME CAPISCO QUEL GIROVAGARE PER IL GIARDINO ALLA RICERCA DI QUELLA SCHIFOSISSIMA BAVA CHE IO ALL'INIZIO CREDEVO RUGIADA DELLA NOTTE! sONO TANTE, GROSSE, VANNO PAZZE PER I MIEI GIRASOLI (IL PRIMO RAGGIUNSE M 3.90) A CUI QUEST'ANNO DOVRO' RINUNCIARE PERCHè TUTTI DIVORATI, PURE L'ULTIMO POSTO IN ALTO SUL BALCONE, LE OSTE GIGANTI DI CUI E' RIMASTO IL GAMBO, LE ORTENSIE. I NASTURZI NO! PIANTER0' UNA TENDA E LI CONTROLLERO' NOTTE E GIORNO. ARRIVANO OVUNQUE, LE INTREPIDE E LE PIU' TONTE (1 SU 100)SCELGONO LE BIRRE PIU' COSTOSE. aVEVO PENSATO DI ADDESTRARE L'ULTIMA ARRIVATA, TALE ZORAH, CAGNETTA NERA E IMPAVIDA IMPAVIDA MA MI HA FATTO CAPIRE CHE PREFERISCE TUTT'ALTRO (FORSE TARTUFI?) cOMUNQUE, COME DICONO GLI SCOUT, BUONA CACCIA!
Posta un commento