06 luglio 2012

Non mi va.

Mi si avvicina mentre mi accingo a riporre la spesa nel bagagliaio. Mi chiede qualcosa, ma non gli presto attenzione.
E'la rabbia che mi sale nel parcheggio sotto il sole.
E'un giovane uomo sui 26, 27 anni, forse di un paese dell'Est. L'aspetto complessivo è curato. Un bel ragazzo. Ben piazzato. E'quel tono di voce da questua che mi infastidisce, a maggior ragione  perché contrasta con l'aspetto di un ragazzo che gode di ottima forma.
E mi chiede se gli lascio il carrello.
Non gli rispondo e continuo a caricare la spesa in auto.
Non è che qua ci si può aprire un dibattito sull'immigrazione o sulla disoccupazione. Qua siamo lui ed io, cioè un uomo e una donna, quindi la sua superiorità fisica che istintivamente mi mette paura. Credo che sia una questione atavica, ma poco importa, è questo che rende inaccettable la situazione. Ho memoria di fatti analoghi: uomini  che mi si sono appioppati a un parcheggio, cogliendo, anzi approfittando di  un momento di oggettiva debolezza.
Perché sei più vulnerabile quando sei donna, o quando sei un vecchio, o quando sei una ragazzina o quando hai un bambino in braccio o semplicemente perché hai paura che ti freghino la borsa o ti righino l'auto.
E scarico la spesa, mentre lui mi guarda in attesa.
"E inutile  che aspetti", gli faccio laconica "tanto non te lo do il carello."
"Perché non me lo dai?" mi chiede lui.
"Perché non mi va ".

18 commenti:

Marco ha detto...

e hai fatto bene! io spesso faccio finta di non capire: se ho in mano un libro in una lingua straniera poi e' impossibile smascherarmi ;-)

Brunhilde ha detto...

.. anche perché magari potresti fare come me, che uso sempre le monete di plastica.

Nik ha detto...

Il carrello lo lascio volentieri se l'omino è palesemente male in arnese, ma se è un baldo uomo lo mando a lavorare, come tocca fare a me da 33 anni e più!

Chumani ha detto...

Ciao, capito per caso e il post m'interessa: qui da me è un po' più complicato, spesso si avvicinano bambini ma alle loro spalle le "madri" lasciano intravedere un taglierino.....
I carrelli sono praticamente sorvegliati speciali.
Mi piacciono gli altri post.
A presto

Costantino ha detto...

Io mi sarei comportato esattamente come hai fatto tu.

Francesco ha detto...

ok, sono d'accordo con te. però attenzione a tutte quelle volte che abbiamo fatto o sentito discorsi pro extracomunitari. perchè un italiano, male in arnese, la posta alle donne che scaricano la spesa non la fanno

Kylie ha detto...

Da me sono uomini di colore. Ho imparato a dire con la mano che non ho bisogno. Credo ormai mi conoscano. Fai un po' di conti... quante persone lasciano il carrello con 1 euro dentro? Almeno una cinquantina in una giornata. Esentasse.
Beh, io preferisco riciclare quell'euro.

Bacio

Rita ha detto...

Ciao Sara, stavolta non sono d'accordo con te, non mi sento di dirti che hai fatto bene.
Che male ti ha fatto, scusa? Che cosa ti costava lasciargli il carrello?
Capisco il tuo fastidio e la tensione perché stava lì ad osservarti e ad aspettare, magari io gli avrei detto "te lo lascio però per favore aspettami laggiù, ché voglio caricare in pace la mia spesa senza avere qualcuno che mi mette fretta ed ansia".
Gli istinti atavici Sara vanno controllati perché sono gli stessi che poi ci inducono al razzismo o a gesti d rabbia o altre reazioni incontrollate.
Anche io istintivamente entro in tensione se per strada di notte incontro un extracomunitario, perché la paura è atavica sì, è la paura del diverso e pare che addirittura sia l'amigdala a provocarla, è una forma istintiva di difesa, però poi la razionalità mi dice che non c'è niente di logico nell'avere più paura di un extracomunitario rispetto ad un italiano. La delinquenza è di tutto il mondo.
Sì, non è un dibattito questo, lo so. Comunque a me sarebbe dispiaciuto se ad una semplice richiesta di un carrello qualcuno mi avesse risposto "non mi va", così come immagino sarebbe dispiaciuto te. E mettersi nei panni altrui a volte aiuta.
Buona giornata.

