05 giugno 2012

in questo periodo sono molto manzoniana

La mia professoressa del ginnasio ci accompagnò per due lunghissimi anni, 18 ore alla settimana, senza concederci mai la gradita sorpresa di una malattia, che ne so, un'influenzetta, un' appendicite, un ginocchio della lavandaia. 
E'sempre stata al suo posto implacabilmente fino alla pensione e l'unica volta che l'ho vista manifestare una debolezza umana è stato quando la Malou le consegnò un enorme fascio di fiori, quale saluto collettivo di quella che è stata l'ultima sua classe di ragazzi, cioè la nostra.
Non so se quando la ministra Fornero pontifica sul licenziamento dei dipendenti pubblici, ha la minima idea che il nostro paese è tenuto in piedi da persone che ogni giorno, in silenzio, con gran senso di responsabilità, coscienziosamente,  magari senza essere nemmeno troppo simpatiche, compiono in loro dovere, come la mia professoressa, appunto, 
In V ginnasio ci perseguitò facendoci studiare i Promessi Sposi, passo dopo passo, appunto, implacabile.


Dedicato a quelli che s'illudono che l'uscita dalla crisi economica passi attraverso il precariato di alcuni, la perdita dei diritti di altri, il licenziamento di tutti


Fate a mio modo, Renzo; andate a Lecco; cercate del dottor Azzecca-garbugli.... Pigliate quei quattro capponi, poveretti! a cui dovevo tirare il collo, per il banchetto di domenica, e portateglieli; perché non bisogna mai andar con le mani vote da que' signori. Raccontategli tutto l'accaduto; e vedrete che vi dirà, su due piedi, di quelle cose che a noi non verrebbero in testa, a pensarci un anno.
         Renzo abbracciò molto volentieri questo parere; Lucia l'approvò; e Agnese, superba d'averlo dato, levò, a una a una, le povere bestie dalla stìa, riunì le loro otto gambe, come se facesse un mazzetto di fiori, le avvolse e le strinse con uno spago, e le consegnò in mano a Renzo; il quale, date e ricevute parole di speranza, uscì dalla parte dell'orto, per non esser veduto da' ragazzi, che gli correrebber dietro, gridando: lo sposo! lo sposo! Così, attraversando i campi o, come dicon colà, i luoghi, se n'andò per viottole, fremendo, ripensando alla sua disgrazia, e ruminando il discorso da fare al dottor Azzecca-garbugli. Lascio poi pensare al lettore, come dovessero stare in viaggio quelle povere bestie, così legate e tenute per le zampe, a capo all'in giù, nella mano d'un uomo il quale, agitato da tante passioni, accompagnava col gesto i pensieri che gli passavan a tumulto per la mente. Ora stendeva il braccio per collera, ora l'alzava per disperazione, ora lo dibatteva in aria, come per minaccia, e, in tutti i modi, dava loro di fiere scosse, e faceva balzare quelle quattro teste spenzolate; le quali intanto s'ingegnavano a beccarsi l'una con l'altra, come accade troppo sovente tra compagni di sventura.

9 commenti:

Lady Crochet ha detto...

Una persona di grande cultura a me molto vicina mi ha sempre detto una cosa: " se non hai letto 'I promessi sposi' almeno tre volte in vita tua, non sarai mai abbastanza colto".
Lui se li ripassa, per non dire proprio rilegge ogni due, tre anni.
bacio,
Simo

Francesco ha detto...

ohi, anche io sono stato sempre un entusiasta lettore manzoniano! sai quante volte dico di riprendere in mano i promessi sposi, ma non lo faccio....

Rita ha detto...

Concordo con Lady Crochet, è uno di quei romanzi che bisogna assolutamente rileggere nel corso della vita. Io, per dire, la prima volta lo lessi alle scuole medie. Che cosa vuoi che capissi all'epoca... :-D

Io penso che in tempi di crisi su tutto si può pensare di "risparmiare", tranne che sull'istruzione. Ci stanno togliendo il pane, ma che almeno non ci togliessero la possibilità di sognare attraverso i libri.

Un saluto. :-)

Adriano Maini ha detto...

I famosi polli di Renzo! Che bel ricordo! Ma il punto consiste nel riconoscere la competenza professionale e la partecipazione umana, quando ci sono, dei docenti e fare in modo di suscitarle in chi rimane sovrastato dallo sconquasso di questa scuola.

@enio ha detto...

tranquilla Sara, Fornero durerà ancora per poco e non riuscirà a fare come si è prefissato il ministro dei licenziamenti... invece che il ministro del lavoro.

francesca ha detto...

Il broblema mi sa e` che stiamo finendo proprio in mano a azzeccagarbugli....
francesca

Alberto ha detto...

I grandi scrittori hanno la vista lunga. E vedono e scrivono scene metaforiche sempre valide. Ciao.

Ernest ha detto...

quella è la loro soluzione, perchè non sanno cosa vuol dire stare senza lavoro, nn hanno mai avuto figli o parenti senza lavoro perchè per loro si trova sempre basta chiamare un amico.
un saluto

Olindo ha detto...

Non mi è mai piaciuto come scriveva Manzoni, ma la trama è sempre attualissima.