Se il week end è andato come speravi, anzi meglio, la sveglia di lunedì mattina alle 5, non è poi così terribile.
Arrivo in anticipo in stazione per il regionale delle 6,08 che è pronto sul binario. Lui avanza verso di me chiedendomi se voglio dei giornali e faccio in tempo a vedere che stringe a se due riviste, prima di ritrarmi istintivamente. Avrà pochi anni più di me, corpulento, capelli nerissimi, non desiste e lanciandomi una seconda occhiata, esclama, un po'a me, un po'a se stesso, come un èureka "ho una rivista di moda per bambini!". Ma io non ho ben capito, gli chiedo se posso offrirgli un caffè, che altro non è che una moneta che cerco armeggiando nella borsa e intanto lo vedo nella coda dell'occhio che a sua volta cerca tra le sue borse, i suoi beni, disposte in fila sulla panchina lì accanto, la sua casa.
E quando mi si fa accanto gli metto in mano un euro, imbarazzata dalla sua povertà e dalla mia stessa vergogna e mi accorgo che sul bordo del muretto proprio innanzi a me ha appoggiato una copia di "Vogue bambini".
Una rivista di moda per bambini appunto!ovvero quello che la mia immagine deve aver fatto balzare nella mente di questo gigante fragile, ravvisando un qualche senso di maternità pure in una 42enne senza figli.
E quindi sono salita sullo scompartimento riscaldato del regionale delle 6,08.
8 commenti:
ma poi l'hai letto il giornale ???
La sua casa.
Tutto il suo mondo.
Ciao Sara, ti abbraccio.
Bella questa istantanea.
Sei stata in gamba a catturare gli aspetti sottili dell'evento.
ma lo conoscevi?
i venditori ambulanti suscitano tanta tenerezza. quando raccattano tutto velocemente perché arrivano i "nostri in divisa" mi assale la rabbia e lo sconforto.
ce ne sono sempre di più ...
Aveva trovato quel gigante fraglie,un tesoro in cui credere
per poter tirare avanti :una comune rivista di moda.
E la forza straordinaria di saper rendere caldo ed accogliente persino l'accelerato delle sei e zerootto, transitato col solito ritardo epocale.
Tanta sensibilità in uesto post, quella propria della "ligure apuana, metodica gattara, coltivatrice di rose".
quante storie dietro queste persone che a volte non vediamo nemmeno
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