Lady Crochet ha detto...

Ben fatto.

Una cosa carina che invece mi è successa quest'inverno è stata questa: arriva l'omo cioccolato mentre piove a dirotto e mi offre un passaggio sotto l'ombrello seguito da un sorriso perché gli ho lasciato due euro di mancia.

Sara ha detto...

@Biancaneve il fatto che sia straniero non cambia le cose: è un uomo e io più volte ho avuto questo disagio, cioè mi sono sentita vulnerabile.
Per altro non vedo un motivo ragionevole per mollare un euro a uno sconosciuto solo perché me lo chiede.
Poi dietro c'è il racket, o comunque un'organizzazione che gestisce e sposta la gente. E io, almeno per quanto posso, non voglio alimentare questo parassitismo.

Nik ha detto...

@keiko

Se ci sono bambini mi incavolo e non poco! Minaccio ad alta voce di chiamare il tribunale dei minori e prendo il telefono.

Spariscono subito con i genitori snaturati. E una segnalazione ai servizi sociali dell'ASL la faccio comunque!

I bambini sono troppo importanti per far finta di nulla!

Charlie68g ha detto...

io non sopporto di dovermi sentire in colpa se non faccio l'elemosina
è una mia precisa scelta, e voglio poterla fare quando decido io

UnUomo.InCammino ha detto...

Sottolinerei che è un notevole punto positivo che aumenta forza, sicurezza e coraggio affrontare queste paure.
E' un segnale che si da a mente-corpo-emozioni: è andata bene anche questa volta!
Si crea un circolo virtuoso di rafforzamento della propria (percezione di) sicurezza e questa a sua volta porta ad un livello energetico migliore che allontana i malintenzionati o le "sfighe".

E' conoscenza diffusa il fatto che i cani attaccano più frequentemente le persone che li temono, che hanno paura di essi.

Chris ha detto...

Ciao, deve essere una tecnica altamente usata perche' la settimana scorsa ero fuori dal supermercato aspettando con il cane la mia ragazza che faceva compere. Osservando ho visto un ragazzo di colore che riportava i carrelli e nel giro di 10 minuti aveva gia' raccimolato 3 euro. Ho pensato che era un buon business e che forse mi converrebbe lasciare il mio lavoro e fare lo stesso :-)

aboutgarden ha detto...

sono daccordo con i tuoi e con i sentimenti esternati in tanti altri commenti che leggo qua sopra, se penso a tutti i salti mortali che ogni giorno compio, e così tanti come me ovviamente... per mettere su due soldi per campare, e loro li a mendicare... non ci sto!!!
anch'io no
ciao Sara
buona estate
simonetta

Anonimo ha detto...

con qualche eccezione...

Alberto ha detto...

Tu la metti sul fatto che sei una donna, quindi in una situazione do oggettiva debolezza. Io, lo devo dire, non mi comporto sempre alla stessa maniera. Specialmente se nella giornata di gente che chiede ne ho già incontrata di svariata. E a qualcuno magari ho allungato qualcosa. Prendi la metropolitana. Sale uno che suona il violino con ragazzino che gira col bicchiere. Poi scende e sale uno con la fisarmonica e ragazzina con piattino e poi...

Olindo ha detto...

Come darti torto? Sono irritanti e fanno anche paura. Ti levano la libertà di scelta e a chi sia fisicamente più debole, indipendentemente dal sesso, arrecano anche un danno psichico. Tuttavia, sebbene io concordi con questo tuo pensiero, in certi casi occorre mettere in conto il rapporto rischio/beneficio: non succede mai (mai?) perché in fondo è davvero povera gente bisognosa (davvero?), ma... se poi 'sti tizi davvero ti aggredissero? Ma.. se poi anche solo ti graffiassero l'auto? Ma.. se passassero da un tentativo di furto di borsetta ad una violenza vera e propria?
Insomma un euro non vale tanto. Valgono le tue idee, ma se crepi per queste, nessuno le porterà avanti al tuo posto. E allora metti in conto un euro in più quando vai a far la spesa. Consideralo l'ennesima ingiusta tassa per lo Stato, poiché è quest'ultimo il lacunoso assente che deve occuparsi di chi minaccia la tua (e nostra) libertà.

PS: rivaluta la spesa online. I 7 euro di consegna si ammortizzano in fretta tra tempo guadagnato, fatica risparmiata, rischio accattoni e mille altre seccature.