14 luglio 2013

CALDEROLAZZO

Con la classe che lo ha sempre contraddistinto in questi anni, Calderoli ha detto che la ministra Keynge lo fa pensare a un orango.
A me invece Calderoli mi fa inevitabilmente e rancorosamente pensare ai limiti oggettivi del sistema di governo democratico.
Con ciò è ovvio che è in cerca di visibilità, quindi il vero scandalo nel suo caso, che gli darebbe una straordinaria notorietà, potrebbe essere quello di dire, finalmente, almeno una volta, una cosa intelligente e di buon senso.Ne resteremmo tutti sconvolti, allibiti!

(p.s. ho messo il link del Corriere che titola "ministro", ma la Keynge è una donna e dunque si deve usare il termine "ministra".  Il linguaggio sessista veicola messaggi sessisti!

11 commenti:

Francesco ha detto...

e archietto è quindi architetta? :-)

Sara ha detto...

Francesco:
http://www.micomunico.it/download/vademecum.pdf

Alexander Biagiolius ha detto...

Sara sarebbe piu conveniente per le sorti della ns patria che alcune notizie rimbalzassero quasi per niente.la lega è vicina alla morte politica piu se ne parla piu loro acquisiscono vita..è una questione filosofica difficile ,perchè le imposizioni sono sempre difficili da accettare,io ritengo che la ministra sia stata messa li piu per creare un caso che per meriti politici (è un incapace questo lo possiamo affermare tranquillamente).

unrosetoinviacerreto ha detto...

Tornare a un sistema matriarcale non ci si riesce?
Perchè certi uomini dovrebbero proprio scomparire!
E' così avvilente tutto quanto che mi chiedo quanto ancora ci manchi all'estirpazione di questo cancro
che ci sta facendo morire.

Federica ha detto...

in un paese normale un tizio del genere non sarebbe mai diventato vicepresidente nemmeno di una bocciofila.

in un paese che mira a diventare normale - e civile- un tizio del genere verrebbe destituito da qualsiasi carica senza nemmeno stare a discuterne.

Mariella ha detto...

Una gran testa di cazzo.
Perdonami Sara, il leggero eufemismo.

Cinzia ha detto...

È il colmo che si debba essere governati da individui del genere!

Però qualche giorno fa ero a Varese in un negozio di scarpe. Sono entrate delle ragazze africane con i loro figli, tutto normale e tranquillo. Una "lombarda" ha cominciato a indirizzare a loro frasi del genere: parlate italiano che siamo in Italia, fuori dai c.....ni tutti quanti!!
Non ho potuto stare zitta. Ma penso che questa "signora", trovi molto intelligente l'uscita di Calderoli. Ecco perché è dove è.

Ciao Sara!

UnUomo.InCammino ha detto...

Le accuse razziste son patetiche.
Invece io mi metto sul piano neorazzista (mi piace questo epiteto di David Del Pistoia a proposito del differenzialismo culturale e me lo indosso con piacere, un po'come fanno gli afroamericanni con nigger).
La ministra Kyenge una di 38 figli (se ricordo bene, la dimensione del problema e' comunque quella) e' proprio il segno della catastrofe demografica che diventa violenza migratoria.

Quindi la ministra e' un buon rappresentante di un grave problema. Auspico che i suoi vaneggiamenti panmixisti non solo non abbiano mai alcuna realizzazione ma che si proceda sia a decrescere demograficamente in Italia e a ridurre impronta ecologica e la predazione di risorse da altri paesi e contemporaneamente che si arrivi ad un contrasto efficace con tutti i mezzi possibilii a tutti i tipi di immigrazioni di massa in Italia ed in Europa.

In effetti metterla sul razzismo (cosa peraltro etica perche' e' un sentimento che appartiene a tutte le culture in tutti i tempi e in tutti i luoghi quando ci sono tensioni territoriali e non si puo' pretendere di annullare politicamente correttamente biologia, etologi e storia) distrae dalla gravita' del problema ecologico e demografico alla base delle migrazioni di persone e risorse.

Alberto ha detto...

Un maiale a pieno titolo essendo il padre del porcellum. E adesso sembra che la questione per Letta sia diventata grave e ha invitato Maroni a intervenire. Staremo a vedere.

Ernest ha detto...

ci sono politici imbarazzanti che non dovrebbero fare quel "lavoro", invece sono li e la cosa peggiore è che qualcuno continua a votarli

Alessandro ha detto...

allora, secondo le iinee guida che segnali, la ex prima cittadina di genova sbagliava nel farsi chiamare "la sindaco", insistendo sull'uso dell articolo femminile e senza optare per il neologismo "sindaca".
non sono molto d'accordo. preferirei che non si percepisse l'uso della forma maschile in funzione neutra come una discriminazione, perché ho dei dubbi che all'origine avesse questo valore. finora ho tenuto per buone le regole accettate della lingua e ho rifiutato questi neologismi, opponendomi garbatamente a chi me li proponeva. ma non vorrei mai dare l'impressione di trincerarmi dietro le regole per non affrontare il problema. dopo vent'anni vale la pena fare il punto e vedere se si possono trovare altre soluzioni.