20 gennaio 2011

Ad puellas

Mi erano sedute accanto tre ragazze stasera sul treno. Avevano circa 22, 23 anni: ridevano, chiacchieravano, giocavano con i telefonini.
Mi ha colpito il fatto che non fossero truccate ed erano vestite tutto sommato in modo semplice e pensare che io quando andavo all'università mi portavo in borsa anche una bomboletta di lacca formato mignon, ma non ero certo la sola a spennellarmi innanzi allo specchio del bagno della Facoltà di Filosofia!
In effetti la mia generazione ha ereditato quella femminilità un po'carica tipica degli anni '80, che oggi non ritrovo nelle ragazze normali, che sono sempre straordinariamente migliori di quello che ci vuole dare da intendere la tv.

E così mentre seguivo i loro toni leggeri stasera, al ritorno da una giornata che avevano trascorso all'università, sono stata assalita da un senso di rabbia, al pensiero che quando lavoreranno, varrà sempre più spesso il parere di un uomo diplomato, rispetto a quello di una donna laureata.

E poi si sentiranno ripetere fino alla nausea che la laurea non conta niente, da qualche collega invidiosa, che la laurea non ce l'ha, ma nel contempo si sta impegnando per far fare l'università a sua figlia (auguri!che nel lavoro tua figlia s'imbatta in un'altra str..za come te!).

E volevo quasi dirglielo e spezzare la loro gioia con il mio sarcasmo amaro, per riportarle alla realtà.

Però in un attimo ho pensato, ricacciando indietro una lacrima, che magari, nel frattempo che loro crescono, le cose possono cambiare in meglio ed è anche mio dovere impegnarmi strenuamente, perché sia proprio così.

11 commenti:

Kylie ha detto...

Al momento sono ancora in una campana di vetro. La realtà del lavoro si riverserà loro addosso con tutta la sua disperazione.

Anche a me è rimasto lo stile degli anni '80 addosso.

Bacio

enzo ha detto...

Il nostro strenuo impegno è soprattutto nel quotidiano, nei piccoli gesti, nella continuazione dello stupore che ci dà la vista della Luna, con le sue sfumature grige dei suoi mari.
Hai fatto bene a non precipitarle nella realtà, sognare fa bene a loro, il sogno è una speranza a volte raggiungibile.
Nel leggerti ho intravisto mia figlia Sara fra quelle tre ragazze.
Ciao bella, un saluto mattutino.

ps: ieri sera la Luna ripartiva nel suo corso astrale, e stamani era lì ad occidente, quasi coricata. Voglio parlare con un Lunologo e farmi spiegare il percorso un po' bizzarro del nostro satellite.

chechimadrid ha detto...

sicuramente le cose cambiano e migliorano. non sono i titoli a garantire una buona posizione lavorativa, ma sicuramente questi aiutano. e chi dice che "la laurea non serve a niente" non è assolutamente consapevole della situazione attuale!come dire..."se i soldi non fanno la felicità, figuriamoci la miseria!"
w la lacca da borsetta! io all'università ero una "punkabbestia" ma adesso ho sempre un borsellino pieno di trucchi nella borsa!

giardigno65 ha detto...

tentar non nuoce !

viola ha detto...

Che bei ritratti Sara :)

Ernest ha detto...

hai fatto bene a non dir niente Sara, e hai detto ancora meglio spetta a noi migliorare questo paese assurdo anche per loro e chi sta dietro.

Alberto ha detto...

Hai fatto bene a non dire loro niente. Lasciale un po' sognare. E poi, come dici, le cose possono cambiare in meglio.

Charlie68g ha detto...

evviva le ragazze semplici, sono l'unica nostra speranza !!!!

Sara ha detto...

@Kylie ma noi ci impegneremo per fargli avere un futuro migliore!
@Paolo queste dee notturne ci proteggono, ma i loro compiti sembrano secondari. Le nostre differenze sono stabilite anche dagli astri? Perché il sole è maschile e la luna femminile? Figlia fortunata...
Ma conosci davvero un lunologo?
@Chechi tu sei un ottimo esempio per le ragazze in gamba, non è da tutti un percorso come il tuo!

Sara ha detto...

@Giardingo, certo, noi ci impegniamo!
@Viola..ti sei un po'rivista? io tanto! make up a parte!
@Ernest ne vedo tante di ragazze così, che coltivano sogni...solidi e non aspirano al bunga bunga, per fortuna!

Sara ha detto...

@Alberto : le donne della mia generazione hanno un debito enorme verso le femministe e mi chiedo cosa daremo noi a queste nuove generazioni, cosa gli lasciamo? ancora..il bunga bunga?
@Charlie....beccato!