23 maggio 2011

la borsa di Ugo

Era l'inizio dell'estate e avevo comperato una borsa nera, decorata delle perline fucsia. Una borsa carina, come tante altre, lo sfizio di un pomeriggio di shopping. Ho adoperato quella borsa una volta sola e cioè il giorno che sono andata a trovare Ugo in bici, percorrendo dopo tanto tempo le strade larghe della mia infanzia nella piana di Ortonovo. Pedalavo e guardavo le rose rosa, le Queen Elisabeth per intenderci, cariche di fiori, che spuntavano dietro le recinzioni delle case.
Poi sono andata a casa di Ugo, che era ammalato da mesi. Mi diceva che voleva che sua moglie andasse al mare, che a lei piaceva tanto andare al mare, ma lei che gli era seduta accanto nella loro stanza, gli ribatteva " andrò al mare quando tu starai bene!".
Era il 2005. Quella è stata l'ultima volta che ho visto Ugo, che se ne andato via a 53 anni, portandosi dietro, tra le tante cose anche quell'aria di festa che riusciva sempre ad infondere ad una giornata di lavoro trascorsa insieme.
Quella borsa che ho adoperato quel giorno, io non l'ho più indossata. Me ne sono resa conto ieri, parlando con alcuni colleghi. Ad ogni estate durante il cambio di armadio la borsa rispuntava e immancabilmente mi faceva tornare alla mente quel giorno con Ugo.
Stamani ho pensato a lui, a cosa mi direbbe di questa fissa strana e so che sorridendo mi direbbe: "perché non la usi?! che senso ha tenerla in un armadio? è una bella borsa! e usala dai!"

14 commenti:

Lara ha detto...

Cara Sara, sei molto dolce e delicata. Sicuramente Ugo ti direbbe quello che hai pensato tu, ma questo tuo astenerti ti fa onore.
Un abbraccio e buona serata!
Lara

mark ha detto...

Spunta fuori perchè non vuol rimanere nei cassetti sopiti dei ricordi...un modo come un altro per rimanere ancora un pò.
Un caro abbraccio.

viola ha detto...

Sei dolcissima::)))

Charlie68g ha detto...

ogni volta che la userai potrai rivolgere a lui un altro pensiero, io dico che è un bel modo per ricordarlo

enzo ha detto...

Gli amici non ci lasciano mai, li saluto da quaggiù e mi aprono le labbra in un sorriso.
Subito dopo mi si offusca la vista, ma questo è un dettaglio.
Ciao cara, buona serata

Tonino ha detto...

Usare la borsa è come potare le rose di Catia.
Ciao T.

Paola ha detto...

Che dolce post! sono sicura che Uglo ti direbbe proprio così!!!! usala, lo farai felice... grazie di essere passata da me.. e stasera mi sono accorta che nel mio commento di risposta mancava quello che avevo scritti per te.. ho provveduto!
Ti abbraccio caramente

Adriano Maini ha detto...

Ricordo dolce e commovente!

La Sbullonata ha detto...

Io credo che Ugo avrebbe ragione

Franz ha detto...

Anche gli oggetti hanno un'anima, almeno alla nostra umana percezione.
Un'anima legata alla loro storia e soprattutto alla storia dei nostri affetti, anzi ai destinatari dei nostri affetti, e relative circostanze, e vicende, ed emozioni.
Non ti suggerisco nulla circa quella borsa: tornare o no ad utilizzarla sarà una scelta tua che comunque non potrà modificare la profonda anima di quell'oggetto, nè tantomeno quella della sua proprietaria.

oriana ha detto...

certi amici sono saggi...non bisogna scacciare i ricordi fanno parte del nostro bagaglio di emozioni

Black75 ha detto...

continua ad ascoltare il cuore: non sbaglierai mai.
un bacio.

Anonimo ha detto...

a volte un oggetto banale ci riporta ad un ricordo, a una persona... a qualcosa di mai dimenticato.

maresco martini ha detto...

Fai come ti senti di fare: sono fiero di conoscerti!