05 dicembre 2007

Come as you are


Sarà stata la pizza che ho mangiato, ma stasera mi è venuto il mente il Baraonda e da lì, seguendo i pensieri associativi sono arrivata dritta dritta a Kurt Cobain. E allora in rete, sulle sue tracce, come prima cosa m'imbatto in wikipedia, che non è che a me garbi moltissimo quanto ai contenuti, anche se ne apprezzo a pieno il principio inspiratore.
Va beh, pigramente clicco sopra e non faccio in tempo a rispolverare i ricordi del 1994, l'anno in cui è mancato, che subito m'imbatto in un'asserzione categorica :"è considerato il portavoce del disagio giovanile della Generazione X". Clicco ancora e apprendo così che chi è nato tra il 1965 e il 1975 appartiene a tale generazione. Io che sono del '70, in the middle, dovrei dunque essere un esemplare purissimo della Generazione X !
Ma guarda che scoperta! Mi devo essere persa qualcosa , dei tomi di sociologia, delle puntate di Italia sul Due e qualche editoriale di Alberoni al riguardo.
Ora, che Kurt Cobain cantasse la mia generazione, se non altro per un fattore di contemporaneità musicale, ne ero più che convinta. Idem che ne esprimesse pure il disagio, va beh, ogni generazione giovanile che si rispetti ne ha uno. Che però da Seattle, a Londra, passando per Ortonovo, si possa essere tutti messi nel medesimo calderone esistenziale, mi suona quanto meno difficile. Eppure quella sua morte degna di una rockstar, perchè ogni generazione che si rispetti, ahimè, ha anche una rockstar che scompare prematuramente, pur nel suo clamore, mi sembrò il gesto triste di un ragazzo disperato e solo. Ogni generazione, penso, ha la rockstar che si merita.
Se non che, una delle ultime volte che sono andata in Baraonda, saranno passati ormai due anni,mi ha colpito vedere una ragazzina, proprio giovanissima, che indossava una maglietta con scritto "Kurt vive". L'ho avvertita come un'usurpatrice. Quasi avesse preso qualcosa che mi appartenesse. Che appartenesse alla mia gioventù. Si, alla mia generazione, non alla sua!

1 commento:

AndRe ha detto...

Ahhhh il Baraonda!!!!
Non mi ricordavo mai la strada per arrivarvi...
Annebbiatte immagini di serate estive (ricordi molto vaghi a dire il vero, visto lo stato psicofisico da giovane dedito alle pratiche bacchiche... per cui venivo spesso portato nel rockissimo locale).
Bel locale e bella musica.
Poi colazione e bagno in piscina all'alba... e ci si alzava si e no per le 3 - 4 del pomeriggio...
Che estati!!!
Alla fine da meno pischello ci ho anche suonato!
bye!