Ai piedi del promontorio del Caprione, scorre un fiume carico di Storia, il Magra. Che alcuni chiamano al femminile "La Magra".
Ma da quando son nata, ho sempre sentito gli autoctoni chiamare il loro fiume al maschile.
Là dove le acque serene del Magra incontrano da tempo immemore il mare dei liguri, sorge oggi una realtà turistica piuttosto tranquilla, piacevole per chi vuol restare al riparo dalla movida estiva sarzanese. Che io però mi godo un mondo.
A Bocca di Magra io sono stata circa 3 mesi fa.
Yoko invece c'è fatto una capatina di recente e il suo reportage,A Small Fishing Village (Bocca di Magra), mi è sembrato davvero interessante.
Credo che le sia piaciuta la mia piana.
Noi ci siamo conosciute in un giorno di pioggia a maggio e io per un paio d'ore ho condiviso la sua splendida vacanza.
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4 commenti:
Sono proprio posti dove si può evadere!
Si! mi ha colpito la mia terra vista con gli occhi di una turista giapponese!
Quando nella prossima vita avrò soldi abbastanza, il Giappone sarà il primo dei posti che visiterò. Un po' crepuscolare come ambientazione umana, ma una natura meravigliosa e la passione per il bello.
Io sono una che a spostarmi da qua...soffro!
Magari nella prossima vita mi muoverò un po'di più.
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