06 agosto 2009

Vite diverse.

Stamani in centro a Sarzana mi sono fermata innanzi a un ragazzo che chiedeva l'elemosina . Aveva con se un cagnolino piccolissimo e se ne stava seduto a terra, muovendo il busto verso la gente che passava per fare la questua.
C'è differenza nel porsi al prossimo tra coloro che chiedono l'elemosina, direi con dignità, perché le loro scelte, o più spesso il destino li hanno condotti a fare quella vita "da chocard" e quanti invece si presume sono coinvolti in un racket e "di mestiere" chiedono l'elemosina e questo ragazzo, con il suo modo di agitarsi enfatico, mi sembra appartenesse a questa seconda tipologia di persone.
Gli ho chiesto se il cagnolino avesse da bere per ben due volte, così che lui ha preso la bottiglietta d'acqua e ha versato da bere al cane. Gli ho chiesto poi cosa ci facesse un ragazzo della sua età, 25, 26 anni circa, seduto a terra a chiedere l'elemosina "perché non ti cerchi un lavoro come si deve? sei giovane, sei forte" e lui in italiano stentato, un po'canzonandomi mi ha risposto "non ho lavoro, non ho casa, tu hai casa?". E io "Ma devi cercarti un lavoro! Poi un domani avrai la pensione, devi pensare al futuro!"(n.d.r. io mi faccio molto i fatti miei, eh?!) e lui mi ha risposto sempre canzonandomi "il lavoro, la pensione...".
Per inciso, questo ragazzo era straniero, non so da quale paese dell'est venisse, ma di sicuro ci sono tanti suoi connazionali che ogni giorno si fanno un mazzo così a lavorare onestamente e duramente, senza nascondersi dietro a un minuscolo cagnolino.

Quando vado a zonzo per il centro storico, incontro spesso un signore di mezza età, rumeno, che suona il violino: non sono in grado di dire se lo suoni bene o no, però mi allieta la passeggiata sentire la musica del violino e così quando mi fermo ad allungargli qualcosa lo saluto con un sorriso : "buongiorno, Maestro!".

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