04 dicembre 2007

Quando penso all'estate


Questa foto me l'ha scattata la Catia con il telefonino. Non posso che pensare all'estate. E a quando accidenti fa caldo dove lavoriamo noi, che ad una certa ora bisogna fare di corsa se vogliano annaffiare le nostre rose. Ne avrei altre da mettere a dimora , ma sono queste corse estive ad impensierirmi, cioè aumentando il numero degli esemplari, di conseguenza aumenterà anche la fatica serale. Mica per altro, perchè io dopo che ho finito di annaffiare là, torno a casa e ricomincio da capo con il mio giardino, con tutti quei vasi e vasetti che ho accumulato intorno alla domus.
Il ricordo delle fatiche estive mi induce quasi quasi a capitolare alla bassa manutenzione. Che però è un po'triste.
Scegliere un sistema di irrigazione automatica non mi convince per taluni aspetti, io devo vedere le piante una ad una, devo essere io a sapere se hanno bisogno o meno di qualcosa, mi distaccherei dal cogliere i loro particolari giorno dopo giorno, se mi affidassi a un tubo poroso invece che trascinarmi in giro per tutto il giardino il mio annaffiatoio giallo.
Io, con le piante, ho in qualche misura bisogno di averci un rapporto fisico.

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