26 novembre 2007

Otium bradiensis

Detto tra noi, ma faccio davvero una vita molto ritirata. A parte il lavoro dove per forza di cose sono a contatto con la gente, vivo una dimensione molto domestica. Non intimistica, proprio domestica, da "domus". Sarà che è ancora novembre. Certe volte penso pure che sia una questione di moda, voglio dire, gira che ti rigira ma le cose da indossare con la brutta stagione sono sempre scure e quando sono colorate hanno comunque sempre una patina invernale. Quest'anno usano le borse enormi, vere e proprie valigie, sarà che io già dentro una borsa normale c'infilo le forbici "dalla vigna" come chiamiamo dalle mie parti le forbici da potare, che con una borsa di quelle lì mi porterei dietro pure il penato, il trinciarami, il piantabulbi e pure un sacchettino di argilla espansa...
Ad ogni buon conto i miei acquisti invernali sono stati, mutande a parte: un paio di scarpe keys nere, piuttosto sobrie, decisamente comode, idonee a sopportare la pioggia e il freddo. Tasso di seduzione 4 e 1/2.
Un paio di jeans assolutamente elasticizzati, vergognosamente costosi (e son jeans!) con la tipa del negozio che mi diceva "si, ti entrano!". Sarà, ma dopo due mesi che non mangio più pane e marmellata a merenda, ancora non mi sento il coraggio di indossarli. Lo stesso giorno, era l'inizio di ottobre, mi sono comperata una maglia a maniche corte, di un tessuto lucido, svolazzante, blu a fiori bianchi, grossi...molto chic, molto anni '50, mi sentivo probabilmente molto Jacqueline Kennedy-Onassis quel giorno. In ogni caso è ancora appesa lì.
Sempre ad ottobre ho preso un bolerino peloso, piuttosto direi pelucche, grigio canna di fucile (o grigio-fiat-uno, ormai l'ho brevettato, è mio), senza bottoni chiuso da una vistosa spilla di bigiotteria, per la serie me lo posso mettere con...con che accidenti me lo posso mettere? eccalì! non paga sono tornata nel medesimo negozio e ho messo a perdere la gentile titolare chiedendo espressamente "qualcosina-di-nero-che-mi-coprisse-le-spalle-quando-esco-di-sera-che-ho-indosso-una-maglietta-carina-e-voglio-che-si-veda". Ora va beh che stavo pensando lì per lì che l'ultimo evento mondano è stata la cena di pensione della mia collega Carla, non che io abbia urgenti necessità di presenziare, pensionamenti in vista dove lavoro, fino al 2010 non ce ne sono. Ma voglio proprio una cosina così!Trovato dopo un bel po'di ricerche, morbido, nero, femminile. Però una volta a casa mi è sembrato un po'strettino sulle braccia.
Ultimo acquisto: ok, ragazzi, dopo 7 anni di precariato, 10 da che mi sono laureata, finalmente vengo assunta a tempo indeterminato. Me lo meriterò bene un regalo, no? Stesso negozio dei jeans, frugo tra tutte le maglie e sono tutte belle, ma quelle color vedere bottiglia mi lasciano perplessa, quelle che scendono di gran lunga sotto il posteriore mi dimezzano l'altezza e allora, anche per non essere maleducata, lo confesso, ne compro una...nera! Lo scollo è molto carino rettangolare, ma morbido, da un'idea di femminilità anche su un torace non propriamente generoso come il mio. Le maniche vezzose, arricciate, arrivano al gomito. Una maglietta carina davvero, molto carina, forse mi farà un po'freddino però. Anche lei ora è lì appesa. Magari la indosso in primavera.

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