28 agosto 2011

Sant'Agostino

"Ciò di cui in coscienza io non dubito, Signore, è che amo te. La tua parola mi ha colpito in cuore, e io ti ho amato. Ma anche il cielo e la terra e tutto quello che contengono mi dicono di amarti, e non cessano di dirlo a ogni uomo."

Agostino d'Ippona, Confessioni, 6.8


Oggi è Sant'Agostino!
Io ho scoperto il suo pensiero sui banchi del liceo, il giorno del mio 17esimo compleanno e con Agostino ho scoperto la mia disciplina di studi, cioè la Filosofia.
Agostino è diventato da allora sia la mia filosofia, sia la mia interpretazione religiosa.
Per altro prima di quell'incontro io non avevo avuto una vera e propria formazione religiosa da parte della mia famiglia, ma sono stata educata a un sincretismo morale, che ha fuso in una sintesi superiore, da parte paterna, l'esempio di mio zio Sandro, frate Passionista e missionario in Africa, con le istanze iraconde di comunismo egualitario, mutuate direttamente da mio nonno Nandino della Battilana.
Sono stata anche molto fortunata perché all'Università di Pisa mi sono laureata con il prof. Gian Franco Fioravanti che è un profondo conoscitore di Sant'Agostino e modestamente ho dato un contributo io stessa non trascurabile all'agostinismo, ripescando da un ingiusto oblio Gregorio da Rimini, generalissimo degli Agostiniani.
Credo che quello che mi ha colpito di Agostino e dell'agostinismo in generale sia la tensione dell'anima verso Dio, in un dialogo ininterrotto con la propria coscienza, la rigorosa impostazione morale e quindi anche l'impegno di interpretare il mondo, che è res, cose, dunque, ma anche signa.
Buone interpretazioni a tutti!

4 commenti:

Costantino ha detto...

Sant'Agostino è stato mio ideale
compagno di viaggio ai tempi del Liceo.
Ho sinceramente perso parte delle nozioni apprese,ma nella mia immaginazione rimane un santo dotto ed al temo stesso umile.
Due caratteristiche,cultura ed umiltà,di cui si sente un gran bisogno.
Buona domenica,Costantino

Eva ha detto...

Che meraviglia... Conoscere un pezzettino di te attraverso poche righe, ma ben scritte e a noi ben regalate!

Buon Sant'Agostino dunque!
Baci

Adriano Maini ha detto...

Mi ha piu' intrigato conoscere le tribolazioni di quei tempi duri ed oscuri attraverso i resoconti della sua vita. Tra l'altro, fu, come e' noto, a Milano. E tra gli agostiniani ci furono due eccellenti eruditi ventimigliesi, vale a dire liguri, del Seicento: ma questa e' un'altra storia ...

Mr.Loto ha detto...

Ho conosciuto Sant'Agostino diversi anni fa, quando avevo circa vent'anni, leggendo "Le Confessioni". Da allora sono rimasto impressionato dal suo modo di scrivere e di ragionare; le sue parole rendevano semplice ogni concetto, anche quelli complicati.
Negli anni ho letto molte altre opere scritte da lui, in particolar modo ho apprezzato " La Vera religione " e la " La Città di Dio ".

Un saluto