23 marzo 2013

You, wind of March


di Cesare Pavese

Sei la vita e la morte.
Sei venuta di marzo
sulla terra nuda -
il tuo brivido dura.
Sangue di primavera
- anemone o nube -
il tuo passo leggero
ha violato la terra.
Ricomincia il dolore.

Il tuo passo leggero
ha riaperto il dolore.
Era fredda la terra
sotto povero cielo,
era immobile e chiusa
in un torbido sogno,
come chi più non soffre.
Anche il gelo era dolce
dentro il cuore profondo.
Tra la vita e la morte
la speranza taceva.

Ora ha una voce e un sangue
ogni cosa che vive.
Ora la terra e il cielo
sono un brivido forte,
la speranza li torce,
li sconvolge il mattino,
li sommerge il tuo passo,
il tuo fiato d'aurora.
Sangue di primavera,
tutta la terra trema
di un antico tremore.

Hai riaperto il dolore.
Sei la vita e la morte.
Sopra la terra nuda
sei passata leggera.

3 commenti:

UnUomo.InCammino ha detto...

Che meraviglia.
Forse perché sfiora parti sensibili della mia anima, di questa anima e della Terra Madre che sono poi la stessa cosa, no!?

E questo passare tra gioia e dolore, tra vita e morte, questo ciclare che dobbiamo attraversare e vivere.

Adriano Maini ha detto...

Mi sembra una costante la tua passione per Pavese, no?

Alexander Biagiolius ha detto...

grazie Sara di averla pubblicata ,Pavese mi aiuta sempre nei momenti difficili ,il suo travaglio a volte è il mio...non sara' mai il mio ;il suo epilogo ..quello no ...