Sono mesi che scrivo poco. Ora capisco la cosa non sia da annoverare tra le emergenze improrogabili con cui l'umanità deve fare i conti, pena la sua immediata estinzione, tuttavia so di aver scritto anche qualcosa di dignitoso in passato. Di più, ci fu un periodo in cui mi pagavano per scrivere. Magari non mi pagavano tantissimo, però annovero la questione come un credito a mio favore.
Adesso invece quasi non scrivo più.
Perché fondamentalmente non ne ho voglia.
Perché mi mancano le metafore per la mia poetica.
Perché puntualmente e con una certa urgenza ho da annaffiare in giardino e dunque non mi resta il tempo per scrivere.
Perché leggo molto. E leggere è quasi bello come scrivere.
Romanzi storici, picareschi, atmosfere esotiche. Letteratura per pollastre. Un po'di Filosofia medievale, giusto per non perdere l'abitudine.
E dunque non scrivo, ma leggo. Anche i blog. Però evidentemente non sono l'unica blogger indolente, perché anche Cronache Sorprese è da un po'di tempo che latita: mi mancano i brillanti post di Alessandro, gli ho anche telefonato per sapere come mai non scrivesse più in questo ultimo periodo.
Per fortuna che invece la Ele scrive e spesso, insomma almeno qui tutto bene!
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