06 febbraio 2014

La corriera

Da circa due mesi vado a lavorare in corriera. Credo di aver preso questa abitudine quando ho cambiato sindacato, lasciando dopo 12 anni e mezzo la Cgil. No, la tessera non l'ho strappata, la custodisco tra i miei ricordi, come il berretto rosso,  i manuali, il portachiavi (si, caro G. ho il portachiavi, rsu 2012!), il  (la?)bandana (si, quello che quando l'hai indossato ti sei commosso e tutti noi ci siamo commossi a vedere te commosso).
E le spilline. Quella che mi hai dato tu e quella che viene da Roma.
Un quadratino rosso dietro il quale ho visto nascondersi troppi vigliacchi. Inaccettabile.
Che insomma la vita è così, ci sono dei sacrifici da fare, continuare ad andare a lavorare in auto era diventato troppo impegnativo per le mie tasche, le 43 euro d'abbonamento mensile mi danno un senso di libertà, anche se ci sono altri costi.
Tipo farmi 40 minuti al giorno a piedi nel tragitto casa-fermata del bus-posto di lavoro, che appunto è la corriera non è un taxi, mi devo muovere, ma mi fa bene, cioè manteniamo la struttura in condizioni dignitose, non voglio farmi commissariare come Pompei, non voglio crollare come una cinta muraria del III sec. d. C.
Ti volevo chiedere scusa per oggi, ma poi quando stavo per scriverti una mail ho pensato che non te lo meriti, tu non hai mai chiesto scusa a me.
Una volta, stavamo andando a Roma per una manifestazione, ti sei lasciato sfuggire la storia di un posto di lavoro in cui c'era un rsu coraggioso come me. Appunto.
Sai che febbraio è un mese crudele, cammino veloce verso la fermata della corriera, di mattina presto, di sera, avvolta in un piumino che è tipo tenda da campeggio, così mi proteggo dal freddo e dalla pioggia, ma è faticoso camminare con una tenda da campeggio addosso! e così è febbraio, un mese crudele, come un anno fa.

15 commenti:

Marco ha detto...

Anche io vado a lavoro in corriera: e in queste due settimane, che sto tenendo anche dei corsi di recupero in un'altra scuola, uso pure il treno. Non mi piace guidare con la fretta, e la strada che percorro è perennemente nebbiosa. E soprattutto, sui mezzi posso leggere!!!!!

Francesco ha detto...

febbraio è un mese crudele, ma decisivo. a febbraio sono successo - nella mia vita - tante cose. spesso brutte, ma per l'appunto fortificanti.

quanto alla militanza nella CGIL, questa è un'associazione di uomini. già questa cosa ti fa capire che più se ne sta alla larga e meglio è.

fracatz ha detto...

è solo la vita che procede, spietata, ecco perchè nella vita si cambia di pensiero ed ecco picché quando poi si è saggi si capiscono di più i comportamenti umani.
Come si fa a biasimare un razzi che da misero operaio si è ritrovato all'improvviso 18.000 euri al mese in tasca che neanche in 10 vite le avrebbe mai potute vedere ed è per questo che i giovani dovrebbero candidarsi, ma al contempo imitare i più furbi, picchè molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti

viola ha detto...

Sara dolce, Sara forte, febbraio come la vita a volte è crudele ma già racchiude le prime gemme di una nuova primavera:)) buon cammino :))

UIFPW08 ha detto...

I tempi cambiano e cambiamo anche noi..tessera permettendo
Un abbraccio Sara
Maurizio

Alexander Biagiolius ha detto...

è un anno che sei una persona migliore e libera!o gioia o gaudio!

Mariella ha detto...

Mi ricordavo che conservavi la tessera. Me lo avevi scritto quando io ti avevo detto che un giorno di tanti anni fa presa dalla rabbia furiosa delle troppe delusioni avevo strappato la mia.
Mai più tessere.
Io mi muovo sempre con i mezzi. Prima bus, poi metropolitana e poi tram.
A volte a piedi l'ultimo pezzo.
E' l'unica palestra che faccio camminare.
E mi piace molto.
Dai Sara. Febbraio è un mese piccino piccino.

Sara ha detto...

@grazie di cuore Alex!
@Mary la tessera rappresenta una parte della mia vita, c'ho creduto, per questo non la straccio.

UnUomo.InCammino ha detto...

Si percepisce la malinconia e la delusione, Sara, compgana battagliera, Apuana! :)
Penso che ci innamoriamo di molte cose, anche di coloro che dovrebbero lavorare per la giustizia e poi... ci accorgiamo che sono umani, possono ferire, essere ingiusti con i loro comportamenti.

Ti posso assicurare che 40' di camminare al giorno sono un toccasana per corpo e spirito, per l'anima. Solo col tempo capirai la fortuna che ti e' capitata, che ti fa camminare.
Non so se l'orografia dei posti che vivi ti consentano... di usare la bicicletta. Se così fosse potresti ridurre i tempi di due terzi.

Costantino ha detto...

Il maltempo a volte invita alla riflessione, e per ogni riflessione c'è un po' di delusione.Non ci si ferma a riflettere quando tutto procede bene.
Ma è,anche, il momento per comprendere con cognizione di causa quali siano le vere priorità.

Francesco ha detto...

Comunque anche io le conservo le tessere della mia vita. E conservo le agende dove segno le date e le cose che succesono in quelle date. Almeno quelle importanti

Sara ha detto...

@bravo Francesco!

nonno enio ha detto...

io sono sempre andato a lavorare con i mezzi pubblici, a Milano quando ero lì,è impossibile farlo con la macchina anìche a volerlo, si spende un sacco di tempo in più per arrivare.Tessete e spille del sindacato non ne ho mai avute e dire che ho lavorato lì per 45 anni.

francesca ha detto...

....Si sente gia' aria di primavera....E` laggiu` in fondo....
francesca

Anonimo ha detto...

Credo che la nostra amicizia superi eventuali scuse reciproche