Unar condanna trasmissione "Lo zoo di 105" ed apre un'istruttoria
Durante la trasmissione infatti, il conduttore interpretava un personaggio di nome "Zlatan" che svolgeva attività delinquenziali, proveniente dalla "Zingaria, Romania o Albania" e nel quale venivano condensati tutti gli stereotipi e i peggiori pregiudizi attribuiti alle comunità Rom e Rumena.
"Provvederemo a segnalare anche all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni il grave fatto, al fine di evitare il diffondersi attraverso i media di questi stereotipi negativi e garantire il principio della parità di trattamento e di non discriminazione, indipendentemente dalla razza o dall'origine."
Conclude Monnanni "Ci piacerebbe che nel "Lo zoo di 105" si affacciasse ogni tanto anche qualche satira dei tanti episodi di discriminazione, razzismo e xenofobia che inquinano la convivenza civile in Italia e contro cui l'UNAR si batte ogni giorno con vigore".
5 commenti:
Ho paura che le onde non siano più libere...
Apprendo ora da te questa triste e meschina notizia.
Le "radio libere" le ho frequentate negli anni 70, le radio del movimento pisano: Radio 20 Giugno e Radio Centofiori. Fortunatamente non ho mai "incocciato" quelle frequenze, ascolto Radio 2 e 3, a volte radio radicale, niente più.
La bassezza degli istinti è come un gorgo, attrae le persone di poco peso, come i conduttori di 105.
Sono anni che penso ad una radio web, ma mi fermo al pensiero.
Hasta la vista
Le cagate razziste e stereotipate sono il modo più semplice per divertire. E' sempre lo stesso concetto: prendersela con il diverso e più debole.
sono "radiodipendente", nel mio laboratorio la radio è perennemente accesa, quindi ho bisogno di ascoltare trasmissioni un po' soft. Lo zoo di 105 per me è troppo becera e caciarona aldilà di qualsiasi argomento o contenuto. Viva la radio abbasso la tv....
Sono anni che ormai riesco ad ascoltare solo radio 3. Sono tra i pochi che non gridano; aiutano a pensare anche quando non si è daccordo con ciò che dicono.
Ti auguro un buon anno pieno di fiori Sara, reali e metaforici.
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