04 ottobre 2011

Francesca

Credo che oggi sia il tuo onomastico. Non so cosa mi risponderesti se ti facessi gli auguri, tu che non credi nei Santi, però forse quello di cui porti il nome ti è simpatico, è uno come dire, un po'freak.
La prima volta che ti ho vista ho pensato che fossi bellissima, proprio da copertina, con quei capelli biondo oro cortissimi a spazzola, che non erano ancora di moda, come sarebbe stato di lì a poco, ma tu le mode le anticipavi. Tu eri nel banco in prima fila e io in fondo.
Negli anni è capitato anche a me quel posto davanti alla cattedra, poi sono ritornata in fondo, a seconda delle mie inclinazioni del momento, perché tu sai che io sono un po'come te, mi piace stare nelle postazioni estreme, ma non sto mai un po'di qua e un po'di là, a barcamenarmi nelle file centrali.
Poi quel giorno a Carrara, per caso. Quei soldi che mi chiedesti e che io ti diedi una cifra impegnativa per ragazze della nostra età. E'assurdo poi pensare che la figlia di quel professionista importante chiedesse dei soldi in prestito alla figlia di un modesto impiegato. Ma ti servivano per bucarti. Ti sei sentita in obbligo di ricambiare quel mio gesto, accompagnandomi da Luca che era in ospedale. E lui fu felice di vederti, che eri ancora bella e curata, con uno stile tutto tuo nel vestire, che ancora una volta anticipavi le mode.
A tratti ti direi che questa vita è orribile,anzi grottesca, ma io mi sto divertendo un mondo a viverla e ancora, nonostante tutto, sono sempre quella un po'campagnola che viene da Ortonovo. Anche se poi ho scoperto di recente che voleva dire Hortus Novus, che credo che abbia a che sparire quel vissuto di morte e rinascita che ci portiamo un po'sempre noi di queste parti, che vista la mal parata, siamo avvezzi a rimboccarci le maniche e a ricostruire tutto da capo. Si, è vero, io resterò sempre una che viene da Ortonovo.
Le altre nostre compagne le vedo ogni tanto e non vorrei essere la solita esagerata, ma il tempo semmai ci ha rese tutte più belle: si vede che dietro c'è lavoro, destrezza di parrucchiere, cosmetici di qualità, ma in effetti era una classe speciale. Per questo è ingiusto che non ci abbiano detto di te, di quando te ne sei andata, di quell'incidente e di quei tuoi amici drogati che guidavano l'auto.
So che fanno un'iniziativa ogni estate per ricordarti, ma è una cosa avulsa da ciò che eri, da chi ti era accanto, non coinvolgono chi ti era davvero vicino, quando la tua adolescenza era irrequieta, ma ancora spensierata, senza ancora la roba a inghiottirsi tutto, a spegnere l'oro dei tuoi capelli. Insomma fanno una cosa un po'di rappresentanza, per celebrarti, tu pensa un po',come se fossi una santa! Appunto.

8 commenti:

Kylie ha detto...

Una bella lettera ad un'amica sfortunata.

Un abbraccio

Charlie68g ha detto...

difficile commentare
ho un sacco di amici che hanno fatto la stessa fine

Eva ha detto...

Parole di cuore, ma anche di rabbia.
È stata fortunata ad averti avuta, e non per il prestito.

Peccato non ne abbia approfittato anche dopo.

Adriano Maini ha detto...

Non ho mai vissuto da vicino storie così, che ascolto sempre con angoscia.

Anonimo ha detto...

Mi hai fatto venire in mente quel ragazzino in classe mia alle medie, che fumava già ed era strano. L'ho rivisto anni dopo visibilmente fatto. E ora nessuno sa che fine ha fatto.

Ernest ha detto...

Sara posso solo abbracciarti e non aggiungere altro a questa tua bellissima lettera.

Black75 ha detto...

.....you shone like the sun.
non ci sono parole quando l'ennesimo diamante smette di brillare prematuramente.
un abbraccio!

Queen ha detto...

:*

una lettera bellissima, credo che che l'avrebbe apprezzata.
un abbraccio