12 febbraio 2014

Ti spalmo la crema...



Sono scesa dal bus ed era un peccato correre a casa, con questo sole. Sosta a Penny Bar per un caffè e dibattito su come si potano le rose, lectio magistralis della scrivente e poi via per le strade di Sarzana, spinta dall'irresistibile esigenza di comperarmi un tonico per il viso. Un'occhiata alle vetrine, resistendo stoicamente a un vestito su cui sbocciavano rose rosse (diciamo che con i saldi abbiamo già dato) e poi la incontro a metà piazza, proprio dove sostano un gruppetto di anzianotti iscritti del PD che mugugnano per le primarie di domenica prossima.
La riconosco io, anche perché era un po'che speravo d'incontrarla, ho mancato due volte, una mattina passando in auto, l'altra volta lei è scesa dal treno, l'ho vista sui binari.
Eravamo ragazzine, io grassottina, lei magra, io capelli lunghissimi e neri, lei al contrario corti e platinati. Io dark, con indosso dei "tonaconi" lunghi, come li chiamava il prof. di greco,  lei con le minigonne cortissime e i lividi sulle gambe.
Ricordo le battute degli autisti del bus che durante la pausa lanciavano al suo indirizzo, ma lei sapeva rispondergli per le rime. 
Dura però essere prostitute per forza, per necessità, in una piccola città. Dicevano fosse colpa del padre, che  pure la madre fosse così... io non lo so, sicuramente erano molto poveri.
E dunque lei era un diversa da noi che andavamo al liceo, ma ora ce ci penso, pure noi, la Bà, la Là, la Ely, la Vale, la Ale e io che fumavamo le Camel e ballavamo la musica afro, in piena epoca di paninari, eravamo diverse dalle nostre compagne di studi e questa contiguità di luoghi, di piazze, di discoteche, inevitabilmente ha finito per  accostarci, per farci condividere una musica ballata in pista, così come un pomeriggio di sole di gennaio sul lungomare di Lerici. 
Sapevo che aveva avuto altri percorsi, cioè che a un certo punto passati i 20 anni le cose avevano iniziato a girare per il verso giusto, compreso il supporto di strutture sociali che l'avevano messa in contesti lavorativi gratificanti e giusti, insomma i lividi sulle gambe, le frasi apostrofate dai deficienti per la via, erano già un brutto ricordo. 
Ma credo soprattutto che ci abbia messo molto del suo impegno, della sua volontà per avere il viso sereno che aveva oggi quando l'ho rincontrata.
E finalmente ora che siamo grandi ci siamo potute lasciare andare a ripercorrere un po'della nostra giovinezza: "ma ti ricordi?!" e giù il catalogo dei nomi delle nostre amicizie casuali dell'epoca "com'eravamo ganze noi!" "E com'eran belli i fanti ai nostri tempi!". 
Ci siamo scambiate il cellulare e la promessa di rivederci presto, sono proprio contenta, di averla rivista e di averla trovata molto bene!

Dopo l'incontro di oggi sono venuta a casa, ho potato un poi le rose(è ora!!!!)  e poi quando è calato il sole mi sono messa al computer e  nel blog di Ernest ho letto di Freak Antoni e quindi questa bella storia di speranze e d'amicizia di due ragazze degli anni '80 è dedicata a lui.

9 commenti:

diego ha detto...

per te gli anni 80 sono come per me gli anni 70

il penny bar è il mio tormento: sarò sfigato ma tutte le volte che vado a sarzana è chiuso

e, regolarmente, mi viene in mente le lodi che qui ho letto a più riprese

Giò ha detto...

Le storie spesso si trovano ad un bivio, beccare la strada giusta non è semplice, riuscire a seguirla sino in fondo non è per nulla scontato. Ed un saluto a Freak, il vecchio amico che non aspetta quando decide di prendere ancora un'altra strada!

fracatz ha detto...

vabbè, appena smette de piove poto le rose, intanto debbo assolutamente autoconvincermi che una crema antirughe non intaccherebbe punto la mia splendida viralità

Alligatore ha detto...

Freak Antoni avrebbe apprezzato questo post.

Francesco ha detto...

anche io ho dedicato uno spazio a Freak Antoni

RIP

nonno enio ha detto...

non lo conoscevo e me ne scuso, ma sembra dai discorsi fatti in Tv che fosse un tizio un pò particolare.

UIFPW08 ha detto...

E' sempre un piacere divedere amiche di scuola e abbracciare ricordi di un tempo, la vita è anche questo.
Un abbraccio Sara buon giovedì
Maurizio

UIFPW08 ha detto...

Dimenticavo..la foto è scattata ai 4 canti di Palermo.
Morris

Ernest ha detto...

grazie per la citazione Sara e bella dedica direi! un saluto