12 dicembre 2010

gli spettacoli all'anfiteatro nell'antica Roma

Chi investe enormi cifre nell'organizzazione dei giochi ha ben colto la reale possibilità di condizionamento politico e sociale del popolo condensato nelle arene e nei circhi: realizzare spettacoli significa nutrire e accrescere un potenziale bacino di elettori, che al momento giusto ricorderanno lo sforzo profuso da questo o quel candidato.
Per arginare, almeno formalmente, questo costume, che di fatto dava ai facoltosi candidati la possibilità di pilotare a loro vantaggio un'lezione, una legge del Senato del 63 a. C. , promossa da Cicerone durante l'anno del so consolato, impedì di presentarsi alle elezioni a tutti coloro che avessero organizzato giochi gladiatori nei due anni precedenti, a meno che i giochi non si fossero svolti dietro una precisa disposizione testamentaria.
A riprova dell'esistenza di uno stretto legame funzionale tra carriera politica e organizzazione dei giochi, possiamo notare una curiosa ricorrenza: i congiunti del morto, appartenenti per lo più a nobili e ricche famiglie, quando si accingono a celebrare munera per i propri parenti, ricoprono spesso cariche all'interno dello stato romano, in particolar modo la carica di edile, che guarda caso, è il magistrato preposto alla cura dei templi, edifici pubblici, strade e anche all'organizzazione di spettacoli. (...) e consideriamo anche un'altra coincidenza curiosa, che si registra a partire dal I secolo a. C. : spesso i parenti che gli edili si accingono a celebrare sono morti già da uno o più anni, contrariamente a quanto aveniva in tempi antichi.

in Morte nell'arena, di F. Guidi, Mondadori, ed. 2010

4 commenti:

Kylie ha detto...

Quelli di oggi fanno una bella lista di opere prima di ogni elezione. Poi dormono per anni....

Buona settimana!

semola ha detto...

"Panem et circenses" vale ancora oggi. Il minimo indispensabile per nutrirli e spettacoli per renderli felici (calcio o grande fratello, non oltre). Non penseranno... resteranno poveri... ecco un bacino ideale di elettori ignoranti e felici.

semola ha detto...

.... e sugli spettacoli, che dire della prima alla scala dove le menti illuminate della Marini, della Balivo, della Santarelli di Cecchi Paone (e penso di tutti gli altri) hanno sfilato per far vedere che c'erano. (la cultura non è e non deve essere vip, specie oggigiorno)

enzo ha detto...

Leggo che il milan è primo in classifica: le elezioni si avvicinano.
Ciao!